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Appena Angel fu dentro il locale, sentì subito un caldo asfissiante raggiungerlo, per tutta quella gente intenta a ballare, a saltare, a urlare e a divertirsi. Ormai lui non sapeva neanche più cosa volesse dire, divertirsi. Arrivato al bancone con un pò di fatica, richiamò l'attenzione del suo amico barista.

« Hey tela bianca! Sei venuto!» urlò lui, sorridendo e avvicinandosi.

Angel alzò le spalle, scuotendo la testa.

« Innanzitutto non ho ancora capito perchè mi chiami tela bianca, visto che i tatuaggi non mi mancano! E poi, dammi da bere!» gli disse tirando fuori dal portafoglio una banconota da venti dollari. L'amico gli sorrise passandogli subito un bicchierino di vetro con un liquido incolore. Per miracolo, un ragazzo vicino a lui si alzò da uno sgabello, e lui se ne appropriò immediatamente. Finalmente seduto, si girò tra le mani il bicchierino pieno di liquido, rintanandosi nei suoi pensieri. Fino a quando, qualche minuto dopo, si sentì picchiettare su una spalla. Girò lo sguardo e fissò il ragazzo davanti a se. Era Eric, il nipote del signor Sanders, ma non sapeva che cosa volesse. Restò in silenzio per un attimo a guardarlo.

« Eric» gli ricordò il ragazzo.

Angel annuì.

« Si.. Ricodo il tuo nome , mi chiedevo solo perchè sei venuto fin qui a salutarmi, visto che non mi sopporti»

Eric sgranò gli occhi.

« Cosa? Ma di che stai parlando? Non è così!»

Angel sospirò.

« Senti, con tutto il rispetto, non dovresti stare con il tuo compagno invece che stare qui a parlare con una persona che non sopporti? Tuo nonno sta alla grande. E' con il mio personale. Ha mangiato alle sei, ed ha chiesto di andare a letto quasi subito. Ha preso tutte le medicine e sta facendo amicizia con gli altri, si sta adattando bene» gli disse sbrigativo, prima di ridare la sua attenzione al bicchierino ancora pieno di liquido fra le mani, ignorandolo di nuovo. Eric lo guardò con un cipiglio sulla fronte, per poi sospirare, girarsi e ritornare al tavolo in cui c'erano anche, oltre Daniel, i suoi amici. Il fidanzato gli sorrise arrivando dalla pista.

« Hey» gli sorrise prima di baciarlo. Eric ricambiò il suo sorriso.

« Ci ho messo tanto, scusa, ma la fila del bagno era lunghissima»

« Immagino. Ti va di ballare?»

Daniel annuì entusiasta andando in pista, tenendosi con lui mano nella mano.

***

Angel si girò verso la pista, lasciando definitivamente il bicchierino di vetro, ancora pieno di liquido.

Si guardò intorno.

C'erano davvero tante persone quella sera.  Il suo cellulare vibrò nella tasca dei jeans stretti. Lo prese, guardò il display e sorrise, rispondendo.

« Hey.... Certo, non senti la musica?.... Dove sei?... Sono al bancone, mi noterai.... Muoviti!» disse chiudendo la chiamata. Qualche minuto dopo lo raggiunse una ragazza con folti capelli neri e verdi, unghie finte lunghe e nere, e un vestito tutto nero con teschi ovunque. Angel si alzò in piedi mentre la ragazza gli saltava praticamente addosso, abbracciandolo stretto, allacciando le gambe intorno ai suoi fianchi. Angel ridacchiò, risedendosi sullo sgabello, con la ragazza su di sè.

« Hey donna!»

« Hey nerd!»

« Come stai?» chiese appoggiandosi al ripiano del bar.

« Bene! Ma ho troppa sete, devo bere qualcosa tipo ora!»

La ragazza alzò lo sguardo verso il barista e sorrise ancor di più, salutandolo con lo stesso entusiasmo.

« Ciao Sanchez!» urlò attirando la sua attenzione. Il ragazzo spostò lo sguardo su di lei e sorrise. 

« Hey metallara! Come va? Ti offro qualcosa?»

Annuì con vigore ritornando poi a guardare Angel.

« Peso?»

« Anche se fosse così, non ti importerebbe comunque»

« Hai ragione!» disse baciandolo sulla guancia, con un sonoro bacio. Angel scoppiò in una risata fresca e cristallina.

« Dopo andiamo a ballare» disse la ragazza scendendo da lui per legarsi i capelli in una coda alta.

« Non ci pensare neanche»

« Non voleva neanche venire!» s'intromise il barista. La ragazza fece una smorfia prima di risalire sopra Angel. Portò le sue mani dietro la sua testa e gli slegò i capelli, per poi ravvivarli un pò. 

« Dai che sei uno strafigo, nerd! Andiamo a ballare!»  esultò la ragazza su di lui, facendo scoppiare a ridere un'altra volta Angel.



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