La porta

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Nel frattempo a Storybrooke le ricerche continuavano senza sosta. Henry sembrava letteralmente sparito, ma in realtà, era in un luogo alla portata di tutti. Da qualche giorno, su una collina a qualche minuto dal centro della città, era apparsa una villa di grandissime dimensioni. Dato che quella casa non era stata reclamata dal suo padrone, Gold e Belle se n'erano impossessati. Questo significava che Gold aveva bisogno di una mano al suo negozio e Henry era diventato da poco il suo l'apprendista. Il ragazzo sperava che suo nonno gli avrebbe insegnato qualcosa riguardo la magia o qualcosa di simile, oppure semplice e pura conoscenza, ma l'uomo non faceva che dargli lavoretti tutt'altro che costruttivi, insomma cercava di tenerlo alla larga dai suoi affari. Tremotino sapeva che lavorava con lui per riuscire a scoprire qualcosa sull'autore del libro delle fiabe, infatti, lasciò che facesse le sue ricerche. Gold voleva trovare il misterioso autore così da poter cambiare le sorti del suo destino. I suoi intenti erano tutt'altro che nobili, infatti, non voleva riscrivere la sua storia come voleva fare Regina, infatti, Gold voleva capovolgere le storie affinché, i cattivi diventassero buoni e ottenessero il loro lieto fine, e viceversa. Per quanto fosse assurdo pensare una cosa del genere, rimaneva comunque l'ultima cosa da fare. Insomma, dato che erano tutti protagonisti delle favole e non aveva via di scampo, Tremotino aveva cercato di raggirare le regole del libro. Essendo lui un cattivo, doveva fare in modo di ottenere il lieto fine e tutti sappiamo chi raggiunge tale scopo: soltanto i buoni. Dopotutto il ragionamento aveva un filo logico, ma il problema rimaneva nel come raggiungere tale scopo. Le ambizioni dell'Oscuro Signore erano malvagie, infatti, Tremotino non poteva rinunciare al potere per il suo lieto fine, voleva entrambi. Ma si sa, chi troppo vuole nulla stringe.

Quel giorno, Henry fu ospitato nella grande villa da Belle ed entrambi cercarono di trovare l'autore. Belle era molto felice con il suo sposo, ma voleva che tutti potessero godere della felicità. Quel giorno, Gold era al negozio come sempre, allora il ragazzo e la bibliotecaria setacciarono la grande villa. Henry trovò una stanza segreta, esattamente, una biblioteca.

"Accidenti, ma è enorme!" esclamò volgendo lo sguardo verso l'alto.

La donna si avvicinò alle mensole e prese un libro qualsiasi. Non vi era alcun titolo, sembravano libri vergini, infatti, quando iniziò a sfogliarlo ne ebbe la conferma. Le pagine erano interamente bianche, non c'era scritto né il titolo né una qualunque riga, sembrava che quei libri erano li per essere scritti e quindi creare nuove storie.

"Ma che assurdità è mai questa?" chiese la donna incredula. Henry le si avvicinò e prese un altro libro, ma anche esso era completamente bianco.

"Non capisco. Che senso ha avere tutti questi libri bianchi?" continuò la donna guardandosi intorno. Henry osservò accuratamente i libri, avevano qualcosa di molto familiare. Appoggiò il libro sul tavolo posizionato al centro della stanza e lo lasciò aperto. Ne prese un altro e lo mise accanto a quello che aveva lasciato aperto. Il ragazzo si strofinò il mento ed esclamò:

"Ma questi sono uguali al libro delle fiabe!!"

"Come?" chiese la donna avvicinandosi al ragazzo.

"Belle, credo che questo posto sia.." la guardò e la donna concluse la frase con occhi sgranati. "..Dell'autore!! Non posso crederci! È impossibile!"

"Pensaci, tutto torna. Questa casa non è stata reclamata dal suo legittimo proprietario e l'autore non si è fatto ancora vivo, ma guarda caso a me sembra che tutti questi libri gli servano."

"Infatti è così, ma non capisco. Questa villa è apparsa qualche giorno fa, allora dov'è il proprietario?" chiese confusa guardandosi intorno.

Henry la guardo scuotendo la testa, se fosse stato così facile trovare l'autore, non ci sarebbero stati tutti quei problemi.

Il Cacciatore Di Streghe - Prima ParteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora