Capitolo 28

74 4 0
                                    

Non riesco a camminare, mi sento debole e ho dormito pochissimo.
Provo a stare sveglia e a concentrarmi sulla strada.

-Come hai convinto i ragazzi ad aiutarti?- domando, lo guardo mentre guida, guardo il suo viso di profilo.
Ha la barba incolta, le occhiaie ma è sempre bellissimo.

-Blondie e Abby erano preoccupate, erano tornate nel giardino per cercarti ma non ti avevano trovata, mi hanno chiesto una mano, ho chiamato i ragazzi e ho chiesto di farmi uscire- continua a guardare la strada, sembra estremamente stanco.

-Grazie- chino il capo e sospiro, sbuffo e mi rannicchio sul sedile.
Accosta davanti un palazzo, spegne l'auto scende dalla macchina e mi aiuta a scendere.
Mi prende per mano e mi guida all'interno del palazzo, l'interno della struttura è confortevole ed elegante, saliamo fino al suo appartamento.

-Questa è casa mia- abbozza un sorriso e infila la chiave nella toppa della porta, apre e richiude subito dopo.
Lancia la giacca sul divano di pelle e alza il riscaldamento.
Mi guardo intorno e poso la mia giacca accanto a quella sua,  davanti al divano c'è un camino .

-Qua ci sono dei vestiti, così ti puoi fare la doccia e cambiarti- lascia i vestiti sul tavolino davanti al divano e sparisce di nuovo.
Raccolgo i vestiti, hanno il suo odore, mi sta prestando una delle sue camicie e dei pantaloncini aderenti.

-Vieni, ti faccio vedere il bagno- sporge la testa dalla porta che divide l'ingresso dal resto della casa.
Mi alzo e lo seguo, si ferma davanti a una porta sul lato sinistro, la apre e se ne va.
Mi chiudo all'interno della stanza, il bagno è sontuoso.

Una vasca enorme, la doccia affianco, le pareti rivestite di mattonelle costose.
Mi spoglio, piego i vestiti e li poso sullo sgabello accanto alla porta, apro il rubinetto della vasca e la riempio.

Appena la vasca è piena mi immergo, sento i muscoli rilassarsi, mi sento estremamente debole, sto poco tempo immersa nell'acqua perché vorrei dormire.

Prendo un asciugamano e asciugo il mio corpo, indosso i vestiti di Axl ed esco.
Ritorno all'ingresso e lo trovo disteso sul divano che fissa il camino acceso.

-Accanto al bagno se vuoi c'è la camera da letto, puoi dormire se ti va- non si volta neanche, sembra pensieroso, senza parlare faccio come dice vado nella sua camera.

Il letto è al centro della stanza ed è enorme, le coperte sono pesanti e i cuscini soffici, sposto le lenzuola e mi distendo.
Sono stanca ma non riesco a dormire sapendo che Axl è di la e non sta bene.
Mi giro e mi rigiro nel letto, sbuffo, mi alzo ed esco dalla camera.

Vado davanti al divano e con le poche forze che ho mi inginocchio davanti a lui, mi guarda e subito dopo chiude gli occhi.

-Dormi con me, ti prego- lo prendo per mano, lui si alza e lentamente mi segue, siamo entrambi esausti, entriamo nella camera e ci avviciniamo velocemente al letto.
Ci distendiamo l'uno accanto l'altro, mi distendo su un fianco gli do le spalle, lui si avvicina e mi abbraccia, poggia la testa su di me e ci addormentiamo.

[...]

Mi sveglio, allungo il braccio e non trovo il corpo di Axl, sbuffo e sposto le coperte.

-pensavi fossi sparito?- chiede entrando nella stanza, mi volto, ha un asciugamano avvolto intorno alla vita e il resto del corpo è bagnato.
Non riesco a staccare gli occhi dal suo corpo.

-Ehm, forse- alzo lo sguardo verso il suo viso e noto che sta sorridendo.

-Stasera ci sarà una festa, vuoi venire o preferisci riposare?- chiede sorridente, come posso rifiutare? Finalmente parliamo in modo civile, non perderei mai un occasione del genere.

-Vengo ovviamente- mi alzo e vado verso di lui, si avvicina e mi prende da i fianchi, mi fissa intensamente.

-Intendi andarci vestita così?- si morde il labbro, abbasso lo sguardo verso i miei vestiti e mi accorgo che la camicia si è aperta e i pantaloncini sono più aderenti di prima.

-Non ho molti vestiti con me, la valigia è chissà dove-  dico, raccolgo i miei capelli in una coda.

-Prendi qualcosa dall'armadio, Erin non è ancora venuta a prendere le sue cose- sembra dispiaciuto, faccio finta di niente.

-Okay non ho voglia di uscire a comprare i vestiti- vedo verso l'armadio e lo apro, dentro ci sono vestiti stupendi, adatti a ogni situazione.

-Che genere di festa è?- chiedo, lui si siede sulla sedia e mi fissa.

-Casa di lusso, abiti da sera, roba pallosa, ma siamo i Guns ci vestiamo come vogliamo- non metterò dei jeans questo è sicuro.

Prendo un abito morbido con un corpetto ricamato con qualche strass, un paio di tacchi semplici e una borsa abbastanza grande da mettere al suo interno un paio di scarpe di ricambio.
Non prendo nessun tipo di intimo perché altrimenti si vedrebbe, sarò a disagio ma non importa.

Mi spoglio davanti a lui, lo sento ingoiare rumorosamente, faccio finta di niente e mi vesto.

-Dopo questa festa dobbiamo andare anche a casa di "amici" porta il cambio e magari un paio di slip- sbuffo e prendo dei vestiti comodi...

Spazio autrice:
Un momento di tregua 😏
Che ne pensate?

Un abbraccio ~ Serena 😉

On the road ~ Dark trip [ #wattys2017 ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora