capitolo 12

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Ero a casa con ave e suo padre, io ero con ace mentre roger intratteneva simone.
Io tenevo in braccio la piccola e allo stesso tempo ace mi abbracciava da dietro con un braccio sorridendomi e spupazzando angela, ad un certo punto davanti a me compare chi pensavo tempo fa.
Cera sua madre davanti a noi e rimasi sorpresa.

"Piccolo mio...ace...
Sei tu?"
Lui la guarda senza parole e annuisce,aveva capito da subito chi era dato la somiglianza.
"Tu sei...la Mamma..."
Io gli diedi una spinta dalla schiena per farlo alzare e poi lui la abbraccia in lacrime.
"Che scena commovente..."
Penso sorridendo
"Allora e come pensavo, sei l'angelo di mia figlia..."
Lei annuisce.
"Lei e tua moglie?
E carina."
"Sono il suo angelo, siamo molto simili noi due."

"Mi dispiace, ti ho lasciato da solo e non sono stata abbastanza forte...scusa piccolo mio"
"Non importa il passato, ora sei qui, anche se da angelo...dai vieni giù ce una sorpresa." la prese per mano e la trascinò e io li seguii.

Roger aveva simone sulle spalle che ridevano però quando la vide lo fece scendere diventando serio e andò verso di lei.
"E passato tanto tempo, non mi hai dimenticata..."
Chiese quando se lo trovò davanti.

Lui senza.fiatare la abbracciò appoggiandosi alla sua spalla.
"No, certo che no, amore mio...
Scusa se ti ho lasciato sola."

Loro scoppiarono in lacrime ed ace si mise abbracciato a me con un braccio dietro la schiena tenendomi appiccicata a lui.

Io e lui sorridevano mentre loro due stavano abbracciati poi presi simone e insieme li tirai in salotto chiudendo la porta della cucina lasciandoli soli.

"Meglio lasciarli soli."
Dico sedendomi sul divano con la piccola mentre ace giocava con Simone.

"Sei felice ace?"
Lui annuì guardandomi.
"Ora la mia famiglia è al completo.
Ed è anche grazie a te..."
Io sorrido imbarazzata per dove voleva andar a parare.
E pensai.
"Se ci stai pensando, no.
Due bastano, sai cosa ne penso..." fa la faccia da offeso poi mi fa segno di parlarne dopo.

Dopo pranzo torna luffy che si trova una sorpresa però a quanto pare non è da solo, pare che a lavoro abbia riteovato nami, non ho capito bwne cosa è successo ma lei e lui si sono confessati di amarsi ma di non essere mai riusciti a dirlo e dato che avevo in eredità la casa dei miei nonni qui di fianco, glie l'ho offerta gentilmente e si sono trasferiti.

Io ed ace eravamo da soli in casa dato che rouge e roger sono uscito con i bambini per fare una passeggiata e la spesa.

Eravamo chiusi in camera a coccolarci.
Entrammo in camera e lui iniziò a far il romantico, sapevo cosa voleva ottenere quando faceva così.
Lo accontentai e mezzora dopo ero sdraiata al suo fianco.
Ero tranquilla e anche un po stanca e mi stavo addormentando.

Quando mi svegliai di colpo quando sentii le porte dell'armadio sbattere.
Ace non cera, probabilmente era al pino di sotto.
Cera una scossa di terremoto, sentivo come se mi mancasse la terra sotto i piedi.

Mi alzai dal letto, vestita, e presi il telefono per poi correre al piano di sotto.
Dissi ad ace di us ire fuori.
La scossa era molto lunga poi quando smise, dopo qualche minuto ve ne fu un altra.
Vidi uscire di casa anche luffy e nami.
"Ma che...un terremoto?"
Disse luffy sorpreso.
Io ero ancora scioccata, la terra che tremava e il boato...
Tremavo dallo sciok ed ace quando se ne accorse mi abbracciò.
"Tranquilla...e tutto finito."
Disse accarezzando la testa.

"Che spavento, ma proprio mentre dormi...
Ero così tranquillo..."
Disse luffy.
"A chi lo dici..."
Dico io prendendo la mano di ace.
Dopo un po rientriamo, vado in cucina, mi accorgo di come ero vestita.
Avevo la maglia di ace e dei segni sul collo, i pantaloni erano i miei.

Mi faccio un caffè e nel mentre sentii la presenza di ace dietro di me, era appiccicato a me e aveva messo le sue braccia in torno alla mia vita.
"Come stai?
A parte il terremoto..."
"Sai sempre come strapparmi un sorriso ..."
Dico dolcemente prima​ di bere un caffè.

"Piccola mia, tremi ancora..."
Sospirai poi quando posai la tazzina mi girai dalla sua parte e mi abbandonai alle sue braccia.
"Ti amo..."
Sussurro mentre chiudo gli occhi e annuso il suo profumo, ero più calma con lui, mi sentivo protetta e al sicuro.
"Anche io...Sei la mia vita..."
Sento un sospiro poi mi accarezza la testa dolcemente e poi ci sediamo sul divano abbracciati.

Quando tornano i nonni con i bambini subito corre ad abbracciarmi simone.
"Mamma! Papà!"
Ci salta in braccio e io lo abbraccio.
"Ti sei divertito con i nonni?"
"Si! Ma abbiamo sentito un terremoto...che cos'è?"
Subito alla sua fomanda penso, "eccolo, domande difficili"
"Sei troppo piccolo, chiedilo tra qualche anno.
Dico sorridendo e scompigliando i suoi capelli neri mossi e dandogli un bacio sulla fronte.
Dopo avermi abbracciato corre via saltellando dal nonno.
"Vedo che siete tranquilli."
Disse Rouge, si offrì di preparare cena e noi mentre andammo in camera.
Mi cambio e ridò la maglietta ad ace e mi metto la mia.
Dopo cena mi misi al pc e mi misi a disegnare.
Parlo con una mia amica tramite skype poi mi leggo un libro stando abbracciata ad ace.

 per me sei reale, Angelo MioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora