Capitolo 3

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Esco dalla doccia, prendo la tovaglia che ho appeso al gancio e faccio un piccolo nodo per farla stare ferma mentre cammino.
Esco dal bagno, vado in cucina per prendere un'altra lattina di birra e trovo davanti a me Axl.

-Ma che diavolo ci fai qui!- urlo sia perché mi ha spaventata sia perché sono praticamente nuda.

-Le ragazze mi hanno fatto salire- fa un ghigno e si siede sul tavolo.

-Blondie!- urlo, si sono isterica, mi potevano avvisare almeno.

-Sono uscite tutti con gli altri ragazzi- dice ridendo.

-Io le uccido- apro il frigo e prendo l'intera confezione di lattine di birra.

-Sono venuto per chiederti se ti andava di uscire- sorride e continua a fissarmi.

-Non se ne parla, No, assolutamente no- dico e cammino avanti e indietro.

-Se esci con me e ti annoi, non ti disturberò più-afferma deciso, vuole a tutti i costi uscire con me.

-E va bene- affermo demoralizzata.
Lo lascio lì e vado verso la mia camera, entro e chiudo a chiave.
Cerco tra i vestiti che ho buttato in giro, trovo dei pantaloncini neri di pelle, un top non troppo corto, una camicia nera due taglie più grandi di me e le mie vans nere.

Decido di non truccarmi ma di fare due trecce alte.

-Sono pronta!- urlo quando esco dalla camera.

-Andiamo- dice sorridente e mi porge il mio skateboard.
Afferro la mia amata tavola di legno, il mio zainetto ed esco.

-Dove andiamo?- chiedo curiosa, mi potrei aspettare di tutto da un tipo come lui.

-Lo vedrai presto- dice serio, stavolta non scherza.
Lo seguo in silenzio fuori dal palazzo e per tutto il tragitto.
Le strade che stiamo percorrendo le faccio quotidianamente, quindi mi chiedo perché mi sta portando al parco abbandonato.

-Eccoci- urla, indica la rampa dove mi alleno quotidianamente, si avvicina alla panchina rotta e prende uno skateboard mezzo rotto.

-Sai andare sullo skate?- chiedo ridendo.

-No è di Izzy, me l'ha prestato- dice sorridente.

-Aspetta! Non vorrai mica che io ti insegni ad andare sullo skate?- dico ridendo.

-Sì- dice e fa il finto offeso.
Rido ancora più forte, ed inizio a piangere dal forte ridere.

-E va bene- dico appena smetto di ridere come una cogliona.

Prendo il mio skate e mi arrampico sulla rampa.
Inizio a fare un paio di mosse base e poi mi siedo sul bordo della rampa.

-Avanti sali- dico sorridente.
Guarda la rampa terrorizzato e lentamente si avvicina.
Mi passa lo skate del suo amico e si arrampica, riprende la tavola, sale su di essa e scende a velocità, inizia a urlare.

-Axl attento- urlo.
Salto sulla rampa con il mio skateboard e gli corro incontro, prima che possa cadere e rompersi la gamba lo afferro dalla maglietta.
Cado dallo skate e lui cade su di me.

-Sei proprio una frana- mi lamento dal dolore.
Si alza in fretta e si mette in ginocchio accanto a me, rimango distesa senza muovermi.

-Dove ti fa male ?- chiede preoccupato.

-Niente tranquillo- mi alzo a sedere e controllo le ginocchia, ho dei tagli su entrambe le fino e parte delle gambe.
La rampa è vecchia e il legno rovinato quindi è facile tagliarsi, solitamente qui si allenano quelli più bravi.

On the road ~ Dark trip [ #wattys2017 ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora