Capitolo 8

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Mi allontano da Axl e arretro, sembra deluso sembra triste ma subito si ricompone, assume un'espressione di indifferenza.
So che non avrei dovuto illuderlo baciandolo ma non ho resistito.

Mi ignora e sale le scale silenziosamente, i suoi capelli rossi ondeggiano lentamente, ha la testa piegata in avanti e guarda le sue scarpe.

Provo ad avvicinarmi e ad afferrargli il braccio ma si sposta e allontana la mia mano con un gesto rapido.

-Ti prego- provo a farlo fermare però non mi ascolta.
Appena arriviamo al pianerottolo riesco a fermarlo, lo abbraccio ma non ricambia e mi spinge via.

Entro in casa e non trovo nessuno, eppure è sera dovrebbero già essere qui.
Vado in cucina e sul tavolo trovo un biglietto con su scritto:

Siamo da Richard, Izzy rimarrà sobrio, ha lui la macchina di Axl...

Vorrei passare una serata solo con le ragazze come facevo fino a tre giorni fa.
Ora sono sola a casa con un ragazzo incazzato che non mi degna neanche di uno sguardo.

Entro nel salone e lo trovo seduto sul sacco a pelo con le gambe poggiate al petto e la testa tra le mani, accanto a lui c'è un foglio stropicciato.
Ritorno in cucina per prendere due bicchieri di vetro e una bottiglia di Jack Daniel's, torno da Axl e mi siedo accanto a lui.

Apro la bottiglia e riempio entrambi i bicchieri fino all' orlo.
Mi guarda con la coda dell'occhio e afferra il bicchiere che ho in mano, cade un po' di whiskey a terra.

Fisso il paesaggio che è all aldilà della finestra che ho davanti.
I lampioni illuminano appena la strada, si scorgono molte stelle ma le strade sono comunque deserte e piene di insidie.
Sorseggio lentamente questo liquido un po' scuro e dal sapore intenso.

-Non sei abituata a bere vero?- chiede ad un tratto.

-No, odio l'alcol e le droghe ma qualche volta bevo- dico con voce pacata.

-A te piace la vita on the road ma non gli eccessi che essa può contenere, è corretto?-  domanda tra un sorso e l'altro.

-Sì è così, sono troppo razionale per lasciarmi andare così- è proprio come afferma lui, non riesco a varcare la soglia che separa la vita da persone normali da quella dei "tossici".

-Cosa ti trattiene veramente?- sembra veramente interessato alla mia risposta e ai miei pensieri.

-Non ho sempre vissuto così bene come ora, vivevo in una casa che era ridotta peggio di questa e i miei genitori non erano mai presenti. Credo che a trattenermi sia proprio la voglia di vivere una vita normale- accenno a qualche dettaglio della mia vita senza andare troppo oltre.

-A te cosa ti ha spinto a varcare quella linea di confine?- chiedo, cerco le parole adatte alla situazione.
Mi guarda sorpreso.

-Come sai che l'ho passata?- chiede preoccupato.
Probabilmente l'argomento è più delicato di quel che sembra.

-Devo sapere chi vive a casa mia, me lo aspettavo- non accenno al discorso che ho avuto con il suo amico Izzy.

-I miei genitori non c'erano mai, troppo strafatti per prendersi cura di me, il dolore psicologico va sconfitto e ho scelto la strada che mi sembrava più idonea- fissa il pavimento, credo si stia sforzando di parlare di questo argomento.

Mi sembra troppo triste e sofferente, mi avvicino e lo abbraccio, mi stringe forte a se.
È un momento di tenerezza, sento delle piccole gocce d'acqua cadere sulla mia maglietta, alzo lo sguardo e mi accorgo che sta piangendo.

Delicatamente lo faccio distendere ed io mi sdraio accanto a lui e lo abbraccio, prendo una coperta e copro entrambi.
Gli accarezzo i capelli e quasi subito si addormenta con la testa poggiata nell'incavo del mio collo.

Cerco una posizione comoda e mi addormento accanto a lui...

Spazio autrice:
Oggi un nuovo capitolo !😊
Tanta dolcezza in questa piccola parte della storia .😍
Non scordate di lasciare le stelline e i commenti.
Un bacio da Serena .😘


On the road ~ Dark trip [ #wattys2017 ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora