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Amber Hills. La si può descrivere solo come la più grande stronza, manipolatrice ed egocentrica che abbia mai messo piede in questa scuola. Il tutto arricchito da lunghi e lucidi capelli corvini e occhi azzurro ghiaccio, incastrati in un visino con pelle di porcellana.

Come si suol dire, il diavolo mascherato da angelo. Letteralmente.

Un sorriso diabolico si allargò sul suo volto mentre pochi passi la dividevano dai nostri banchi.

"Margaret Parker! Che piacere rivederti!" la sua voce era cioccolato fuso "non mi presenti il tuo amico?" Un piccolo brivido di terrore mi scorse lungo la spina dorsale mentre mi fulminava con gli occhi. "Lui è Oliver. È nuovo" dissi con voce appena udibile.

Amber sbattè le folte ciglia nere "Oliver, io sono Amber. Perchè non vieni a sederti al mio banco?- abbassò il tono- sono sicura che non vuoi stare vicino ad una sfigata come lei fino alla fine dell'anno" ritornò al suo volume normale rivolgendosi a me "sai Parker, sono sorpresa di vederti qua. Pensavo avessi smesso con la scuola. In giro si mormora che dopo la morte dei tuoi genitori, tu debba fare due lavori per mantenerti. Qualcuno ti ha visto fare la cassiera allo Star Market"

Colpita ed affondata.

L'umiliazione era arrivata.

Sapevo che il ragazzo nuovo mi osservava mentre Amber si crogiolava nella sua aria vittoriosa.

Fissai il banco e le lacrime iniziarono a scorrermi sulle guance. Mi alzai dal mio posto e corsi fuori dall'aula mentre la professoressa Swan entrò.

Con la vista appannata dalle lacrime, trovai un bagno libero. Mi sedetti per terra con la testa contro la porta ed iniziai a piangere.

Miele e CaffèDove le storie prendono vita. Scoprilo ora