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Rimanemmo in quella posizione per un tempo indefinito.

Le sue parole avevano colpito la parte più profonda del mio essere, del mio cuore, della mia anima.

Avevo un groppo in gola che mi spingeva a provare ancora più amore per quel giovane uomo davanti a me che aveva dovuto lottare per rimanere a galla durante l'adolescenza.

I suoi occhi erano più chiari ora, come se si fossero schiariti man mano che il peso del suo bagaglio emotivo si alleggeriva.

La tensione era ancora presente nelle sue spalle.

Pensavo che mi avesse raccontato tutto, ma sapevo che c'era dell'altro.

Forse più avanti me l'avrebbe detto. Non volevo forzarlo.

Il macigno non era stato ancora del tutto rimosso.

Decisi di cambiare discorso.

"Tra poco sarà il compleanno dei gemelli. Non ho assolutamente idea di cosa comprare come regalo" il mio tono di voce era leggero, per smorzare l'aria tetra che si respirava.

"Posso darti una mano se vuoi"

Era proprio questo ciò che volevo.

Desideravo distrarlo dalla sua situazione passata.

"Perfetto. Mi vesto ed usciamo" sorrisi e lo baciai prima di dirigermi in bagno per una doccia.

"Che ne dici?"

Oliver tirò fuori due cardigan identici, uno verde lime ed uno amaranto.

Dovevo averlo guardato in un modo davvero brutto, perchè rimise subito gli indumenti al loro posto.

Gli passai di fianco, intenta nella ricerca di Dio solo sa cosa.

"Secondo me erano belli" borbottò.

Feci finta di non sentire.

Nelle ultime due ore avevamo girato quasi ogni negozio presente nel centro commerciale della città vicina.

Oliver cominciava a dare segni di cedimento e, dopo le sue ultime uscite, anche di delirio.

Mi aveva proposto dei jeans dai colori inguardabili, i cardigan sopra citati, delle calcolatrici e delle biro.

Delle biro!

Iniziavo a pentirmi di essermi fatta accompagnare da lui.

La mia frustrazione aumentava in modo spropositato ogni volta che uscivo da un negozio senza neanche un sacchetto, con Oliver dietro che sbuffava.

La mia attenzione venne catturata da un luccichio proveniente da sinistra, che captai con la coda dell'occhio.

Mi fermai sui miei passi.

Una gioielleria.

"Vuoi comprare un solitario ad entrambi?" scherzò Oliver.

Ero catturata dai mille oggetti preziosi in vetrina.

Annuii, ancora ipnotizzata da tutti quei diamanti.

Lo presi per mano e lo trascinai nel negozio.

Una campanella di bronzo suonò sopra le nostre teste appena varcammo la soglia.

Una donna sulla sessantina uscì dal retro e ci venne incontro a metà strada, un dolce sorriso stampato sul volto grinzoso.

"Buongiorno" la sua voce era gentile e non invadente.

"Buongiorno-risposi- stavo cercando due anelli"

"Certo cara, che genere d'anelli? Hai già qualche idea precisa?" disse, facendoci strada verso il bancone e mi guardò.

Scossi la testa in segno di negazione.

Le sue mani bianchissime e fresche di manicure, tirarono fuori da un cassetto dietro di lei un vassoio rettangolare pieno di fascette di varie dimensioni e colori e materiali.

Avevo l'imbarazzo della scelta.

"Allora, a destra ci sono quelli da donna e a sinistra quelli da uomo" disse.

Il mio sguardo si posò su una piccola fascia argentata. Era semplice, mi piaceva.

La presi in mano e me la rigirai lentamente tra le dita.

"Ti piace?" chiese la donna.

Annuii senza staccare lo sguardo dall'oggetto che avevo in mano.

"Ne vorrei due, per favore" riuscii a dire.

"Certo cara!" disse e tirò fuori da un sacchetto una fascetta uguale a quella che tenevo ancora tra le mie dita.

"Volevo sapere se potevo farle incidere" chiesi timorosa di ricevere una risposta non positiva.

"Si cara. Cosa vorresti scrivere?" prese un foglio ed una penna da sotto il bancone, in attesa delle mie parole.

Ci pensai su un paio di secondi.

"Insieme" dissi.

La donna finì di scrivere e le consegnai l'anello.

"Saranno pronti tra un'ora. Fanno 55 dollari" disse allegra.

Cercai il portafoglio nella borsa ma Oliver mi fermò.

"Ci penso io piccola"

Mi ero completamente scordata di lui.

Non aveva aperto bocca da quando eravamo entrati. Forse per non influenzare la mia decisione o forse per mancato interesse.

Ero più propensa per la prima opzione.

"Grazie" dissi timidamente, guardandolo mentre porgeva le banconote alla signora.

"Bene. Ci vediamo tra poco" e con un sorriso ci congedò.

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