L'orgoglio del Leone

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Sean era appena tornato a casa quando diede sfogo alla sua rabbia buttando tutto a terra. Non riusciva a tollerare il modo in cui lo avevano trattato, ma non era quella la vera ragione della sua collera. Era stato messo al tappeto con un paio di colpi, nessuno mai si era permesso di fare quell'affronto. In tutti i posti che aveva visitato, l'avevano sempre guardato con timore, infatti, si tenevano alla larga da lui. Sean aveva finalmente incontrato persone che non avevano paura di lui, anzi, a Storybrooke, si sentiva a casa. Quello era un motivo più che valido per difendere quelle persone, forse aveva trovato degli amici. Non appena arrivato a casa, andò nella camera per prepararsi per lo scontro. Non vedeva altre possibilità se non quella di scontrarsi con i cacciatori quello stesso giorno. Mentre cercava frettolosamente gli indumenti e le armi appropriate, la sua mente non faceva altro che escogitare un piano per sconfiggere i suoi nemici. Purtroppo Shar aveva ragione, non era in grado di ucciderli, non era alla loro altezza, dopotutto erano tre contro uno, le speranze di vittoria erano molto basse, ma ciò che lo tratteneva da un'ipotetica apocalissi era il suo codice.

"Sean non fare pazzie ti prego, non puoi farlo!" esclamò Shar apparendo improvvisamente alle sue spalle.

La lupa era appena arrivata a casa, sapeva a cosa stava pensando il suo cacciatore e doveva provare a fermarlo, o per lo meno a farlo ragionare. Emma e Regina erano con lei, ma si fermarono per qualche minuto sulla soglia della porta, infatti Sean non si accorse di loro in quanto udì solo la voce della sua compagna, forse i suoi pensieri erano più rumorosi del solito.

"Hai qualche alternativa da propormi? Non sopporto l'idea che abbiano minacciato Emma e Regina. Ho trascorso duecento lunghi anni a farmi temere, perché non dovrebbero farlo anche loro?"

"Capisco la tua rabbia e la tua frustrazione ma Sean ti prego non abbassarti al loro livello."

"Non mi abbasso al loro livello. Non posso permettere che le uccidano. Devo difendere quello in cui credo. Sbaglio o sono questi i tuoi insegnamenti?"

"Sono abbastanza intelligenti e forti da poter badare a loro stesse." Commentò freddamente la lupa. Per qualche secondo Sean si calmò facendo un respiro profondo e si alzò in piedi guardandola dritto negli occhi.

"Non lo metto in dubbio, ma non è così semplice. Nessuno ha visto quello che posso fare realmente."

"E non devi dimostrare niente a nessuno, non credi? Sei un cacciatore di streghe di tutto rispetto!"

"Ultimamente non ne sono più così sicuro, ma su una cosa non lo sono. Quei cacciatori da strapazzo proveranno una sorte peggiore della morte."

"Non devo ricordarti cos'è successo l'ultima volta, vero?" Lo intimò mettendolo in guardia.

"L'ultima volta non c'eri. Non sai cosa mi ha fatto perdere il controllo. Finalmente, per la prima volta nella mia vita, ho qualcosa in cui credere, ho finalmente trovato il motivo per cui combattere. Ho imparato molte cose qui, soprattutto grazie ad Emma e Regina. Quindi, non permetterò a nessuno di far loro del male."

"Non capisco, perché questo desiderio incontrollabile di difenderle?" Il cacciatore posò lo sguardo altrove, sul pavimento, e terminò:

"Sento che loro sono importanti per me."

"Allora non ti permetteremo di affrontarli da solo." S'intromise bruscamente Emma entrando nella stanza con Regina.

"Non mi piace essere difesa da nessuno, tanto meno da un cacciatore." Commentò ironicamente Regina sorridendo. Sean le guardava con gli occhi spalancati, non sapeva che ci fossero anche loro, ma mantenne il suo solito comportamento freddo e distaccato.

Il Cacciatore Di Streghe - Prima ParteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora