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Angel si liberó in Daniel con un vero e proprio ringhio virile, mentre Eric veniva nella bocca del suo fidanzato, dopo che proprio lui liberava il suo orgasmo fra il suo corpo, più esile, e quello piú muscoloso di Angel.
I ragazzi si liberarono con gli ultimi affondi e sospirarono appagati. Angel uscì dal corpo di Daniel, continuando a guardarlo, mentre il cazzo di Eric veniva ancora assaggiato dal più piccolo, che mugolava piano ad occhi chiusi.
All'improvviso alla porta della loro stanza sentirono bussare freneticamente. Daniel sospirò pesantemente, mentre Eric alzava gli occhi al cielo e si stendeva sul letto.

« Lo so che state scopando, ma devo assolutamente parlarti Angel! Ora!» disse Kate dall'altra parte della porta.
Angel scese dal letto e si mise un telo di spugna intorno ai fianchi.

« É la terza volta in due giorni che fa così. Che ha?» chiese Daniel infastidito.
Angel non gli rispose, andando subito ad aprire di scatto la porta.

« Senti un pò-»

« Penso di essere incinta» lo bloccò, sussurrando con le lacrime agli occhi. Angel la guardò a bocca aperta, e allibito.

« Cosa?» chiese piano. Lei scoppiò a piangere e si aggrappò a lui. Eric e Daniel si guardarono perplessi, sentendo la ragazza piangere. Si misero un paio di boxer velocemente, i pantaloni della tuta, e praticamente corsero verso i due.

« Ma che succede?» chiese Eric guardando la ragazza. Daniel guardò Angel, rigido come fosse un pezzo di legno, e poi ancora la ragazza, che singhiozzava.

« Hey» disse Eric appoggiandole una mano sulla spalla. La ragazza lo guardò per un paio di secondi, per poi guardare Angel, che aveva ancora quello sguardo scioccato.

« Non dici niente?» chiese tirando su con il naso. I due ragazzi guardarono Angel perplesso.
Luisi sciolse dalle sue braccia quasi infastidito.

« Hai fatto il test?»

Kate scosse la testa guardandolo con gli occhi inondati dalle lacrime.

« Ma di che test  state parlando? Si può sapere?» sbottò Eric, sentendosi fuori dalla conversazione. Angel lo guardò e sospirò, poi tornò a guardare Kate.

« Vado in farmacia, tu resta qui» borbottó tornando in camera.

« Grazie tante per il tuo calore!» gli urlò dietro Kate, prima di scoppiare di nuovo a piangere. Daniel guardò Eric perplesso. Poi prese fra le sue braccia la ragazza, mentre il fidanzato tornava in camera.
Angel si sdraiò sul letto, con gli occhi coperti dal braccio. Eric gli si sedette vicino e gli accarezzò gli addominali, aspettando qualche secondo prima di parlare.

« Che sta succedendo, Angel? Non ti sei mai comportato così con Kate»

« Tu non mi conosci così bene» sussurrò. Eric bloccò le carezze, guardandolo. Sarebbe stato falso, se avesse detto che quelle parole non gli avevano fatto male. Davvero ancora non lo conosceva?

« Perché dici così?»

Si alzó dal letto sospirando e lo guardó dall'alto. Eric lo imitò e lo baciò sul mento.

« Devo uscire» disse Angel.

« Posso venire con te?» chiese passando le sue mani sul suo petto e poi dietro il suo collo.

« No. Vado da solo» gli disse prima di prendergli la testa fra le mani per poi baciarlo tanto da togliergli il fiato. Poi, all'improvviso, si staccó dalla sua bocca e lo lasciò solo, lì in piedi, imbambolato con ancora gli occhi chiusi e il cuore in estasi.

***

Rientrò dopo piú di un'ora. Kate e i due ragazzi erano in giro per la cucina. Si bloccarono tutti quando lo sentirono chiudere la porta. Posò il sacchetto sulla penisola della cucina e guardò Kate.

« Vai»

Il labbro di Kate incominciò a tremare e i suoi occhi diventarono di nuovo lucidi. Prese il sacchetto e, a testa bassa, si diresse al piano di sopra. Daniel lo guardò serio.

« Tu non ti sei mai comportato così con lei. Perchè la tratti in quel modo?» gli chiese. Lui si limitò a guardarlo per un paio di secondi, per poi sospirare e salire le scale per tornare in camera.

« Deve essere per forza successo qualcosa» disse Eric piano.

« Spero che quella donna non sia ritornata nella sua testa»

« Anche se fosse, che c'entra Kate? Kate.. É Kate.»

Eric lo guardò.

« Dobbiamo scoprirlo. Non mi piace questo Angel»

Daniel annuì e insieme salirono in camera. Kate stava mostrando un test di gravidanza ad Angel.
Il più piccolo sussultò ed Eric guardò la scena ad occhi e bocca aperta. Angel e Kate spostarono lo sguardo su di loro.

« Sei incinta?» mormorò Eric guardandola. Kate annuì con le lacrime agli occhi.

« E non è una bella cosa?» chiese. Kate guardò Angel e, non ricevendo un minimo di gesto e cenno o semplicemente sentimento, se ne andò piangendo, lasciando soli i tre uomini.

« È ora di parlare Angel. Non ti sei mai comportato così con lei. Che hai? Perché l'hai trattata in quel modo?»

Angel li guardò uno ad uno. Poi sospirando si sedette sul bordo del letto, continuando a guardarli.

«  Siamo tornati dalla montagna da quanto? Qualche settimana? Beh, sono state le settimane più belle della mia vita»

« Sono state? Ora non lo sono più?» chiese Daniel temendo il peggio. Eric sentì una piccola fitta alla bocca dello stomaco.

« Prima che voi veniste definitivamente a stare da me, una sera, sono uscito con Kate dopo il lavoro. È stato prima che partisse per fare quel viaggio di lavoro. Per festeggiare mi ha obbligato a uscire con lei»

« Cos'é successo? Perché ci dici queste cose?» chiese Daniel perplesso. Eric si limitó a guardarlo, aspettando impaziente.

« Perchè é successo quella sera»

« Parla chiaro, dannazione! Ho un'ansia terribile!» sbottò Eric, sgranando gli occhi. Angel sospirò chiudendo per qualche secondo gli occhi.

« Ho fatto sesso con Kate. É incinta di me. Ne é sicura»

Silenzio. Solo silenzio, dopo quella confessione.

« Ci hai tradito» sussurrò Daniel con le lacrime agli occhi. Eric lo prese per il colletto della maglia. 

« Ti dicevamo tutti i giorni che ti amavamo, dai giorni dell'ospedale! Te lo dimostravamo!» gli ringhió in faccia.

« Mi dispiace» mormoró guardandolo con gli occhi lucidi. Daniel uscí da quella casa praticamente correndo. Eric si staccó da Angel come scottato.

« Mi dispiace Eric. Io... Non posso tornare indietro ma ti giuro che vi amo. Che sono incazzato nero con me stesso.»

« Ora come ora, mi fai solo schifo. Figuriamoci se riesco a crederti. Hai rovinato tutto»

« Eric.»

« Non... Non parlare. Non voglio vederti. Non.. Non posso.»

Angel abbassò lo sguardo, non riuscendo a pregarlo di restare. Si sentiva troppo sporco e rovinato, per pregargli di restare con lui. Non si sentiva all'altezza. Non si sentiva all'altezza di quei due ragazzi, troppo puri per lui, troppo puliti, spensierati, innamorati.

« Hai finto per tutto questo tempo? Non riesco a capire»

Angel  si limitò ad abbassare lo sguardo.

AmareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora