Quella era stata la notte più strana e più insensata che Regina avesse mai vissuto. La mattina successiva, si svegliò con uno strano senso di angoscia che le attanagliava il petto. Nonostante avesse dormito tutta la notte, si sentiva esausta, allora decise di andare a prendere qualcosa da Granny's, sperava di svegliarsi dopo l'ennesima tazza di caffè.
Appena uscì di casa, percepì una strana atmosfera, infatti, quell'anomala sensazione di inquietudine cresceva sempre di più.
Non appena entrò da Granny's le venne spontaneo sbuffare, era stanca e annoiata al tempo stesso. Diversi pensieri s'impadronirono della sua mente: la morte di sua madre, le mani del cacciatore piene del suo sangue, quello strano sogno con Sean e il falso spirito di Erik. Era stata proprio lei a ucciderlo, ricordava bene quel giorno. Non ricordava mai il viso delle sue vittime, dopotutto, per la Regina Cattiva non erano altro che scocciature, a volte erano semplici capricci. Li aveva sempre visti come erbacce da estirpare per raggiungere i suoi malefici scopi.
Era seduta comodamente al suo sgabello vicino al bancone e tra le mani aveva la sua tazza di caffè doppio. Guardava distrattamente il vapore della bevanda calda uscire dalla coppa di porcellana, fisicamente era nel locale, ma la sua mente era altrove. Stava pensando sulla notte scorsa, non riusciva a capire il senso di quel sogno e, soprattutto se lo fosse davvero. Sean aveva ucciso sua madre, non faceva altro che odiarlo, ma allora perché quella strana esperienza? Non aveva senso. Pian piano iniziava a ricordare le loro parole. Sean era confuso su chi fosse realmente, un cacciatore o un mago, mentre il presunto spirito del padre, sapeva perfettamente cosa fosse. Regina iniziò a temere che dicesse il vero. Che fossero tutti delle pedine in mano a quell'uomo? Assurdo, Erik era uno spirito, non era vivo e, in base alle sue conoscenze sulle arti magiche, non esisteva alcuna magia così potente da far risorgere i morti. Improvvisamente, sgranò gli occhi e pensò: come aveva fatto Cora a tornare in vita? Qualcosa di molto potente stava distruggendo l'equilibrio della vita e della morte, ma cos'era? Neanche il Signore Oscuro aveva quel tipo di potere, anche lui aveva dei limiti. Regina pensò che qualcosa di molto più grande di lei stesse giocando a fare Dio.
La donna si portò entrambe le mani sul viso, si strofinò dolcemente gli occhi e pensò che la mancanza di sonno la stesse facendo delirare.
In quel momento Emma e Killian entrarono nel locale, lo sceriffo la vide e si avvicinò tranquilla:
"Regina, tutto bene?" la donna alzò lo sguardo e li vide insieme.
"Ecco la coppia felice. Perché non state in un posto appartato?" la frecciatina di Regina era stata fin troppo tagliente.
"Solare come sempre maestà." Commentò sarcastico l'uomo alzando un sopracciglio infastidito. Poi continuò: "Le tue notti sono tormentate da Robin?"
"Come prego?" chiese infastidita e al tempo stesso stupita. Gli rivolse una delle sue solite occhiate.
"Ma come non lo sai? L'arciere è tornato in città. È strano che tu non lo sappia."
"Cosa me ne importa? Non mi riguarda ciò che fa quel ladro da strapazzo."
Emma non ebbe neanche il tempo di mettere pace tra i due che la porta si aprì attirando l'attenzione di tutti i presenti.
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Il Cacciatore Di Streghe - Prima Parte
FanfictionCaratterizzato come un "Urban Fantasy" questo racconto è una Fan fiction ispirata alla serie tv "once upon a time - c'era una volta" Questo è il primo capitolo di una trilogia piena di colpi di scena e di intrecci mai letti prima d'ora. Storybrooke...