Ero a scuola, tornavo dopo alcuni giorni passati a casa con l'influenza.
In classe il prof mi aveva guardato male.
"Bungiorno ragazzi. Il diretrore mi ha avvisato che qui ce una ragazza che forse si è divertita troppo, dov'è la..."
Ace lo blocco fulminandolo, aveva capito cosa voleva dire.
"Non si permetta di dirlo!"
Disse alzandosi facendo cadere la sedia.
"A quindi e suo?
Allora o capito, deliperi, esca la vuole il direttore e anche lei portgast"
Mi alzai guardando ace e il prof.
"Ma che ho fatto!"
"Niente, vi vuole il direttore."noi andammo senza dire niente e poi tornammo in classe.
Ci aveva spiegato un paio di cose.
Nell'intervallo ace stava quasi per attaccare il prof se non lo avessi calmato.
"Stai bene?"
Chiese lui dopo essersi scusato per la su reazione.
"Si...solo...puoi cercar di stare calmo?
Non mi danno fastidio le provocazioni della prof, ormai lo conosco e se non gli dai retto la pianta, e poi possiamo sempre dirlo in direzione.""Lo so ma..."
Lo bloccai e presi la sua mano appoggiandomi alla sua spalla.
"Stai tranquillo, amore...ormai e passato, inevece...pensavo a un nome...non si sa ancora cosa sia e cosa vorresti che sia."
"Be ovviamente maschio ma anche femmina non sarebbe male."
Aveva uno dei suoi sorrisi splendenti e poi mi portò a sedermi sulla panchina.
"Non stare tanto in piedi."Nel pomeriggio andammo a casa e mi sdraiai sul letto per poi addormentarmi e sostituendo ace con un pupazzo col suo nome e cin una copertina pelosa bianca.
dormo un ora poi mi sveglio e vado a bagno poi quando torno in camera vedo ace che mi abbraccia.
"Ciao, avevi sonno piccola mia?"
"Si...ei non sono piccola..."
Sico dopo e lui mi sorrise.
"Allora ti chiamo angelo, va bene? In fondo sono la tua guida."
Mi guardò interamente e mi bacio sulle labbra che poi sfiorò e io mi morsi un labbro mentre lo guardavo b poi ci sedemmo e lui si chinò per toccare la pancia e sentire il bambino.
"Amore...sono sicura che saremo una bella famiglia, nessuno ci potrà separare e rovinare la nostra felicità"
Mentre era chinato mi abbasso un po per abbracciarlo e accarezzando la sua testa.
"Tesoro mio...sei la mia luce, tu e il piccolo che porti in grembo.
Vi proteggerò e sarò sempre al tuo fianco se e hai bisogno, io sarò subito da te se mi penserai o mi chiamerai."Dopo qualche giorno a scuola iniziammo le tesine per l'esame, quando la scuola terminò con gli esami ero super felice perché avrei potuto riposare.
Ace cime al solito era tenerissimo e non si stancava mai di confortarmi e abbracciarmi, era sempre pronto a farmi sorridere e farmi felice.
Lo avevo trascinato a dei corsi per genitori e ammetto di essere un Po in imbarazzo perché ero tra le più giovani ma quella che mi aveva colpito era una quindicenne sola in un angolo timida e in lacrime.
Era ad uno stadio avanzato della gravidanza, faceva fatica a camminare e reggersi impiedi e quando si tolse la giacca vidi dei lividi sul suo corpo, probabilmente la picchiavano perché a quella età i genitori non lo accettavano e probabilmente il fidanzato era fuggito lasciandola.Io ed ace ci avvucinammo.
"Ei, scusa io sono gloria piacere, hai bisogno di aiuto?
Non ti vedo felice... e tutto aposto?"
"Più o meno, no...ecco io..."
S oppia a piangere e io la abbraccio.
"Tutti mi insultano perché sono piccola, i miei mi anno obbligato a darlo in adozione e il mio fidanzato e scappato via quando lo ha saputo, mi hanno abbamdonato e mi trattano come una..."
" non sei sola, senti se hai bisogno di aiuto puoi chiedere qual che vuoi.
Sai, all'inizio a scuola mi trattavano allo stesso modo ma il mio adorato mi ha sempre difesa, anche io sono piccola, tu ne ai 15 e io 17.
Anche i miei all'inizio volevano darlo via ma ho insistito e lo terremo, il prossimo anno dopo l'ultimo anno di scuola ci sposeremo."
"Sono felice per voi, grazie mi servivano delle parole di conforto.
Ora devo andare...
Ci vediamo ciao."
Prende la sua borsa e andò via, più andammo a fare una visita.
Ci dissero i dottori che era un bambino e che stava bene.
Tornati pensammo a dei nomi.
In famiglia proposero dei nomi.
Io avevo scelto ma lo dissi solo ad ace, avevi deciso di dare il nome del mio migliore amico.
Che da più piccolo mi ha sempre aiutato e mi è sempre stato vicino in tutto e questo anno mi ha salvato.
Mi sembrava un bel pensiero per ringraziarlo.Quel giorno ero trquilla trle braccia di ace che faceva il tenero.
"Allora, Come state?
Vuole qualcosa?"
"Mmm, si un bacio e una stuf ho un po freddo."
Dissi ironicamente poi mi giro e lui mi bacia e mi abbraccio a lui nascondendomi.
"Grazie...
Ti amo sai?!
Fai sempre tanto per me..."
"Ma è normale, ti voglio bene e nessuno dei due sa stare 20 minuti senza l'altro.
E poi lo faccio col cuore perché sei la mia vita. Chiaro?"
Disse sorridendo e io risposi con un bacio.
STAI LEGGENDO
per me sei reale, Angelo Mio
FanfictionSpero ci piaccia! Leggetela e commentate, dite che ne pensate.