La Regina Cattiva

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Una voce autoritaria echeggiò in tutto il castello provocando così un rimbombo molto fastidioso per le orecchie del cacciatore. Non vedeva la donna, ma il solo saperla alle sue spalle gli faceva infiammare il petto. Era stata proprio la regina a trovarlo e a neutralizzarlo con la sua magia. Ovviamente la donna spietata non attese la risposta del ragazzo, infatti, lo scaraventò contro il muro grazie ad un semplice movimento fluido della mano. Dopo l'urto cruento cadde a terra e senza dargli la possibilità di reagire lo immobilizzò di nuovo. Voltandosi, lo afferrò con decisione per la gola grazie alla sua magia.

"Sarebbe saggio rispondermi." Disse la donna calma e sicura di sé.

La regina indossava uno dei suoi abiti succinti, la seta rossa accarezzava la sua pelle bianca e regale. L'abito le stringeva dolcemente il corpo delineando così la perfezione del suo fisico, il modesto seno fu accentuato dal corsetto che le stringeva in vita, mentre delle pietre preziose le evidenziarono ancor di più il decolté. Le pietre e le rifiniture in oro si espandevano fino al colletto del vestito che accarezzò dolcemente il viso della regina. I suoi capelli erano comodamente raccolti in uno chignon, ma una lunga ciocca le scivolava sulla spalla sinistra con immensa eleganza. Il lungo ed appariscente abito toccava il terreno come se lo accarezzasse, inoltre presentava moltissimi disegni ridefiniti a mano con del filo nero. Sembrava quasi che i due colori si mescolavano fino a formarne un terzo: il rosso sangue.

Sean non rispose alla sua domanda, certamente non sarebbe caduto alle provocazioni della donna. La vide avanzare verso di lui con fare sicuro e arrogante, era il tipico atteggiamento di una donna potente e viziata. Ricordò la ragazza a cui aveva salvato la vita e poi fissò la donna che aveva davanti. Era completamente diversa, ebbe la conferma non appena incrociò i suoi occhi marroni, non era la Regina che conosceva. La donna lo guardava con spietata freddezza, il suo sguardo assassino avrebbe fatto gelare il sangue nelle vene a chiunque, ma non a Sean. Era sorpresa di vedere un intruso nel suo castello, non riusciva a credere che fosse entrato nella sua immensa e impenetrabile fortezza del tutto incolume.

"Allora? Esigo una risposta! Come hai fatto a illudere le guardie e le mie trappole?"

"S-sono bravo." Rispose sorridendole beffardo sentendo una forte morsa alla gola.

"Devo ammettere che sei stato coraggioso, ma anche molto stupido." La donna lo scaraventò di nuovo contro un muro mozzandogli il respiro in gola.

Sean cadde a terra quasi stremato, non appena riuscì a prendere fiato, la guardò con il suo sguardo da cacciatore di streghe. Le voci degli innocenti che aveva ucciso ingiustamente tornarono ad assillare la sua mente, come poteva vivere tranquilla con quell'enorme rimorso? Sapeva che anche lei riusciva a sentire quelle voci, forse la sua collera e il suo dolore erano così forti e intensi che le facevano da scudo. Quella fu la seconda volta che riuscì a leggerla dentro, non aveva mai sentito quelle sensazioni e quelle emozioni in lei, era veramente un'altra persona. Regina lo aveva messo in guardia, ma Sean continuava a non volerci credere, non riusciva ad accettarlo. Sapeva molto bene a cosa stava andando incontro, ma non riusciva a vederla diversamente, si trovava davanti alla strega più potente e più spietata che avesse mai incontrato, anche più cattiva di Cora. Si alzò in piedi e la guardò dritto negli occhi mentre si accarezzò la gola dolorante. Il suo sguardo era deciso e rabbioso, era orribile tutto quello che aveva fatto, ma la strega distese il braccio verso di lui e piegò bruscamente le dita quasi come se stesse stringendo una mela. Il ragazzo fu di nuovo avvolto dalla sua magia, il suo intero corpo soffocò in una morsa, non riusciva a muoversi. Ogni cellula del suo corpo si contrasse, per fino le ossa sembravano irrigidirsi a quell'attacco, infatti, non poteva evitarlo e lentamente si accasciò a terra fino a inginocchiarsi. Mai nessuna strega era riuscita a metterlo in difficoltà in quel modo, Sean si mostrò quasi sopraffatto dalla sua magia, difatti sul volto della donna si disegnò un ghigno vittorioso e malvagio, ma sgranò gli occhi non appena lo vide muovere un braccio con naturalezza, la sua magia stava iniziando a perdere di efficacia. Il cacciatore chiuse il pugno e distese il braccio con velocità, come se stesse colpendo qualcosa in aria. Il suo gesto fu accompagnato da un rumore, sembrava che si fosse rotto un braccio tanto che era stato brusco, ma la verità era che si liberò dalla sua morsa magica.

Il Cacciatore Di Streghe - Prima ParteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora