capitplo 6

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Era il 29 dicembre, mio padre si era fatto vivo dopo un anno e aveva portato me ed ave e scegliere un regalo per il compleanno misto a natale.
Eravamo in macchina, mio padre davanti e io ed ace dietro abbracciati.
"Sei felice con lui?"
Annuì appoggiando alla sua spalla il mio peso e nascondendomi.
"È il mio angelo..."
Sospiro dilcemente.
"Quanti fai già di anni?"
"Non ti ricordi neanche quinti anni ho, mi deludi..."
Penso alzando la testa.
"Papà 17!
Non telo ricordi neanche..."
"Scusama sono vecchio...
Comunque sei grande..."
"Non trovare scuse per giustificarti, non serve. So che lo fai perché ti tocca, non ti importa..."

Penso abbassando la sguardo triste.
Ace mi guardava poi quando tornammo a casa io mi chiusi in camera dissi ad ace di lascuarmi un momento solo e mi misi sul letto con la faccia sul cuscino a deprimermi con musica deprimente e pensare a quanto mio padre​ cerchi di nascondere il fatto che non gli importa, che fa le cose solo perché è un suo dovere.

Qualche lacrima scese anche se in quel momento era come se fossi imbambolata senza fare ne pensare a nulla.
Sentii una mano sulla mia schiena.
Girai leggermente la testa e vedo ace al mio fianco.
"Non ci star male, non preoccuparti..."
"Abbracciami e di che ti importa...di che mi vuoi bene...non smettere di abbracciarmi"

Pensai girandomi su un lato e sentendo il suo abbraccio e quelle parole che mi davano conforto e pace.
"Grazie..."
"Sarò sempre al tuo fianco, non temere."
Mi girai dalla sua parte e mi nascosi sul suo petto.

Sul tardi andammo a mangiare.
Eravamo sul divano in cucina quando poi andai di sopra a fare dei compiti, stranamente.
Dovevo fare un sito web per compito, quando sento mia madre confabulare con ace e gli altri.
Poi apparse luffy sorridente come sempre.
"Che fai?"
"I compiti.
Un sito web, niente di interessante.
Una noia mortale.
Ti serve qualcosa?"
"Posso restare qui con te?"

Annuisco e gli dico che non mi deve distrarre però.
Era sula poltrona che giocava al telefono e ogni tanto mi fissava.
Io presi le cuffie e le collegai al cellulare mettendola musica mentre facevo il sito.

Senza accorgermene mi misi a cantare, luffy mi guardava confuso.
"Che ce?"
Chiedi ridacchiando.
"Niente...
Disturbo?"
"no tranquillo, tanto ho finito.
Ma...ace?"
Chiesi girandomi ma lui mise il suo cappello sui miei occhi, impedendomi di vedere.
"Ma che... luffy che fai?"
Sentii un abbraccio e mi irrigidii.
"Luffy che vuoi... levati"

Mi scostai e quando mi allontanai c'era ace.
"Ace, ma che..."
Mi fermò prendendo la mia mano.
"Scusa se ti ho spaventata.
Volevo chiederti una cosa importante e vorrei che mi ascoltassi."
Prese con entrambe la mia mano e la miese sul mio cuore tenendola.
Il mio cuore batteva forte, non sapevo le sue intenzioni ma stavo iniziando a intuirlo.
"Gloria, penso si scontato che senza di te non so stare e che ti amo, voglio tenerti per me e voglio che il tuo cuore sia mio."
Avevo capito quello che vuole dire e già le lacrime di felicità scendevano.
"Piccola mia, vuoi sposarmi?"

"SI!"
dissi commossa abbracciandolo.
"Cero, non posso vivere senza te, il mio cuore e già tuo e lo sarà per sempre."
Mi mette un anello bellissimo e mi bacia.
Mi prende in braccio e in un secondo siamo in camera e mi fa sedere sul letto mettendomi su di lui.
"Fammi tua!"
Dico tra un bacio e l'altro e lui sorridendo mi chiede se sono sicura e io rispondo.
baciandolo.
Mi bacia sul collo poi con uno schiocco di dita si sposta per chiudere porte e serrande e torna da me togliendo la maglia e toglie pure la mia.

Dopo dei minuti eravamo sotto le coperte abbracciati che riposavamo.
"Com'è stato."
"Da sogno, grazie per amarmi"
Accarezzavo il suo petto e mi scappava col suo potere quando il mio telefono scuillò e risposi.
"Pronto..."
Era mia madre.
"Glo! Dove sei, devi venire subito, all'ospedale.
Hanno portato i nonni qui, e grave..."
quando lo disse io mi misi seduta.
"Cosa gli è successo..."
"Sene stanno...andando... "
"Arriviamo."
Cercai i vestiti e mi rovesto di corsa.
"Ace, riesci a portarmi da mia madre?
E urgente."
Lui annuì capendo la mia situazione è in un attimo si veste poi siamo subito lia era troppo tardi, mi tornarono le lacrime dalla tristezza ed ace mi consoló, dopo apparvero luffy e mio fratello che uscì correndo dalla stanza e luffy lo seguì.
"Mi spiace amore..."
Rimasi senza dire u na parla poi uscii fuori con lui, non potevo vederli così.
"Vuoi che ti riporti...a casa?
Dai così ti tiri un bo su..."
Io annuisco e passo la mano sugli occhi.

Ero abbracciata a lui e in un secondo eravamo in camera, solo qualche ora prima mi aveva chiesto di sposarlo ed eravamo​ felici e ora quasi mi dispiaceva che fossi triste.
"Non sentirti in colpa piccola, avevano la loro età e comunque dobbiamo pensare a qualcosa.
A una data."
"Scusa gai ragione ma non me la sento oggi, abbracciami."
Dissi seduta sul bordo del metto e lui si affiancò accarezzando il mio volto.
"Lo so che sono rompipalle ma sorrisi ti prego, non posso vederti così..."
Mi baciò la guancia e mi tirò un leggero sorriso poi prese la mano dove avevo l'anello.

"Tutto quel che faccio e solo per te, per vederti sorridere e adesso nella testa non leggo nulla, un pensiero una parola...sei assente e come se ti fossi​ annullata.
Cosa posso fare per farti tornare il sorriso."
"Nulla..."
Sospirai e mi lasciai andare sulle sue braccia con le lacrime agli occhi.

 per me sei reale, Angelo MioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora