« Perchè ci mettono tanto?» borbottò Eric sbuffando fuori l'ennesimo sospiro.
« E' un trapianto. Dura svariate ore. Se ci dovessero essere complicazione qualcuno ce lo verrà a dire. Poi lui è Angel, quindi avrà delegato qualcuno a questo compito, prima di essere addormentato...» gli disse Kate, che sospirò dopo pochi secondi, abbassando lo sguardo.
«.. E' possibile che durante o dopo l'operazione possa rigettare lo stomaco, o morire.»
« Tu in che cosa sei laureata?» le chiese Daniel, cercando di cambiare discorso. Quella conversazione non gli piaceva affatto. Non voleva pensare alla possibile morte di Angel o a tutte le altre complicanze. Lo voleva solo con sè. Voleva solo che si risvegliasse dall'operazione il più velocemente possibile, e con uno stomaco nuovo. Voleva che non soffrisse più e che stesse bene.
« Infermieristica, specializzazioni varie, e anche logopedia e dietetica » elencò appoggiando i piedi sulla sedia davanti a lei.
Erano nella camera di Angel, ad aspettarlo. Eric e Daniel erano seduti sul divano, e lei era sdraiata sulla poltrona.
« Hai studiato tanto» esclamò Eric guardandola.
« Mi ha sempre spronato Angel a fare tutto ciò. Se fosse stato per i miei genitori, a quest'ora sarei commessa del loro market di contea. Invece ora sono qui, grazie a lui. Certo, il mio aspetto non è un buon biglietto da visita, ma il mio lavoro lo faccio bene, so farlo molto bene. Non mi sentirei a mio agio senza trucco e senza il mio modo di vestire. Non è questo che garantisce il mio modo di lavorare o il mio sapere. Questa è solo la mia personalità. Non mi drogo, non fumo, sono solo me stessa... Se non ci fosse quello sfigato che stanno operando, ma dove saremmo tutti quanti?» finì per chiedersi fra sè e sè.
***
« Cosa stai facendo?!» sbottò Angel rimproverando un suo allievo, e facendolo sussultare.
Eric alzò gli occhi al cielo. Era sempre il solito, nonostante si fosse appena risvegliato da un operazione che gli aveva salvato la vita.
« Le devo prelevare altro sangue, stia fermo un solo secondo» si lamentò cercando di non rispondere male al suo capo. Perchè nonostante Angel fosse ricoverato, rimaneva un personaggio molto potente in ospedale, e soprattutto in quel reparto, fra gli infermieri.
« Mi hanno fatto il prelievo mezz'ora fa! Leggi la cartella!» disse indicandogliela.
Il ragazzo aggrottò la fronte prendendo la cartella clinica fra le mani.
«Oh... Mi scusi. Mi dispiace.» cercò di dire senza balbettare.
« La prima cosa che devi fare è leggere la cartella clinica, ignorante! Vai via, non ti voglio vedere»
Il ragazzo se ne andò a testa bassa e chiuse la porta dietro di sè.
Kate ridacchiò alzandosi dalla poltrona.
« Smettila di essere così acido»
« Sto insegnando, non intrometterti»
« Solo perchè con te hanno fatto così, non vuol dire che tu debba fare lo stesso. Con me non ti sei comportato così. Quando sei in ospedale diventi più duro, di solito non sei così. Forse sono tutte queste medicine che ti alterano il carattere, che dici?»
Daniel sospirò.
« Mi sembrava sul punto di piangere, quel poveretto»
« Non imparerà niente con una carezza» borbottò Angel.
« Certo, invece con i calci nel culo si, vero?» chiese Daniel ridacchiando.
« Qualche volta ci vuole anche quello» disse con convinzione.
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Amare
RomanceEric vide per la prima volta Daniel quattro anni prima, agli open day dell'università. L'anno successivo, al corso di storia dell'arte incominciarono a parlare, e da allora non si lasciarono più, fidanzandosi ufficialmente l'anno dopo, dopo tanto se...