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"Cosa? Non ho capito. Puoi ripetere?" mi disse ironica, ridacchiando
"Tu sei sola" rispondo sicura di me stessa
"Io non sono sola"
"Ma guardati, cerchi di convincere anche te stessa. Dillo, guarda in faccia la realtà: tu sei sola, non hai nessuno con te" dico. E devo ammettere che vista sotto questo punto di vista mi fa un po' pena, non vorrei mai essere da sola, non riuscirei mai a fare le cose senza qualcuno che credi in me.
"Non hai capito carina, io non sono sola" mi dice mentre la sua espressione diventa rabbia allo stato puro.
Sorvolo la sua risposta, e continuo "Cosa è successo agli altri? Tutto quel sangue? Cosa è stato?" le chiedo mentre una lacrima mi solca la guancia, ripensando a quella scena, a cui nessuno, per quanto cattivo esso sia, dovrebbe assistere
"Sei patetica, stai piangendo per me. Ti devo ricordare che sto per uccidervi" indica i miei compagni "Comunque sul serio, non capisco di cosa tu stia parlando. Non è morto nessuno"
"Non ho mai detto che è morto qualcuno". Scacco matto.
"Stai cercando di confondermi per caso? Perché non ci casco"
"Allora mi toccherà provartelo". Invoco tutta l'energia in mio potere e mi infiltro nella sua mente ancora debole...Dinanzi a me si sta svolgendo la scena che prima mi ha tanto scosso, ma questa volta non sono sola. Al mio fianco c'è la sirena, che guarda se stessa da piccola in balia dei ricordi
"Allora, adesso vuoi dirmi che mi sono inventata tutto"
"Devo ammettere, hai i tuoi assi nella manica, non pensavo che entrando nella mia mente avresti trovato questo ricordo. Complimenti. Ma se vuoi delle spiegazioni dobbiamo andare un po' più indietro". Così la scena cambia...Siamo su un'isola, sulla riva c'è una piccola sirena che canta.
"Quella sono io da piccola" inizia la creatura "avevo una vita normale... ok, forse non normale per voi umani" dice notando il mio sopracciglio aggrottato "ma nel mio mondo la mia vita non era nulla di speciale. Ero una piccola sirenetta che da grande avrebbe preso il posto di sua madre; semplice, tutto perfettamente programmato, finché...".
Sento in lontananza nel mare una voce chiamare la piccola sirenetta, Silena,che si getta in mare, mentre una luce mi abbaglia, e di colpo mi trovo in un altro ricordo
"Adesso dove siamo?" chiedo alla sirena, che adesso ipotizzo di chiami Silena.
Sono contenta di sapere finalmente il suo nome, è strano dire continuamente 'sirena'. Ma tornando alla storia...
"Questo è il momento in cui è cambiato tutto. Era io giorno dell'iniziazione. Per le sirene era il momento più importante, si passava da 'sirenette' a vere e proprie 'sirene'. Era importantissimo, per me in particolare, quando qualcosa, o meglio dire qualcuno non ha rovinato tutto.
"Sai la storia di Ariel, dove l'umano si innamora della sirena? Beh a me non è andata così, mi ero fidata di qualcuno, che poi mi ha tradito. Avevo promesso alla mia famiglia che non avrebbe fatto niente di male contro di loro, che io lo amavo anche se era un umano. Gli permisero di venire a questa cerimonia, e lì mi dimostrò chi fosse veramente. Disse al suo popolo dove ci trovavamo, catturarono tutti, nessuno escluso. Solo io riuscii a scappare e ad assistere alla distruzione della mia famiglia.
"Hai ancora il coraggio di chiedermi perché faccio quel che faccio? Gli uomini devono pagare per quello che hanno fatto, e finché sarò in vita, fidati, non la faranno franca"
"Mi dispiace Silena, per tutto quello che ti è successo, ma non puoi punire tutti i ragazzi solo perché uno di loro ti ha tradito. Questa non è più una vendetta, sta diventando un ossessione per te. Non vuoi più punire gli uomini, vuoi solo saziare la tua ira.
"Sai qual è il problema? Non si sazierà mai. Continuerai per sempre questo stupido gioco di attrarre i ragazzi da te, e renderli tuoi schiavi, ma non farai nient'altro" le spiego, ormai in lacrime
"E dimmi, cosa dovrei fare secondo te, senza qualcuno?" mi chiede furente di rabbia
"Creati una famiglia, riporta all'origine il tuo popolo" sto per continuare, vorrei convincerla ma il ricordo svanisce e io mi ritrovo sulla sponda del lago proprio dov'ero; stavolta però, sono stesa per terra
"Ehi Kat, cosa è successo? Ti senti bene?" sento Hanna tartassarmi di domande, appena apro gli occhi
"Si, sto bene. Ma cosa...?" chiedo ancora in preda ai ricordi di quello che è appena accaduto
"La sirena se n'è andata, ha detto di approfittarne, che non concede mai queste grazie. Ma non ci ha voluto dire il perché, tu sai qualcosa?"
L'ho convinta, l'ho veramente convinta!!!
"No, non so niente" se Silena non ha detto niente, non lo farò io. Sarà il nostro piccolo segreto.
"Ok, allora è meglio prepararci. Sarà meglio scappare prima che cambi idea" propone Thomas indicando con il capo il lago alle sue spalle.Nelle ore restanti raccogliamo le nostre cose, pronti per ricominciare il nostro viaggio, ma prima faccio un salto da Silena.
"Siete ancora qui? Pensavo che i ragazzi sarebbero corsi appena avrebbero potuto" dice ridendo
"Era la loro intenzione, ma io e le altre li abbiamo calmati. D'altronde una ragazza non scappa mai senza le sue cose, anche se in pericolo" tentò di stemperare la tensione, unendomi alla sua risata "In ogni caso volevo ringraziarti" continuo "non penso esistano molte persone che si accorgono dei propri errori"
"Beh non lo facevo neanche io in principio, ma grazie a te ho capito che ho sempre sbagliato tutto, devo ricostruirmi una famiglia, un nuovo regno. Avevi ragione. E forse sono io che ti devo ringraziare, senza di te non lo avrei mai capito"
"Di nulla. Adesso devo andare, ma spero che le nostre strade, o per meglio dire, le nostre acque (😂) si incroceranno in futuro" lo spero veramente
"Sarà sicuramente così"...Lasciate una stellina e un commento se il capitolo vi è piaciuto
Se vi va passate a leggere la mia seconda storia "Against all"
Ciaooooooo 😘😘😘
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Something Beautiful ||Conclusa
Fantasy"You are something magical" Vampiri, lupi mannari, sirene, fate, buoni e malvagi, una missione, un viaggio... E tanto altro... Enjoy : )