Finita anche l'ultima ora aspetto che escano tutti e con calma mi avvio verso il corridoio del piano superiore e aspetto Luke, che spero vivamente non sia già uscito, poiché non lo noto tra i pochi ragazzi che vi sono rimasti.
"Stavi aspettando me?"
Sussulto ancora una volta dallo spavento.
"La smetti di spuntare così all'improvviso come i funghi?!"
"Come cosa?" Ridacchia per la mia affermazione esagerata.
《Signorino Gregori. Riesce a farmi sapere la sua decisone finale entro sabato?》si intromette un' insegnate.
"Si certo. Ma non credo che cambierò idea"
"Sarebbe un peccato. Ci rifletta bene! Buona giornata."
"A lei!" La congediamo entrambi.
"Vieni a casa mia?" Si rivolge in seguito a me.
"Che succede tra due giorni?"
"Non hai ancora capito che non puoi rispondere ad una domanda con un altra domanda?"
"Uff...verrò da te solo se me lo dici. Ma la verità!" Gli punto il dito contro.
"Passi al ricatto adesso? Che fine ha fatto la ragazza timida ed impacciata di qualche ora prima?"
"Al momento non è in casa. Ora dimmi." Sposto il peso da un piede all'altro.
"E va bene. Su andiamo!"
Ci incamminiamo verso l'uscita della scuola dove ormai non si trova più nessuno.
Saliamo sulla sua macchina ed andiamo verso casa sua.
Durante il tragitto nessuno dei due ha osato proferire parola.
C'era un silenzio tombale.
E in quel momento mi sono sorti vari dubbi.
Se lui andava a scuola con la macchina, come mai la mattina che ho preso l'autobus ero convinta di averlo visto più o meno vicino a me?
In effetti non ho avuto il coraggio di girarmi e verificare se fosse effettivamente lui, ma scorgendo la figura con la coda dell' occhio, potrei ipotizzare questo mio ragionamento.
Dopo dovrò chiederglielo!
Spero di ricordamelo.
Stavo per aprir bocca quando mi ricordo il piccolo problemino che mi accompagna da stamattina."Ehm...dov'è il bagno?" Domando recuperando lo zaino.
Salgo le scale e vado nella direzione da lui indicata.
Mi chiudo dentro e mi dó una sistemata.
Per mia fortuna sua mamma è giovane e trovo un cestino nel bagno, così da non rischiare di fare figuracce.
Esco dalla stanza e mi imbatto contro di lui sulle scale."Aspetta questa dalla a me. La porto giù."
Finché lui porta giù le nostre cose, io vado in cucina.
Stava preparando un thè caldo.
Spengo l'acqua ormai calda e la verso nelle due tazze, che aveva disposto precedentemente.
Le posiziono sulla tavola e mi siedo in attesa del suo ritorno."Sai mi stavo domandando come mai tu fossi stranamente silenziosa oggi... oh hai già preparato le tazze.."
"Ho sbagliato?"
"No no, grazie. Comunque. Ehm...che ti prende?"
"Credo che sia per il ciclo forse. Non so" alzo le spalle indifferente.
"Di solito quando una ragazza ha il ciclo diventa irascibile e si incazza per niente!"
"Io sono diversa!" Inizio a sorseggiare la bevanda.
"Questo l'ho notato anch'io." Inizia ad accarezzarmi il braccio.
"Ehm..si beh. Devi ancora rispondere alla mia domanda." Appoggio al tazza ed incrocio le braccia sul piano, allontanandomi dalla sua presa.
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Amore Scommesso
Teen FictionEX "TUTTA COLPA DI UNA SCOMMESSA" |COMPLETA√| © Megan è una semplice ragazza di 16 anni, pronta ad iniziare quell'inferno del suo terzo anno di scuola. Rimasta sola dopo il trasloco della sua migliore amica, dovrà riuscire a superare varie sviste...