Tempesta di neve

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I due iniziarono a camminare senza alcuna meta, Sean era particolarmente preoccupato dall'atteggiamento insolito di Shar, sentiva che stava nascondendo qualcosa, infatti, sperava soltanto che non fosse nulla di grave. Mentre camminavano, il cacciatore si accorse che stavano lasciando Storybrooke, conosceva fin troppo bene quella strada e capì che si stavano inoltrando nella foresta, esattamente verso la fortezza.

"Non dirmi che è successo qualcosa al castello. Non di nuovo."

"No tranquillo, niente del genere."

"Allora cosa?" chiese senza tanti giri di parole, odiava quando si comportava in quel modo.

"Andiamo Shar, perché così tanto mistero?" continuò a chiedere senza ricevere alcuna risposta.

"Quando i cacciatori hanno lasciato la città, ho deciso di andare a dare un'occhiata al pozzo. Dovevo fare un sopralluogo esattamente dov'è uscita Marian. Ho capito qual è la fonte di questo picco di magia in città."

"Ah si? Allora cos'è?"

"Volevo fare un sopralluogo con te. Come cacciatore di streghe, i tuoi sensi sono molto più affinati dei miei."

"Capisco." Disse il ragazzo freddamente guardando davanti a sé.

"Sono successe molte cose. Infatti, abbiamo perso di vista la vera causa."

"Hai ragione, prima lo strano arrivo di Marian, poi il congelamento di Emma e, per chiudere in bellezza l'arrivo dei cacciatori. Siamo stati occupati e abbiamo perso di vista l'obiettivo."

"Già, ma questo non toglie che non siamo ancora fuori pericolo."

"Concordo con te."

Parlando con Shar, il cacciatore ricordò tutti i pensieri e i problemi che aveva messo da parte in quelle ultime ore. Gli strani eventi tornarono ad assillare la sua mente ma Sean non sentiva la pressione che provava prima della trasformazione. Forse, in qualche modo, si era scaricato. Aveva così tanta rabbia repressa che gli dava uno stressante senso di pesantezza. Forse, era stato un bene che si fosse trasformato, si sentiva più libero, infatti, adesso era in grado di ragionare più liberamente senza farsi carico di niente.

"Ricordi quando hai trovato quei lembi nella foresta?"

"Come dimenticarlo, per poco non ci rimettevo le penne."

"Beh adesso, non riconoscerai più quel luogo."

"Che vuoi dire?"

"Aspetta e vedrai." Terminò la lupa continuando a camminare senza guardarlo.

Una volta arrivati al pozzo Sean non poteva che costatare le parole della compagna. Shar aveva ragione, era tutto molto diverso. Quella parte di foresta era completamente gelata. Il pozzo, il prato, gli alberi, sembrava diventato un'enorme lastra di ghiaccio.

"Com'è possibile?" chiese il cacciatore guardandosi intorno con stupore.

"Forse è questa la causa del freddo che è arrivato giù in città."

"Come sarebbe a dire? Non è possibile, l'alterazione del clima non è magica."

"Non puoi dirlo con fermezza, forse Michael aveva ragione, Storybrooke è una città incantata."

Il ragazzo si avvicinò al pozzo cautamente, ma non sentiva alcuna entità magica. Sembrava che quel gelo fosse un evento completamente naturale, ma era impossibile questo perché mancavano poche settimane all'arrivo della primavera. Sean si guardò intorno e, non fece a meno di notare dei fiori appena sbocciati, ma erano completamente gelati da quello strano fenomeno atmosferico. Sembrava quasi che la natura stesse lottando contro quella cosa. Il ragazzo si avvicinò a un fiore che stava per sbocciare. S'inginocchiò per osservarlo più da vicino e vide che il bocciolo era ancora chiuso, ma una strana vibrazione lo stava muovendo:

Il Cacciatore Di Streghe - Prima ParteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora