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Oliver's POV

-Sono un coglione!- mi insultai mentalmente.

Mi aveva solo chiesto se andava tutto bene, forse più per educazione che per vero interesse.

Doveva essersi accorta dei miei gesti bruschi, anche se non ne aveva fatto parola. Il suo viso era una maschera che non lasciava trapelare nulla.

Una sola domanda e probabilmente col mio comportamento avevo rovinato ogni possibilità che avrei potuto avere con lei.

Per tutta l'ora non le rivolsi nemmeno uno sguardo.

Avrei dovuto parlarle e chiederle scusa per i miei modi.

Dovevo farlo.

La campanella annunciò la fine della lezione.

Aspettai che si preparasse e uscisse dall'aula.

Poco prima che oltrepassasse la porta, mi alzai e rimasi dietro di lei, seguendola.

-Ok Fisher. Respira e vai a parlarle- mi dissi.

Presi un respiro profondo e con poche lunghe falcate le fui vicino.

Le presi dolcemente una mano e la feci fermare, lì, in mezzo al corridoio.

Girò velocemente la testa e mi guardò.

Sul suo viso si potevano leggere paura, sorpresa e curiosità.

Era bellissima.

Un leggero rossore le si diffuse sulle guance.

A quella vista, un piccolo brivido mi percorse lungo tutta la schiena.

"Maggie" dissi mentre le stringevo dolcemente la mano nella mia "devo chiederti scusa per prima. Sono stato uno stronzo."

La guardai negli occhi. Erano talmente limpidi che avrei potuto specchiarmici dentro.

Scosse leggermente la testa "tranquillo, non c'è problema" rispose in modo neutro.

"Beh, scusa lo stesso" dissi avvicinandomi, fino a ritrovarmi a pochi centimetri da lei.

Ancora con le mani intrecciate e gli occhi fissi nei suoi.

"Mi chiedevo se ti andasse di uscire qualche volta" parlai piano, in modo che solo lei potesse sentirmi.

Trattenni il fiato mentre il mio cuore impazziva nel petto.

Il rossore sul suo viso aumentò.

"S-si" balbettò.

Respirai e le sorrisi.

Scrissi il suo numero di telefono con la mano libera e ritornai a posare lo sguardo su di lei.

Mi avvicinai al suo orecchio e sussurrai "a presto, piccola."

Inspirai a fondo il suo meraviglioso profumo.
Cocco e vaniglia.

Presi un'ultima boccata, le lasciai un bacio sulla guancia e me ne andai a lezione col sorriso sulle labbra.

-Forse una speranza ancora c'è- pensai.

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