Sogno premonitore?

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Quella fu una notte molto particolare, nella fresca brezza notturna si sentiva una strana presenza, una forte sensazione di disagio assalì Sean nel sonno. Diverse immagini iniziarono a scorrergli davanti agli occhi, non era molto chiaro quello che stava succedendo, ma si trovò nella foresta completamente solo. La cosa non lo spaventava, ma sentiva una strana presenza che lo tormentava. Non aveva mai avuto paura neanche delle streghe o delle creature più temibili al mondo, era come un cavaliere senza macchia. Si guardava intorno con fare sicuro e attento e non vide niente di strano, pensò subito che qualcuno o qualcosa stesse giocando con la sua mente e con i suoi sogni. Mentre continuava a vagare nel bosco, udì diverse voci:

"Tu non hai un cuore.. sei un mostro!.. vattene via mostro! Tu sei il male fatto persona, non ti vogliamo qui... Mostro!" Erano tutte quelle persone che aveva salvato in passato.

Molti non gli furono riconoscente, Sean era stato costretto a usare tutte le sue risorse per garantire la sicurezza altrui, infatti, in alcune circostanze il cacciatore liberò inconsciamente il suo lato oscuro. Shar gli aveva insegnato di ignorare tutte quelle maldicenze, Sean aveva sacrificato la vita per portare la pace, ma nonostante i suoi sforzi per essere accettato fu maledetto e riempito d'insulti da tutto quelli che lo avevano incontrato:

"A volte gli uomini hanno paura di quello che non possono comprendere. Tu sei un cacciatore, niente di più e niente di meno. Sei un uomo che fa il suo lavoro, non sempre quello che fai è riconosciuto, ma sappi che non importa. Tu proteggi tutti, sei una brava persona, Sean."

Il ragazzo più volte si trovò sul punto di crollare non era amato da nessuno e oltre la sua fidata compagna, non aveva mai avuto qualcuno al suo fianco, nessuno era stato in grado di riconoscere il suo vero valore. La lupa diceva che non era importante, ma sentirsi chiamare mostro con così tanta rabbia e tanta paura lo aveva distrutto. Tale insicurezza insorse dopo il mostruoso accaduto. Una volta Sean perse il controllo del suo potere e delle sue capacità distruggendo un'intera città. Non aveva mai capito come avesse fatto, infatti, l'unica cosa che vide era la desolazione intorno a sé, sembrava che fosse esplosa una bomba. Era stato tutto raso al suolo, una foresta era stata completamente distrutta: palazzi, case, fattorie, uffici, erano tutti in macerie. Dopo lo spiacevole episodio Shar gli insegnò a controllare la rabbia, era molto probabile che un attacco di rabbia gli avesse fatto perdere il controllo e gli aveva dato il potere di distruggere tutto ciò che lo circondava. Oppure era una menzogna? Sean non ricordava ciò che aveva fatto, sapeva solo di essere la causa di quella catastrofe. Shar non faceva altro che proteggerlo, inoltre dopo aver scoperto la verità dal padre, non poteva fare a meno di diffidare di tutto.

Sean non riusciva a capire come potessero quelle voci disturbare la sua quiete, aveva chiesto perdono e fu perdonato, era in pace con se stesso, ma sentiva che qualcuno stava giocando con i suoi punti deboli.

Non appena le voci accusatrici smisero di parlare, davanti a lui apparve lo spirito di suo padre. Erik lo guardava tranquillo e sereno:

"Tu sei un mostro. Non hai un cuore, non hai un'anima, non sei un uomo degno di vivere." Prima che il ragazzo potesse replicare alle parole del padre, quest'ultimo lo trafisse con un pugnale. Il cacciatore vide il sangue uscire copioso dalle sue viscere.

"Padre.. perché?"

"Tu non sei un cacciatore, tu non sei un uomo, tu non sei niente. Non sei nessuno!" Il ragazzo cadde in ginocchio piangendo senza un briciolo di forza.

Quando alzò lo sguardo vide che non era più nella foresta e la sua ferita era completamente rimarginata. Non riusciva a spiegarsi cosa stesse succedendo, non riusciva neanche a capire se stesse sognando o se quelli erano soltanto ricordi dolorosi. Era un castello con pietre nere e bianche, sembrava un'enorme scacchiera. Quello che lo colpì era l'assenza di mobilio. Non c'era niente, nessun tavolo, nessuna sedia, nessun oggetto, ma voltandosi vide solo uno specchio. Quando si avvicinò per trovare il suo riflesso rimase con gli occhi sgranati, non trovò la sua copia.

Il Cacciatore Di Streghe - Prima ParteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora