Capitolo 44

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Le ore passano e dei ragazzi nessuna traccia, provo a torturare Steven in tutti i modi per cercare di farlo parlare ma non lascia trapelare nulla, niente di niente.
Cammino avanti e indietro per la stanza, guardo l'orologio, ho finito una cassetta di birra e divorato mezza vaschetta di gelato a causa del nervosismo.
Guardo fuori dalla finestra, è buio le strade sono leggermente popolate ma di loro nessuna traccia.

Prendo il cellulare e provo a chiamare ad Axl, ho solo il suo numero di telefono e lo tartasso di messaggi in segreteria.
Mi avvicino al tavolino e afferro il pacchetto di sigarette, appena sto per avvicinare l'accendino alla sigaretta sento il suono del campanello.

Lascio cadere a terra la sigaretta, Steven si alza di scatto e mi sorpassa apre la porta, il primo a entrare è il riccio che corre verso di me e mi abbraccia, lo stringo forte a me e gli do un bacio sulla guancia.
Poi entra Izzy, gli corro incontro e gli do un abbraccio degno di questo nome, la stessa cosa faccio con Duff, provo anche con Axl ma lui mi spinge via e distoglie lo sguardo, mi sposto e noto che ha un occhio nero.

-Che hai fatto Rose?- chiedo, provo ad avvicinare la mano al viso ma la sposta.
Guarda Slash con aria infuriata e allora capisco che è meglio non intromettermi.

-Forza ragazzi andiamo a casa a riposare, tra due giorni si torna a Los Angeles- afferma Duff, ha la voce stanca e gli occhi stanno a stento aperti.

-No ragazzi cenate da me, Steven e Slash dormono con me, invece, Axl e Izzy nel divano letto mentre Duff che è il più alto può dormire nella brandina- sono felice di vederli sani e salvi o quantomeno salvi.

-Io vado a casa, credo che Axl verrà con me- afferma Steven e guarda Rose in modo complice, sospiro pesantemente e mi lascio andare sul divano.

-Almeno cenate qua, ve lo devo- affermo, Slash viene e si distende su di me, ho tutti i suoi capelli in bocca e più provo a spostarli e più ne trovo in bocca.
Le mani del riccio sono sui miei fianchi e mi da un bacio sulla fronte.

-Ordiniamo la pizza? Vi prego- supplica il biondino ossigenato alto due metri, si distende su noi due ed io inizio a far fatica nel respirare.
Mi dimeno sotto i bestioni e riesco a strisciare via, mi distendo sul pavimento e faccio dei respiri profondi, allungo il braccio verso il tavolino e prendo il telefono per ordinare quattro pizze.

[...]

Dopo un'ora che è sembrata eterna finalmente arriva il fattorino con la nostra cena, Duff afferra al volo le pizze e corre verso di me per sapere dove le deve posare, posa tutte cose sul tavolino e tutti quanti ci riuniamo per mangiare intorno ad esso.
Tutti stanno in silenzio e mangiano tranquillamente ma sono abbastanza certa qui nessuno voglia parlare perché stanno nascondendo qualcosa.

-Quindi dovrei andare sa Richard-  dico per spezzare il silenzio, tutti loro mi guardano e Steven si strozza con un pezzo di pizza ed inizia a tossire.

-Steven che ti avevo detto?- lo rimprovera Slash, il biondino scrolla le spalle come se non gli importasse nulla della sua reazione un po' esagerata, prima o poi avrei scoperto la verità.

-Dovrei abbandonare il lavoro per nascondermi? Non se ne parla, io rimango qui anche senza di voi e andrò a lavoro- poso la mia fetta di piazza sullo scatolone e bevo un sorso di Coca Cola.

-Appena finirà tutto potrai tornare a lavorare normalmente- afferma Izzy che fino ad ora non aveva proferito parola.

-Nessuno mi prenderà a lavorare con sé, non in questo settore, mi sono licenziata una volta poi mi hanno assunta da un'altra parte, poi ho chiesto il trasferimento e ora mi licenzio? Non sembrerei professionale- mi sto innervosendo, fanno sembrare tutto facile quando in realtà non lo è.

-La professionalità è l'ultimo dei tuoi problemi, prima copriti il culo non facendoti uccidere e poi cerca un lavoro- sbotta Axl, è facilmente irritabile in questi giorni anche più del solito, si alza ed esce dall'appartamento.
Izzy si alza per andarlo a cercare però lo mi alzo e lo fermo, apro la porta ed esco.
Scendo le scale velocemente, apro la porta sul retro e trovo il rosso seduto sugli scalini dell'uscita d'emergenza che da sul retro del palazzo, mi siedo anche io e fisso il nulla cercando di farmi coraggio per parlare.

-Perché ti incazzi più del solito?- sento freddo e appena apro bocca escono delle nuvolette d'aria condensata, strofino le mani l'una contro l'altra per cercare di riscaldarmi.

-Perché sei andata via con Izzy senza dirmi niente?- chiede, si leva la giacca di pelle e prova a poggiarla sulle mie spalle ma rifiuto gentilmente.

-Non ho una spiegazione ragionevole, semplicemente sono andata al nuovo appartamento e gli ho chiesto di stare con me, ero spaventata al pensiero che qualcuno potesse uccidermi- mi volto leggermente e vedo che ha la mascella serrata.

-Perché tu non mi hai detto nulla di Blondie, potevi dirmi che eri ancora innamorato di lei. Perché mi hai detto "ti amo" se non lo pensavi?- è vero mi sento ancora ferita e tradita ma forse è meglio che io l'abbia scoperto ora.

-Ho capito di amare lei quando ci siamo baciato l'altra volta ma quando ti ho detto "ti amo" ero sincero e lo sono ancora, solo non riesco a capire perché amo entrambe- si prende la testa tra le mani e sospira, è la prima conversazione civile che abbiamo avuto da quando ci conosciamo.

-Dai rientriamo- lo prendo per mano ed apro la porta...

Spazio autrice:
Secondo voi chi tra loro è adatto a Claire: Axl, Slash o Mark?

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Stay rock~ Serena 🤘

On the road ~ Dark trip [ #wattys2017 ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora