capitolo 10

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Era passato del tempo e simone si era ripreso ma mia madre ci ha lasciati presente mio fratello si è trasferito dalla sua ragazza luffy dato che era il suo angelo doveva seguirlo ma lui non lo voleva così restò con me e suo fratello.

Stavo con luffy con simone mentre ace era al lavoro.
Io avevo rinunciato al.mio lavoro fin che il bambi n o non sarà più grande.
Non voglio essere assente per lui.

Tra qualche giorno avremmo festeggiato natale e il mio compleanno, di ace e quello di simone che era il 31 gennaio.
Mi dispiaceva che ad ace non gli avessero dato le ferie e per natale dovesse lavorare ma per capodanno era a casa.
"Gloria, senti da quanto conosci ace."
Chiese luffy tranquillo mentre giocava.

"Be, ero in seconda superiore verso novembre credo. Volevo chiederti una cosa ma anche tu hai il potere del frutto del diavolo?"
"Si c'è lo, anche l'ambizione, perché lo chiedi?"
"Così, senti non ti dispiace se vado a riposare?
Sono un po stanca."
Chiedo passando il bambino.

"Vai pure tranquilla, se ho bisogno ti chiamo."
Lo ringraziai poi andai in camera e mi sdraiai sul letto addormentandomi.
quando mi sveglio cera luffy che mi chiamava.
"scusa se ti disturbo. Sarebbe da cambiare."
"Ora arrivo..."
La presi e andai a cambiarla poi preparai pranzo de feci mangiare simo,
Luffy mangiava come un posso e lo stavo abituando a mangiare poco.
Lo sapevo solo io ma quando e nato simo, qualunque giorno dopo appariva di tanto in tanto il padre di ace, dalla logica dovrebbe essere il suo angelo, oltre che suo nonno.

Ero tranquilla in camera col bambino quando apparve.
"Scusa chi sei?"
Chiese lui quando mi vide.
"Ma tu sei...Roger, il padre di ace!
Io mi chiamo gloria..."
"Ace?
E in questo posto e lo conosci?"
Disse, sfiorò una guancia del bambino.
"Si e mio marito, ed è il mio angelo"
Lui sorrise.
"Capisco, quindi lui e suo figlio.
Gli assomiglia...
E lui dove?"
"A lavoro... tu sei il suo angelo quindi? "
Dissi indicando simone poi lui annuì, sorrideva.
"Tu appari e scompari come niente."

Ridacchiò poi salutò con la mano e scomparve.
Rimasi un po' interdetta poi andai da luffy.
"Ei ho sentito parlare chi era?"
Io lo guardo poi metto simo nel box a giocare.
"Ecco, era il suo angelo.
Non ti immagineresti neanche chi mi è apparso.
Manco fossi la madonna con tutti sto angeli."
Dissi anche ridacchiando.

"Prova a pensare del tuo mondo qualcuno di tanto famoso nato il 31 dicembre.
E a che vedere con il cappello che indossi"
"Col cappello?
Be scenks non può essere perché non era proprio suo...
Aspetta vuoi dirmi che il padre di ace e...qui che gira ?"
Annuisco sedendomi al suo fianco.
"Secondo te come reagirà ace...quando ero piccola lo odiava...odia toccare l'argomento genitori..."
"Lo so, be proverò io a parlargliene quando torna.
Spero non si arrabbi"

Sento la porta chiudersi, poi vedo ace.
"Su cosa non dovrei arrabbiarmi, ciao tesoro..."
Arriva e lo bacio poi lo abbraccio.
"Ecco..."
Non riesco a dire niente che mi ha già letto nella mente.
E il suo sorriso si smorza e con un "capisco..." se ne va in camera.
"Aspetta..."
Gli corro dietro e lo blocco.
"Ace, che ti prende..."
Vedo delle lacrime nei suoi occhi poi cerca di liberarsi della mia presa e si gira ma lo afferro da dietro appoggiando la testa sulla schiena.
"lasciami, voglio stare un po solo ..."
"Solo...ora sei tu quello che si sta allontanando, parlamene.
Io sono con te e sai che ti capisco, lo sai perfettamente."
Sento che la sua presa si fa più debole e che si lascia andare e si gira verso me.
Eravamo in camera ed eravamo vicino a un muro dove lui era appoggiato.

Le sue gambe seguirono il muro e scese fino a terra e io scesi per abbracciarlo e stringerlo tra le mie braccia, era scoppiato in lacrime.
"Non hai motivo per odiarlo...non e lui la colpa del tuo destino, il destino ce lo scriviamo da soli.
E vero, la gente diceva quello ma sai cosa?
Col tempo ho imparato a non ascoltare le parole di tutti, e vero era il re dei pirati ma cosa è importante...che sia stato il pirata piu forte di tutti, e sempre tuo padre...l'apparenza inganna... "
Accarezzo la sua testa mentre cerco di asciugare le sue lacrime.
"Poi guardaci, tempo fa ero io a piangere per l i stesso motivo, e ora si e vero non si fa mai vivo, non sa neanche di mamma ma gli voglio bene."
"Hai ragione...solo che ..."
"Appena comparirà cerca di essere forte, pensa a quello che ti o detto.
Ora alzati e asciuga le tue lacrime."
Mi alzo e gli do la mano per alzarlo, dopo lo abbraccio e sorrido.
"Dai su...dov'è finito il sorriso di sempre! L'ace che sa sempre come tirarmi su il morale, che cerca di strapparmi almeno un sorriso..."
Lui sorride poi mi bacia e finiamo per finire sul letto ridacchiando come due ragazzini.
Dopo ci alzammo e andammo sotto per mano.

Luffy sembrava al settimo celo quando si vide davanti roger.
"Per l'appunto, appare a caso senza preavviso..."
Quando ace lo vide si bloccò ma con uno sguardo lo tirai per farlo ripigliare.

"Figliolo...come sei grande..."
Lui piano si avvicina guardandolo, io avevo messo la mia mano davanti a me sulla sua schiena e cercai col oensiero di invoraggiarlo.
"Vai e abbraccialo...amore io sono qui"
"Padre...e bello vederti..."
Gli diedi una spinta leggera e lui lo abbracciò forte poi sorrise in lacrime.

"Anche io, non felice di conoscerti.
Per essere qui, vuol dire che sei morto...
Come..."
"E una lunga storia, ma almeno e stato per una buona causa...
Vero combina guai?"
"La guerra a marnford...e chi se la scorda..."
Dissi andandomi a sederedove cera luffy.
"Guerra a marinford?
Sei stato giustiziato?"
"No, quasi.
Lui mi a salvato e anche il mio capitano ma akainu lo  voleva colpire e io mi sono messo in mezzo per il mio fratellino!"
Lui era confuso a sentire fratello ma poi glie lo spiegò meglio.
"In pochi lo sanno ma sono stato io a consegnrmi alla marina..."
"Io lo sapevo,me lo ha detto reyli e shanks."
Disse luffy attirando la sua attenzione.
"Papà sai che lui e diventato al tuo posto il nuovo re dei pirati?!"
"La grande ciurma di cappello di paglia. "

Dissi sorridendo.

 per me sei reale, Angelo MioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora