Le prove perdute

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I giorni seguenti erano particolarmente tranquilli. Puntualmente, come tutte le mattine Sean e la sua fidata compagna si dedicarono ad una buona e sana attività fisica. Corsero per quasi tutta la città fino a fare una breve sosta da Granny's dove Sean avrebbe prese il classico caffè espresso. Quella mattina sembrava essere meno tranquillo del solito, infatti, trovò Emma che discuteva animatamente con Leroy, uno dei nani più nervoso e imbronciato di tutti. Sean si fermò nei paraggi della locanda per osservare in silenzio fin quando non gli si avvicinò Trilli:


"Buon giorno Sean."


"Buon giorno." Il ragazzo le sorrise serenamente, ma sia lui sia Shar erano concentrati su Emma. "Sai cos'è successo?" chiese rivolgendosi alla ragazza.


"No, ma Emma è particolarmente agitata questa mattina." "Come mai? Non è da lei." Disse Shar con voce tranquilla.


"Concordo con te Shar, non l'avevo mai vista così agitata, di solito è tranquilla." Trilli non riuscì a capire con chi o con cosa avesse parlato il suo amico, infatti, si guardò intorno senza trovare nessuno.


"Ma con chi stai parlando?" chiese confusa.


"Sto parlando con lei." Disse il ragazzo indicandola. La lupa fece qualche passo in avanti, in modo da farsi vedere.


"Scusa, non mi sono neanche presentata." Mentre le ragazze facevano le presentazioni, Sean si avvicinò a Emma e cercò di capire cosa stava succedendo.


"C'è qualche problema?"


"Non ti riguarda." Disse il nano nervosamente.


"Certo che c'è qualche problema! Quest'idiota mi ha compromesso il caso! Ha contaminato le prove!"


"Non ho contaminato le prove! Sei stata tu a fare una cosa invece che un'altra." Sean capì che la situazione stava degenerando allora suggerì alla donna di andare via:


"Emma, dai vieni. Lascia stare."


"No! Questo idiota ha rovinato il lavoro di due anni in due minuti!" il ragazzo vide che Emma stava esagerando allora la portò via con la forza prendendola in braccio di peso.


"Sean che fai! Mettimi giù! HO DETTO METTIMI.." Il ragazzo la mise giù quando era davanti a Shar e Trilli, insomma a una distanza di sicurezza per Leroy.


"Perché non hai lasciato che lo prendessi a calci?"


"Perché non è da te perdere le staffe in quel modo." Rispose il ragazzo con tono tranquillo. La donna non rispose si limitò a mettersi le mani sui fianchi e continuò a fissare Leroy da lontano:


"Ok, che ne dici di una camomilla?" senza aspettare la risposta di Emma, entrarono tutti nel locale. Si sedette al tavolo vicino alla finestra con Trilli, mentre Sean andò al bancone per ordinare:

Il Cacciatore Di Streghe - Prima ParteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora