Il passo successivo

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Sean, Emma e Shar continuarono le ricerche. Sarebbe stato il massimo trovare il Signor Gold, ma si accontentarono di qualche indizio. Emma e Shar, si guardarono intorno per cercare qualcosa, mentre il ragazzo era seduto su un tronco, a riflettere. Era perso nei suoi pensieri, cercava di dare un senso a tutta quella stranissima situazione, ma il suo pensiero era rivolto sempre ad una persona che non aveva niente a che fare con quella storia, Regina. Per qualche assurdo motivo, era costantemente nei suoi pensieri. Non aveva mai pensato così intensamente a una strega, anzi aveva sempre pensato solo sul come ucciderla, ma con Regina era diverso. Non la odiava, non pensava a come ucciderla. La sua mente ritornò a qualche minuto prima quando era in ospedale prima che arrivasse Robin. Non riuscì a togliersi dalla mente il modo in cui lo guardava e all'atmosfera che si era creata. Shar e Sean, essendo due cacciatori di nascita, avevano un particolare legame, infatti, riuscivano a leggersi nel pensiero. Avevano sempre avuto quella particolare affinità, Sean era un cacciatore unico nel suo genere. Gli altri cacciatori del suo clan non viaggiavano con un lupo, Shar era come una specie di custode per lui, una guida e un'amica su cui contare sempre. Quando il lupo si avvicinò al ragazzo e parlò inconsciamente ad alta voce:

"Perché pensi a lei?" il ragazzo alzò lo sguardo e la guardò. Stava quasi per fulminarla, ma non aveva cattive intenzioni, il suo sguardo di rimprovero era dovuto al fatto che lo aveva detto ad alta voce davanti ad Emma:

"Lei? Lei chi?" chiese la ragazza avvicinandosi a sua volta.

"Nessuno, era solo un pensiero."

"Un pensiero? E come ha fatto lei a sentire il tuo... aspetta, non dirmi che vi leggete nella mente."

Disse sarcasticamente sbattendo le braccia sui fianchi con fare incredulo. Aveva detto una cosa troppo assurda, infatti ridacchiò ma Sean era serio e la guardò con i suoi occhi neri.

"Accidenti, deve essere un inferno condividere i propri pensieri con qualcuno, no?"

"Non è così male. Dopo tanti anni ci si fa l'abitudine." Disse Shar con tono sereno. Se non fosse stato per il muso e per l'enorme quantità di peli, sembrava che le stesse sorridendo. Emma iniziò a pensare che quel suo modo di fare era tutt'altro che animalesco, anzi sembrava comportarsi proprio come un essere umano, e anche quel pensiero le suonò abbastanza strano, ma tralasciò.

Emma si sedette vicino al ragazzo e mise le mani in mezzo alle gambe per cercare di riscaldarle con il calore del proprio corpo, faceva molto freddo.

"Tornando al discorso di prima..." disse bruscamente attirando l'attenzione del cacciatore.

"..da cosa sei stato distratto? Non ho potuto fare a meno di notare l'espressione dei tuoi occhi, quando affrontavi Zelena, e poi.." fece una breve pausa:

"..avevi un'altra espressione quando ti sei voltato a guardare Regina. Eri più.. rilassato e tranquillo."

"È una tua impressione."

"Non mi sbaglio mai Sean, non dimenticarti che sono in grado di capire quando qualcuno mente. È il mio super potere." Disse fiera di sé. Il ragazzo abbassò lo sguardo sulle proprie mani e sospirò. "Non so cosa hai visto, il fatto è che non ho capito neanche io cosa sia successo." Si alzò in piedi e mettendosi le mani in tasca continuò:

"Ma su una cosa hai ragione, sono stato deconcentrato. Molto probabilmente da Regina."

La ragazza lo guardò e gli sorrise come aveva fatto in piazza, qualche ora prima:

"Forse è meglio tornare in città. Qui si gela." "Tu va pure, io ho bisogno di stare un altro po'."

"Non dirmi che non senti neanche freddo." Il ragazzo non rispose, si guardava intorno.

Il Cacciatore Di Streghe - Prima ParteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora