Assalto al castello

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Il cacciatore e il suo lupo arrivarono al castello dei cacciatori senza alcun problema, sembrava che non fosse successo nulla. Quello era un luogo sacro per quegli uomini, in modo particolare per chi faceva parte della casata dei Leoni. Non era stato un caso che Sean si trovasse a Storybrooke. Quando il padre morì, fu proprio lui a portarlo in quel posto, aveva riposto le sue spoglie in un sarcofago di pietra, inoltre aveva suggellato le porte con un sigillo donatogli prima della sua scomparsa questo per evitare che fosse profanato. Esso era un semplice medaglione con l'incisione di un leone rampante, uguale al tatuaggio che aveva sul braccio. Nonostante sapesse dell'esistenza di quel castello, non vi si era mai recato almeno non prima di allora. La sua missione era ancora sconosciuta, come il suo mittente, ma in seguito agli avvenimenti accaduti iniziò a credere che era stato proprio il padre a chiamarlo, anche se non era più vivo, il suo spirito era ancora presente e vigile all'interno di quelle mura.

Fuori dalla barriera sembrava tutto tranquillo, non c'era niente che non fosse al suo posto, forse solo i grandi pezzi di roccia che erano crollati a causa dell'attacco. Non appena si trovarono davanti alle enormi porte, Sean vide che il medaglione non c'era, infatti, lo trovò vicino ai suoi piedi, il sigillo era stato spezzato in due parti. Il ragazzo s'inginocchiò per raccoglierlo e lo strinse forte tra le sue mani.

"Chi é stato a fare una simile mostruosità?"

"Non chi, ma cosa." lo corresse Shar guardando davanti a sé.

Il ragazzo si alzò in piedi e la vide, un'enorme creatura gli si parò davanti mostrando le sue enormi fauci. Non era un animale selvatico, si capiva dal suo sguardo agghiacciante. Il cacciatore mise il medaglione delle tasche e materializzò nelle sue mani due spade con due lame di colore diverso. Sean non aveva mai odiato nessuno, neanche la strega che uccise suo padre, ma lasciò che la rabbia gli pervase il suo intero essere. L'enorme animale avanzò uscendo dall'oscurità della struttura, così da mostrarsi alla luce della luna. Non era un animale molto particolare, era soltanto una tigre cresciuta un po' troppo e senza batter ciglio il cacciatore avanzò verso la creatura impugnando forte l'elsa delle sue spade andò all'attacco. La lama nera e corta gli si conficcò nel cranio, mentre la spada bianca e lunga gli penetrò nel fianco. La tigre cadde a terra senza emettere alcun lamento, il colpo era stato molto cruento e veloce. Furono necessari due semplici e fluidi colpi per ucciderla, ormai la strada era spianata, dopo essersi accertati di non trovare sorprese indesiderate, entrarono nel castello con fare deciso ma comunque guardingo.

Prima di giungere al sarcofago cercarono di stanare tutte le creature che si erano impossessate del castello, difatti, ne trovarono soltanto cinque. Chiunque avesse fatto quel crudele atto era stato così intelligente da non lasciare alcuna traccia della sua presenza ma Sean era in grado di percepire chi era entrato in quel luogo, infatti, si sentiva una flebile traccia di magia oscura.

"Sean.. Va tutto bene?" chiese Shar osservandolo. Il cacciatore aveva una strana espressione, più seria e più fredda del solito.

"D'ora in avanti continuo da solo, ho bisogno di parlargli." Shar annuì e lo lasciò proseguire in solitario.

Arrivato nella stanza dove aveva portato il corpo del padre, vide il sarcofago aperto. Una forte rabbia gli iniziò a scorrere nelle vene, ma cercò di mantenere il controllo del suo corpo e della sua mente. Doveva pensare lucidamente per capire cosa o chi avesse fatto quello scempio. Fece qualche altro passo e guardò dentro la tomba, il corpo di suo padre era stato consumato nel tempo, ma vi era ancora il suo scheletro, almeno quello era intatto. Purtroppo chi aveva assaltato il castello non avevano avuto pietà neanche di uno scheletro, infatti, il ragazzo notò le ossa del cranio sparsi per tutta la bara e la stanza. Sean non si lasciò sfuggire nulla e notò l'anello del padre a terra fuori dalla tomba e lontano dal suo dito, ma non era finito lì. Insieme al corpo del padre, Sean aveva riposto un'urna, non aveva mai saputo cosa ci fosse dentro, Erik gli aveva ordinato di non aprirla mai, ma qualcuno l'aveva fatto al suo posto, l'urna era stata distrutta.

Il Cacciatore Di Streghe - Prima ParteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora