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La luce filtrava attraverso la finestra.

Sapevo che era mattina, ma non volevo svegliarmi.

Sentivo il rumore di porte che sbattevano e passi in corridoio.

Nel mio stato di dormiveglia, mi girai su un fianco e misi la testa sotto al cuscino.

L'inferno probabilmente sarebbe stato meno rumoroso.

In un istante tutto diventò silenzioso.

-finalmente!- pensai.

Toc toc

Il leggero bussare sul legno mi fece sobbalzare.

"Maggie" dissero due voci all'unisono.

Una mano mi scosse dolcemente una gamba.

"Dai Maggie sveglia, è tardi"

Tardi? In che senso?

Tolsi il cuscino da sopra la testa e lentamente sollevai le palpebre.

Quattro occhi smeraldo mi osservavano.

"Dio, siete inquietanti" dissi sbadigliando.

Una risata leggera uscì dalle loro labbra.

Diedi una sbirciata veloce alla sveglia: 7.42

"CAZZO!" esclamai. Mi feci una doccia fredda e mi vestii in tempo record.

Schizzavo per la casa peggio di uno scoiattolo sotto anfetamine!

I gemelli mi guardavano ridendo mentre si infilavano nella mia Golf.

Accesi l'auto e lanciai furtiva uno sguardo all'ora: 7.53

-Dai Parker, sei quasi in orario! Arriverete solo un pochino in ritardo- mi dissi mentalmente.

Il tragitto fino a scuola fu molto più breve del solito, perchè, da brava irresponsabile che ero, avevo corso per strada.

Per fortuna arrivammo nel parcheggio sani e salvi.

Scendemmo velocemente dalla macchina e corremmo verso le nostre aule.

Bussai alla porta dove era già iniziata la lezione di storia.

"Miss Parker, come mai in ritardo?" domandò la professoressa Swan.

"Non mi è suonata la sveglia" mormorai, rossa in viso per l'imbarazzo e la corsa.

La Swan alzò le sopracciglia "vada a sedersi"

Avanzai verso il mio banco con lo sguardo basso.

Mi sentivo gli occhi di tutti puntati addosso.

Mi sedetti al mio posto, tirai fuori il necessario per la lezione e la professoressa ricominciò a spiegare.

Non mi interessavano le sue parole, ero già abbastanza avanti col programma per concedermi il lusso di non seguire.

Sospirai.

Una voce armoniosa al mio fianco mi fece sussultare

"Tutto bene Maggie?"

Alzai lo sguardo e due occhi blu mi incatenarono a loro.

Fino a quel momento non mi ero resa conto della sua presenza. Ero troppo imbarazzata per essere arrivata in ritardo.

Il mio respiro cominciò ad aumentare, il cuore sembrava volesse uscire dal petto.

"S-si, grazie. Non mi è suonata la sveglia" sussurrai, consapevole del rossore sulle mie guance.

Sorrise.

-Santo cielo, quanto è bello- pensai.

Annuì leggermente "anche a me capita spesso" disse avvicinandosi.

I suoi occhi magnetici fissi nei miei.

-Respira Maggie!- ricordai a me stessa.

Sorrisi debolmente.

"E te, tutto bene?" gli chiesi.

Il blu dei suoi occhi si incupì per un secondo e si allontanò impercettibilmente.

"Si, grazie." disse in modo un po' duro.

Non capivo. Era una semplice domanda.

Si girò e prese a seguire la lezione.

Per il resto dell'ora non mi parlò, forse troppo impegnato ad ascoltare e prendere appunti.

L'avevo irritato, ma non sapevo il perchè.

-Complimenti, una volta che qualcuno ti rivolge la parola, rovini tutto!- pensai.

La lezione finì. Presi la mia roba e senza guardarlo neanche una volta, mi incamminai verso la prossima aula.

Miele e CaffèDove le storie prendono vita. Scoprilo ora