Erano passati due giorni d quando ho proposto ad ace l.operazione e mi ero informata, eravamo andati in uno degli ospedali della zona dove anno questo reparto e lo stavano preparando per operarlo, io ero fuori con roger.
Lui cercava di calmarmi perché ero agitata.
"Stai tranquilla, sai in questi giorni hai dimostrato di avere una grande forza.
Non tutti reggerebbero una situazione del genere, e perché lo ami veramente... giusto?"
Annuisco alla domanda.
"Si, per cuanto sia una situazione difficile da.gentire, fare un po da badante...ma non e per me un dispiacere.
Stargli accanto ogni giorno e guidarlo, mi rende fiera perché so che si fida di me e spero che possa tornare a vedere, tornare a capirci con uno sguardo...mi manca"Passano ore ed era sera, iniziavo a cedere al sonno ma Roger mi sosteneva e lo usai come cuscino.
"Sai...sei un suocero fantastico...re dei pirati"
Mi addormentai dopo quella frase ma dopo veni svegliata, pareva il dottore.
"Signora deliperi, può venire un momento"
"Mmm, si arrivo"Mi alzai e andai da lui.
Mi disse che l'operazione era andata bene senza alcun problema, lui stava dormwndo ma mi aveva avvisato che dovrà tenere le bende ancora per un po e non deve poi sforzare la vista sennò il problema tornerà.
"Posso andare da lui?"
"Si vada, se si svegliai ci chiami"
Lo ringraziai poi corsi da lui e mi sedetti al suo fianco prendendo la sua mano e dandogli un bacio.
"Il dottore dice che presto potrai vedere...al momento devi tenere le bende...
Amore sono fiera di te.
Sei...il migliore..."
Una lacrima scese e quando poccò la sua mano sentii la sua stretta.
"Tesoro non piangere..."
"Come stai..."
"Stanco..."Chiamai l'infermiera e dopo il dottore lo visitò.
Gli tolse le bende per controllare che fosse a posto la vista poi glie le rimise indicandomi come fare, avrei dovuto cambiarle frequente per una settimana poi dovevamo ritornare e poi sarebbe tutto finito.
Era tardi e il giorno dopo avrebbero dimesso ace, io dormii al suo fianco sul lettino.
"Sei contento, in una settimana finirà tutto, mi sembra quasi un sogno.
Ti amo."
"Anche io, grazie per tutto questo, grazie per essere al mio fianco."
"voglio vedere il sorriso sulle tue labbra e non vedo l'ora di poter vedere i tuoi occhi nocciola."
"Desidero ammirare la mia bella moglie e seguire con gli occhi le tue labbra. "
Mi avvicinai e posai le mie labbra sulle sue.
"E non so come ringraziarti per questo regalo, se non ti avessi incontrato avrei pensato di meritare questa punizione che qualcuno mi ha dato.
Hai fatto si che tornassi a vedere.
Posso veder crescere i bambini e per questo te ne sono infinitamente grato..."
Ci addormentammo abbracciati e il giorno seguente tornammo a casa, una settimana tornò in fretta e ci trovavamo in ospedale per l'ultimo controllo.
"Ora ti tolgo le bende fai piano, e da molto che non vedi la luce potrebbe darti fastidio"
Srotolò dalla sua testa la benda e piano piano gli occhi ma li chiuse per il fastidio, dopo un po li aprì.
"Ci vedo.
Un po sfocato ma..."
Io ero poco distante da lui.
Aveva alzato lo sguardo e ora mi guardava io avevo le lacrime, suo padre dietro di noi ridacchiava.
"Sei bella come sempre, piccola mia"
"Amore..."
Mi avvicinai e in lacrime mi buttai tra le sue braccia.
"ace mi vedi..."
Lui mi guardò asciugando le mie lacrime.
"Ti vedo e sei bellissima, non piangere per me..."
"In questo anno ho rinunciato a tante cose e ora posso riavere la mia libertà, da scherzo."
Dico ridacchiando, parlammo col dottore ci diede qualche consiglio poi tornammo a casa e lo trascinai in camera, per festeggiare lui mi prese appoggiandomi al miro e mi baciò appassionatamente, io ricambiai e sfioravo i suoi fianchi fino ad arrivare al collo dove mi aggrappai lui mordicchiava il mio e l'orecchio per stuzzicando mi poi mi sollevò facendomi aggrappare alla sua vita e mi fece sedere sulla scrivania di fronte al lui po co e svestimmo e finimmo a letto.In quel momento pensai quanto lo amavo e che non lo avrei mai lasciato, qualsiasi cosa succeda in futuro, solo la morte ci avrebbe separato.
Ero abbracciata al suo petro che riposavamo.
"Ti ho reso felice?"
"Più di quanto puoi immginare, ti confesso che non sopportavo più di fare da badante anche se non mi dava fastidio.
Vederti con quello sguardo spento mi feriva."
"Ero un peso per te, si sincera."
Mi guarda, so che dallo sguardo capiva tutto quindi dissi la verità
"In parte, ma per te farei questo e altro. Sappi che non lo facevo contro voglia, ho scelto si restare al tuo fianco perché ti fidi di me e io di te"
Sorrido dolcemente e prendo la sua mono guadando sincera.
" e la verità, sapeno che cera qualcosa in te che ti teneva non so spiegare ma...come un senso di colpa o un senso di oppressione...notavo che spesso il tono con cui mi parlavi era malinconico. Ammettilo, avresti voluto chiedere più liberta ma avevi paura"
Era serio ora e come se fosse colpevole.
"Non volevo offenderti, e vero ma ormai è nel passato.
Io ti amo e ammetto che dovere ogni giorno portarti con me dovunque andavo...
Non ti offendere ti prego!"
"Tranquilla, ai pienamente ragione, hi bisogno dei tuoi spazzi e io non ti lasciavo libertà.
Perdonami"
"Non è colpa tua, ma ti perdono."
Mi riabbraccio a lui e poi mi riaddormento.
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per me sei reale, Angelo Mio
FanfictionSpero ci piaccia! Leggetela e commentate, dite che ne pensate.