Amici Fantasmi

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Guardo' fuori dalla finestra. Il cielo era pieno di piccole stelle bianche. Non capiva che senso avesse dormire la notte, se il cielo era cosi' bello. Sarebbe rimasta a guardare nel buio per ore. I suoi genitori dormivano nella stanza accanto, poteva sentire i loro respiri pesanti.

Spesso le capitava di udire dei rumori durante le sue veglie. A volte erano passi, altre parole o frasi. Quando questo le capitava, lei si alzava dal letto ed esplorava casa. Era un'appassionata dell'occulto. Credeva nei fantasmi e nei mostri, negli spiriti buoni e in quelli cattivi. I suoi genitori non le avevano mai parlato di quelle cose. Forse non potevano sentire cio' che sentiva lei, forse non potevano vederli. O forse non volevano semplicemente traumatizzare la figlia.

Lei sapeva che in quella casa c'era qualcosa. Lo aveva sempre saputo. Sapeva che c'era un modo per mettere in contatto il mondo dei vivi con il mondo degli 
spiriti. 

Non riusciva a dormire, l'alba pero' non si faceva attendere. Tutto per lei era cosi' veloce, aveva pochissimi pensieri. Una ragazza felice, una ragazza strana, forse...

A volte un bicchiere si rovesciava da solo, una porta si chiudeva o altro. Lei era felice, a modo suo. Forse era quello il modo per comunicare, secondo i suoi "amici fantasmi".

Una notte suo padre si alzo' per andare in bagno. Nella casa risuono' un grido di terrore. Sua madre corse in soccorso. Trovo' il marito steso a terra, con un'espressione che ricordava la morte. Sullo specchio delle parole scritte col rossetto: "Mamma, papa'...torneremo insieme".

Il giorno dopo il giornale recitava queste parole: "Due coniugi trovati morti in un lago di sangue nel bagno del loro appartamento. Il marito morto per infarto, la moglie accoltellata dietro la schiena. Nessuna impronta digitale sul coltello.

Sullo specchio una macabra scritta riguardante la loro figlia, morta la scorsa settimana in un incidente stradale"

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