Cora

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Erano trascorse soltanto due ore e la neve aveva ricoperto completamente le strade, le macchine e le case di Storybrooke, sembrava essere in piena stagione invernale. Il freddo era così intenso che, ad ogni respiro, si formarono delle nuvolette di vapore caldo, le mani e i nasi erano rossi, gli indumenti pesanti erano di nuovo fuori dagli armadi. Quell'improvviso freddo aveva spiazzato tutti gli abitanti che non erano abituati alla presenza di quella misteriosa neve, dopotutto, la primavera era alle porte. Forse proprio a causa del clima tutti si sentivano particolarmente strani. Qualcosa distruggeva la loro quiete interiore e in particolar modo quella di Sean. Il cacciatore non faceva altro che sospirare, era come se gli mancasse qualcosa e non sapeva cosa di preciso, ma era certo che stava per accadere qualcosa di molto spiacevole. Anche se non riusciva a percepire e a esprimere al meglio le proprie emozioni, Sean sapeva di essersi legato molto a quelle persone. Avevano perdonato le malefatte di Regina, non avevano paura di lui, quella città era la sua seconda chance, la sua occasione di redenzione.

Non appena smise di nevicare, gli ospiti di casa Mills ritennero opportuno cambiare posto così da non recare altro disturbo alla padrona di casa. Allora si ritrovarono da Granny's, la tavola calda della nonna di Ruby. Quello non era un semplice locale, infatti, era un comunissimo Bed&Breakefast, difatti era strutturato in tre parti: sul davanti vi era l'entrata della tavola calda, mentre sul retro c'era l'entrata per il "BeB" con la relativa reception. Era la prima volta che Shar e Sean entrarono dalla porta posteriore, erano quasi stupiti dallo scoprire tutto quello spazio, infatti, non credevano che fosse così grande, dall'esterno sembrava molto più piccolo. Vicino alla reception c'era un salotto molto spazioso addobbato con mobili alquanto antichi. Vicino alla porta c'era una credenza di quercia in cui erano ben esposti: utensili da cucina, vassoi d'argento, teiere, tazzine, piattini e quant'altro. C'erano due finestre che permettevano un'ampia illuminazione della stanza e sotto una di esse, c'era un tavolo circolare con diverse sedie di legno. Nonostante fosse abbastanza sobrio, non poteva passare inosservato era il divano al centro della stanza con una fantasia floreale con sfondo beige. Posto davanti al comodo divano c'era un tavolino di legno e, a sua volta, davanti a esso vi era un comignolo che sembrava stato utilizzato pochissime volte. Vicino al caminetto, inoltre, c'erano due poltrone con la stessa fantasia del divano, ma ovviamente in quella stanza non poteva mancare una libreria alquanto fornita. Il più dei volumi erano libri di cucina. Alcuni sembravano essere molto usati, forse la stessa Granny prendeva spunto da essi per le sue pietanze del giorno. Granny era una donna dalle mille risorse, oltre ad essere un vecchio lupo mannaro, come sua nipote, era anche un'abilissima cuoca. Un giorno Sean ebbe modo di parlare con Ruby, sua nipote, e la ragazza gli raccontò che stesso sua nonna aveva scritto dei libri di cucina, infatti, il ragazzo ebbe modo di notare alcune copertine con la foto dell'anziana signora.

Emma, Henry, Regina, Uncino, Mary Margaret, David, il piccolo Neal e Shar erano tutti nel salotto. Regina e suo figlio giocavano a scacchi, Emma e Uncino discutevano di qualcosa, ma parlavano così voce così bassa che nessuno fu in grado di sentirli. I felici coniugi, invece, coccolavano il loro piccolo Neal e Shar era distesa vicino a quest'ultimo. Il cacciatore era vicino alla finestra con le braccia incrociate sul petto. Stava guardando il paesaggio nevoso grazie alla finestra che si affacciava sulla strada principale. Sean aveva lo sguardo perso nel vuoto, infatti, fece ben intendere la sua poca attenzione riguardo tutto il resto. A cosa stava pensando il cacciatore? Che fosse preoccupato di quello scenario insolito? Shar non sapeva cosa significasse avere una famiglia, infatti, aveva sempre avuto solo Sean che era la cosa più simile a un parente. La lupa poteva essere considerata una sorta di madre adottiva per Sean, infatti, nessuno poteva sospettare che avesse vent'anni. La storia di Shar era più complicata di quanto poteva sembrare.

I giovani cacciatori di streghe avevano bisogno di una guida, infatti, quando iniziarono il loro addestramento, un animale li affiancava nell'avventura questo però soltanto fino alla loro maturità. I cacciatori avevano delle regole molto singolari, infatti, per maturità non s'intendeva la maggiore età, ma la capacità e l'abilità che dovevano acquisire dopo l'addestramento. Shar non si era mai separata dal suo cacciatore, dopotutto non c'erano altri eredi della casata del Leone, quindi non doveva guidare nessun altro. In realtà Sean divenne cacciatore poco prima di raggiungere la maggiore età, esattamente quando terminò il suo estenuante addestramento. Sean non aveva famiglia poiché i suoi genitori erano morti, allora Shar decise di seguirlo ovunque andasse diventando così la sua fedele compagna di avventure.

Il Cacciatore Di Streghe - Prima ParteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora