Capitolo 41

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Mark accosta davanti il palazzo in cui abito, lo saluto frettolosamente e mi precipito all'interno della struttura, salgo le scale correndo e arrivo al pianerottolo del mio appartamento con il fiatone.
Prendo la chiave di casa dalla tasca del giubbotto e la infilo nella toppa, il solito scatto della serratura e la porta si apre.
Lancio i miei effetti personali in posti a casaccio e vado verso il divano.

-Finalmente sei tornata- sento Izzy che parla alle mie spalle e non appena mi volto trovo tutti e cinque i ragazzi che mi fissano, sono tutti quanti qui tranne le ragazze e ciò è strano.
Mi alzo e saluto tutti ad uno ad uno tranne ovviamente Axl.

-Le ragazze?- chiedo a nessuno di loro in particolare.
Si guardano tra di loro con aria di chi sa troppo ma non vuole parlare.

-Sono al sicuro in Messico- interviene Steven, tutti gli urlano contro che non doveva dirlo e lo uccidono con lo sguardo.

-Meritava di saperlo- si giustifica lui, mette il broncio e si butta sul divano con non curanza.
Slash viene verso di me a passo deciso e mi prende per mano, tutti ci guardano in modo strano ma a lui non sembra interessargli più di tanto.
Mi conduce fino in camera mia e chiude la porta a chiave, lo guardo in modo strano e adesso mi aspetto delle spiegazioni più che valide per questo atteggiamento che ha.

-Raccontami com'è andata la serata- si siede sul letto e mi fissa.
Mi sento vulnerabile sotto i suoi occhi indagatori, cercano informazioni e indizi.

-Sono fatti miei- non siamo poi amici così intimi da dovergli raccontare i dettagli come solitamente si fa con le amiche.

-Non voglio sapere se hai baciato quel tizio, solamente voglio sapere se hai notato qualcosa di strano- come fa a sapere di Mark?

-Come fai a sapere che esco con un tizio- mi posiziono davanti a lui e lo fisso dritto negli occhi.

-Dimmi se hai notato qualcosa di strano- scandisce lentamente le parole e fissa le mie labbra in attesa di una risposta.

-Niente di strano- non voglio dirgli che mi sentivo pedinata, non mi farebbero più uscire e voglio essere libera.
Mette le sue mani sui miei fianchi e mi avvicina a se, per non cadere in avanti metto le mie mani sulle sue spalle.
Mi tira ancora di più a se e poggia delicatamente le sue labbra sulle mie, non so cosa sto facendo ma apro leggermente la bocca e faccio scorrere la mia lingua sulla sua ed iniziano a muoversi insieme, sento le così dette "farfalle nello stomaco", è così strano.
Il riccio mi solleva dalle natiche e mi fa sedere sulle sue gambe, ansima, sono seduta sulla sua erezione e non so se sia una buona idea fare sesso con lui.

-Scusa non avrei dovuto- si ricompone e cerca di alzarsi, ma prima che lo possa fare lo bacio di nuovo.

-Vado a dire ai ragazzi che stasera dormo con te e che loro possono andare a casa- passa la mano tra i capelli, lo fa ogni volta che è nervoso o in imbarazzo, sembra così timido e indifeso in questo momento.
Esce dalla camera e ritorna dopo neanche cinque minuti, sento la porta dell'appartamento chiudersi e questo è il segno che se ne sono andati tutti.

-Eccomi- entra sorridendo e mi da un bacio sulla tempia, sorrido pure io e inizio a cercare il pigiama.

-Io vado a cambiarmi in bagno, così tu puoi mettere il pigiama tranquillamente- afferma il riccio, esce nuovamente dalla stanza e io rimango da sola.
Mi spoglio e mi rivesto velocemente, lo aspetto sotto le coperte.
Slash ritorna ed è a petto nudo e indossa solamente dei pantaloncini aderenti, lo fisso per qualche secondo e poi ritorno alla realtà.
Si infila sotto le coperte, mi abbraccia e mi da un bacio sulla spalla scoperta.

-Mi dispiace per oggi- mi riferisco alla droga, ho ancora impressa in mente l'immagine del suo volto segnato dalla delusione.

-Tranquilla, ne parliamo un altro giorno-
mi da di nuovo un bacio sulla spalla e ci addormentiamo...

Spazio autrice:
Slash e Claire? 😏
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Un abbraccio~ Serena 🤘😉

On the road ~ Dark trip [ #wattys2017 ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora