"Ehi Bob!"
L'uomo si volto' verso il suo vicino di casa, che come al solito lo stava chiamando da almeno una cinquantina di metri di distanza. Un vento molto forte e molto freddo soffiava nella prateria, mentre un cielo grigio e scuro oramai da molti giorni faceva presagire una tempesta imminente.
"Che fai?" chiese il vicino "Ammiri il panorama?"
"Magari" l'uomo torno' a guardare dritto davanti a se e indico' dei folti arbusti che erano cresciuti in breve tempo davanti alla sua abitazione "Queste erbacce mi coprono la vista!"
Penso' a quello che quei dannati viticci nascondevano: la vista dei grandi e maestosi Monti della Luna color indaco. Non li vedeva da troppo tempo. Aveva bisogno di ammirarli. Di vederli e di venerarli.
"Ho gia' visto piante simili, vicino alle paludi a Est" disse il vicino "Sono molto resistenti ed insidiose e non sono facili da tagliare. Posso darti una mano, se vuoi".
L'uomo continuo' a tenere lo sguardo fisso "No, faccio da solo"."Ehi Bob!"
L'uomo si alzo' in piedi, con la roncola nella destra e un paio di arbusti nella sinistra. Se quel tale fosse un po' piu' vicino, penso', chissa' come sarebbe conficcargli la roncola su per la gola e innaffiare il campo con il suo sangue.
"Allora, come va? Non hai fatto molti progressi, vedo."
L'uomo aspetto' un po' a parlare, mentre il vento e il sudore scorrevano sulla sua fronte sporca di terriccio.
"No, per niente. Queste erbacce sono davvero dure e si attorcigliano dappertutto." Diede uno strattone al piede spezzando un altro di quei viticci. "Stanno soffocando tutto".
"Forse posso darti una mano. Domani vedro' di portarti il mio diserbante, forse potra' farci qualcosa.""Ehi Bob!"
Il vicino guardo' le erbacce, oramai ingiallite e cadenti "e' servito, il mio diserbante, vedo". L'uomo si volto' verso di lui e poi guardo' le piante morenti. Finalmente avrebbe potuto vedere le Montagne. Le sue amate Montagne. "Si', si', ha funzionato a meraviglia. L'ho usato su tutte, non hanno avuto scampo!".
"Ahahah, quasi mi spiace per loro, poverette" Sposto' il suo sguardo sulla destra. "Ehi, ma... Ci sono altre piante simili sull'altro lato, e sono belle rigogliose... Si sono attaccate alla tua casa come l'edera sulle rocce! Dovresti usare il diserbante anche su di loro, meglio non lasciare superstiti di questa pianta malvagia e prevaricatrice!".
L'osservazione fece trasalire l'uomo, uno spasmo d'odio lo attraverso' dalla testa ai piedi. Si chiese come sarebbe stato fracassargli il cranio con una zappa. A lui interessava solo veder le Montagne. Quelle dannate piante avrebbero anche potuto crescere su tutta la casa, l'importante era che non si fossero interposte tra i suoi occhi e le Montagne della Luna color indaco. Represse il suo moto omicida e disse "No, non ha importanza".Si sveglio'. Era ancora buio. Doveva essere notte fonda. Stava per rimettere la testa sul cuscino quando senti' un rumore provenire dalla finestra. Qualcosa o qualcuno stava grattando contro il vetro. "Dannati procioni."
"Ehi Bob!"
L'uomo stava estraendo un procione morto da una delle tagliole che aveva sistemato. "Come va, Bob?"
L'uomo alzo' la testa e vide le Montagne ergersi vittoriose sopra i viticci oramai rinsecchiti e morti. "Benissimo."
Il vicino contemplo' di nuovo il retro della casa, si gratto' un po' il mento e disse: "Ehi Bob, dovresti proprio tagliarle quelle piante che hai dietro casa. Guarda, sono talmente cresciute che qualcuno potrebbe usarle per entrare dentro casa tua!" Dopo aver pronunciato tale frase guardo' Bob e sorrise maliziosamente.
L'uomo non lo guardo' neanche e parlando a bassa voce disse "Un giorno o l'altro finirai anche tu cosi'". Tiro' la parte superiore del procione fuori dalla tagliola, ma nel farlo fini' per strapparlo a meta' e il suo volto si ricopri' di sangue e budella del piccolo animale.Si sveglio' di soprassalto, gli mancava l'aria. Mise le mani sulle coperte e vide che erano piene di schegge di vetro, qualcosa doveva aver rotto la finestra, poi senti' qualcosa che gli stringeva dolorosamente il collo. Stava soffocando. Gli torno' in mente il discorso di pochi giorni prima.
"Ehi Bob!"
"Si'?"
"Per me dovresti proprio tagliare quelle piante dietro casa."
"Perche'?"
"Insomma... Hai ucciso tutte quelle davanti casa e hai lasciato vivere quelle dietro. Se fossi in loro sarei piuttosto arrabbiato, tenterei di vendicarmi."Penso' alle Montagne davanti a lui e si lascio' andare.