Capitolo 47

74 5 5
                                    

Io e Slash siamo chiusi in questa camera da ieri sera, abbiamo fatto per la terza volta l'amore sempre se così si può definire, non abbiamo parlato più della partenza ma io vorrei sapere tante cose ad esempio dove andranno e se si ricorderà di me.
Mi sento morire ogni minuto che passa, ci avviciniamo sempre di più al momento della partenza e non voglio accompagnarli all'aeroporto.
Quando arriveranno Richard e Mark loro partiranno e la casa sarà vuota.
-Ti chiamerò ogni volta che potrò- mi da un bacio sulla tempia e si alza dal letto, raccoglie i vestiti da terra e va verso il bagno.
Mi alzo anche io, mi avvicino allo specchio, ho delle occhiaie assurde e sono pallida, i miei occhi sono spenti e non luminosi come sempre.
Mi vesto con quei straccetti che ci sono a terra, esco dalla camera solo con indosso le mutandine e un top corto.
Vado verso il salone e trovo tutti i ragazzi seduti sul divano e sulla poltrona, i loro occhi si posano su di me dato che non sono per niente vestita.
-Eccomi ragazzi, scusate il ritardo- entra nella stanza Slash, mi fissa a bocca aperta, ignoro tutti quanti in questo momento potrei uscire completamente nuda per strada e non mi importerebbe.
Vado in cucina e prendo una bottiglia di whiskey e verso un po' di questo liquido nel bicchiere senza farmi vedere da loro, lo bevo tutto d'un fiato e ritorno nel salone.
-Mark e Richard sono sul pianerottolo che ne pensi di vestirti?- chiede Axl scocciato, gli faccio il dito medio e mi rannicchio sul divano accanto ad Izzy.
Tutti quanti si alzano, il riccio afferra il suo borsone e si avvicina a me.
-Non essere triste torneremo prima di quanto tu possa pensare- mi da un bacio davanti a tutti, Duff tossisce alle nostre spalle e Axl ci guarda in modo cagnesco.
Mi alzo e abbraccio tutti quanti, do il numero ai ragazzi e loro fanno la stessa cosa.
Li accompagno alla porta e inizio a piangere.
-Vi voglio bene- li saluto per l'ultima volta e faccio entrare Mark e Richard.
Non li accolgo come farei solitamente, mi siedo sul divano e prendo una bottiglia di vodka che Duff ha lasciato accanto ad esso, ne bevo un sorso e poso la bottiglia tra le mie gambe.
-Tesoro non dovresti bere quella roba non è così buona- afferma Richard appena entra nel salone, mi alzo e lo vado ad abbracciare.
-Domani torni a lavoro quindi ti conviene darti una sistemata- Mark entra nella stanza e si distende sul divano accanto a me, mi sposto e bevo un altro sorso di vodka, lui afferra la bottiglia e si alza, faccio la stessa cosa e provo a prenderla ma lui va in cucina e la svuota nel lavandino.
-Non puoi venire in casa mia e comandare- gli do uno spintone, lo lascio lì e mi chiudo in camera mia.
Apro l'armadio e prendo dei jeans e una maglietta a caso, mi vesto, prendo lo zaino con lo skate ed esco dalla finestra, scendo le scale antincendio e corro fuori dal vicolo.
Ho lasciato il cellulare a casa così nessuno potrà rintracciarmi, salgo sullo skate e sfreccio tra le strade che non conosco.
Chicago è stupenda, piena di vita e di gente, soprattutto di parchi con grandi rampe e attrezzature per allenarsi.
Dopo essermi allontanata quanto basta da casa mia mi fermo davanti a un piccolo locale per prendere un dolcino, dopodiché salgo di nuovo sullo skate ma questa volta cerco di memorizzare i dettagli di tutto ciò che mi circonda.
Scappare da casa è la cosa che mi riesce meglio, viaggiare, nascondermi e mettermi in pericolo sono la mia specialità.
Mi fermo in un parco molto distante da casa, scendo dallo skate e mi siedo sull'erba, guardo il cielo e sospiro, sarà un anno pieno di insidie e pericoli...

Spazio autrice:
Ecco un capitolo 😉
Kiss, Serena ❤

On the road ~ Dark trip [ #wattys2017 ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora