La Foresta Incantata

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I primi raggi di sole filtrarono tra le foglie dei maestosi alberi di quel luogo mistico e pacifico. Gli uccelli cantavano tranquilli e spensierati. La foresta era calma e il sole si elevava piano alto nel cielo mentre le cime dei fitti arbusti proiettavano una flebile ombra sugli ospiti appena giunti da un mondo lontano. Un dolce raggio di sole illuminava gli occhi di Sean e quasi infastidito, li aprì strizzandoli appena. Guardò verso il cielo sentendo una sensazione piacevole e molto calma, non si era mai sentito in pace con sé stesso come a quel modo, richiuse gli occhi per assaporare meglio la situazione, ma li riaprì subito alzandosi di scatto in piedi. Si guardò intorno freneticamente, aveva ricordato cosa fosse successo e perché si trovava in un posto che non riconosceva e vide Regina a qualche metro di distanza da lui. Si tranquillizzò nel vederla sana e salva, ma non aveva ancora ripreso i sensi. Si precipitò da lei per assicurarsi che stesse bene:

"Regina? Regina stai bene? Coraggio, svegliati." Disse accarezzandole il viso per svegliarla.

La donna aprì gli occhi non appena percepì la sua mano calda sul volto, ma lo guardò con uno sguardo apparentemente assente. Sentiva una strana sensazione, un cacciatore la stava toccando e non provava né rabbia né odio, era serena e si sentiva bene, il suo semplice tocco la tranquillizzava in una maniera che non aveva mai potuto immaginare. Sbatté le palpebre più volte e si svegliò completamente affermando:

"Sto bene." Il ragazzo sorrise senza rendersene conto e l'aiutò ad alzarsi. Si guardò ancora intorno, quel luogo non aveva niente di familiare per lui:

"Ma dove siamo finiti?"

"Non ci posso credere! Come ha fatto a spedirci qui?"

"Qui dove?"

"Nella foresta incantata."

"Dici quella delle favole? Credevo che non esistesse davvero."

"Non capisco perché continui a mentire su questa storia, senza contare che, vivi in una città piena di abitanti delle favole e non credi che esista la foresta incantata? Sei proprio un idiota!" Disse la donna alzando un sopracciglio quasi contrariata dalle parole del ragazzo.

"Mentire su cosa?" chiese cercando di mantener fede alla sua versione.

Per tutti, Sean non era mai stato nel mondo incantato e non aveva mai visto quelle persone, ma la verità era sicuramente un'altra, allora perché continuare a mentire se ormai avevano recuperato la memoria molto tempo prima? Soprattutto, perché mentire davanti a Regina? Era proprio con lei che aveva avuto un contatto diretto nella foresta incantata.

"Ti stai prendendo gioco di me per caso?"

"Regina io non..."

"Basta! Dimmi, perché continui a nasconderti dietro una bugia? Non ha senso e lo sai."

Sean abbassò lo sguardo quasi per dire che non voleva parlarne, ma il motivo concreto qual era? Si sentiva con le spalle al muro allora cercò di deviare il discorso in qualche modo, dopotutto cosa c'era da dire? Cosa c'era da chiarire? Forse aveva qualcosa da nascondere? Si erano già incontrati in quel posto, nella foresta incantata e lei era soltanto un'adolescente, una principessa. molto probabilmente, Sean non voleva farle ricordare uno dei momenti belli resi pessimi a causa della madre. Cora non aveva che occhi per sua figlia.

Il cacciatore le sorrise cercando di placare gli animi e disse con fare scherzoso:

"Beh credevo che il vostro fosse soltanto un modo di dire! Non avevo mai immaginato un posto così..."

"Così strano?" chiese la donna capendo e dandogli corda.

In quel momento era l'ultimo dei suoi pensieri perché Sean continuava a mentirle, anche se si sentiva a casa, era comunque troppo lontana da Henry e soprattutto dalla donna spietata e malvagia che l'aveva esiliata in quel posto.

Il Cacciatore Di Streghe - Prima ParteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora