Il dolore della perdita

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Storybrooke sembrava caduta nel caos più totale. I palazzi e le case erano stati distrutti, le auto erano le une addosso alle altre e, altre ancora, erano state scaraventate sugli edifici, sembrava passato un tornado. Lontani dal caos, nella quiete più totale, Regina e Sean uscirono dal pozzo, proprio al centro del bosco. Le urla e gli schiamazzi della città giunsero fino alle loro orecchie:

"Ma cosa diavolo sta succedendo?" chiese Regina guardandosi intorno.

"Cosa? Cosa c'è?"

"Non senti niente?" Chiese voltandosi verso il ragazzo guardandolo distrattamente.

"Al momento non so neanche dove siamo. Non so cosa mi ha fatto quella donna, ma non vedo e non sento niente."

Un fulmine al ciel sereno squarciò l'aria. Regina si voltò in direzione della città e un lungo brivido le pervase la schiena.

"Cos'è stato?" chiese il cacciatore sentendo un tonfo ovattato.

"Nulla di buono." Si voltò di nuovo verso il cacciatore e gli ordinò.

"Prendimi la mano."

"Come?" chiese confuso.

Regina afferrò il suo braccio con fare impetuoso e, magicamente, furono avvolti in una nuvola color porpora. Sean era disorientato non riusciva a vedere nulla. Erano apparsi al centro della città, proprio davanti all'ostello della nonna. Regina si guardò intorno e lo scenario era unico, la città era rivolta letteralmente sottosopra. Le strade erano completamente deserte: fiamme, fumo e disordine riempivano la scena, sembrava una città disabitata.

"Ma cos'è successo qui?" chiese la donna preoccupata e furiosa allo stesso tempo. Il suo pensiero andò subito verso suo figlio, sperava che non gli fosse successo nulla. Non appena si voltò lo vide, sano e salvo con Emma e David, ma nessuno si avvicinò alla donna, non era sicuro stare in quel posto. Regina si stava avvicinando a Henry quando un lampo magico stava per investirla in pieno, ma Sean la tirò indietro appena in tempo.

"Ma guarda.. chi non muore si rivede." Disse Cora apparendo magicamente nella sua nuvola. Sean si girò verso la strega, non poteva vederla, ma sentì forte e chiaro la sua voce. I sensi del cacciatore erano parzialmente ritrovati, fortuna che il suo sesto senso era più sviluppato di quanto credesse.

"Mamma sta attenta!" urlò Henry preoccupato e spaventato.

"Non preoccuparti, Henry ci penso io." Regina stava avanzando verso sua madre, ma quest'ultima la sollevò da terra con i suoi poteri:

"Vedo che sei ancora viva. Sei una delusione Regina. Non sei neanche in grado di morire."

"Non te la darò vinta così facilmente." Disse guardandola dall'alto.

Sean non riusciva a capire cosa stesse succedendo, ma i suoi sensi si erano improvvisamente sviluppati. Udì, da lontano, il fruscio delle foglie, non c'era vento, in un cespuglio c'era nascosto qualcuno e anche se non poteva vedere bene sentiva che poteva fidarsi. L'ironia era davvero molto palpabile, il cacciatore sembrava aver perso ogni tipo di senso, ma soltanto intorno a sé. I rumori, le voci, gli odori e tutto il resto erano ben percepibile al di sopra di tre metri lontano da lui. Concentrandosi appena sul rumore in lontananza sussurrò appena:

"Guidami." Senza attendere, Sean si lanciò all'attacco. Avanzò velocemente verso Cora, ma la donna lo scaraventò altrove con l'altra mano.

"Fatti da parte cacciatore. Questa è una questione tra me e mia figlia." Disse mostrando un sorriso inquietante. Quella donna era senza scrupoli, non voleva essere disturbata. Voleva uccidere sua figlia, che facesse parte di un piano?

Il Cacciatore Di Streghe - Prima ParteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora