Un "noi" solo passato.

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13.13

"Radice di tre alla meno uno?"

13.14

"Terra chiama Meg!" Noto Cristian sventolare la mano ad una spanna dal mio naso.

"Scusami, ma oggi non sono dell'umore." Mi affretto a raccogliere le mie cose.

"L'ho notato. È successo qualcosa?"

"Un sacco di cose! Ma non mi va di parlarne al momento, scusa."

"Ehi, tranquilla. Io ci sono." Già, anche lui l'aveva detto. È ora dov'è? Ad ignorare la mia esistenza, proprio come una volta.

"Sei mai stata innamorata?" non capisco il motivo di questa domanda.

"Sì una volta.." sospiro. 

"E che è successo poi?"

"Ho capito che non tutti sono capaci di amare."

"Non è così! Tutti prima o poi si innamorano."

"L'amore è un sentimento che pochi riescono a provare veramente. Mi sono innamorata in passato, ma è a causa sua se non credo più nell'amore."

"Hai bisogno che qualcuno ti aiuti a dimenticarlo ed andare avanti."

"Facile a dirsi, ma è a farsi che si hanno le complicazioni."

"Megan, tu sai come si fa ad amare, hai solo paura."

"E di cosa?" mi sforzo a guardarlo dritto negli occhi.

"Hai paura di farti amare, hai paura che qualcuno possa amarti davvero."

"Io non..." chiudo la bocca. Forse a ragione. "Forse ho solo paura di essere ancora presa in giro di nuovo, forse ho paura di donare il mio cuore alla persona sbagliata, di nuovo."

"O forse hai paura, perché la persona giusta l'hai già trovata, anche se per te è dura ammetterlo dopo tutto ciò che hai passato." Ti stai riferendo a Luke, perché avresti perfettamente ragione in quel caso.

Ho paura di innamorarmi di nuovo di Luke, anzi credo che non riuscirò mai a dimenticarlo, non riuscirò mai a sostituirlo, non riuscirò mai a smettere di amarlo.






[...]

«Quando torni a casa? Mi sento super a disagio qui, da solo, con TUO PADRE! Credo voglia uccidermi col suo sguardo! È da più di mezz'ora che mi fissa ed io non so che dire! Ti prego Meggy, torna presto! Ho bisogno di te! E poi... mi manchi»

Due settimane fa non mi sarei mai immaginata un messaggio simile da parte sua, e non perché sta parlando di mio padre, ma perché non mi sarei mai immaginata di potergli mancare.
Metto via le mie cose e dopo aver salutato Cristian, esco da scuola per poter tornare a casa e poter finalmente conoscere "mio padre", mi fa ancora strano sapere di avere finalmente  l'occasione di poterlo conoscere veramente!

"Ah, Meg! Oggi ti ho vista distratta, è successo di nuovo qualcosa? Luke ti sta dando fastidio? È da un po' che non lo vedo in giro." Alla fine dovetti parlare di lui con qualcuno e ho fatto bene a fidarmi di Cristian.

"Più o meno, ma è tutto ok, tranquillo. Grazie per tutto, come sempre!" Gli do un bacio sulla guancia e poi me ne vado per poter raggiungere l'autobus prima che se ne vada.

Metto le cuffiette una volta preso posto e mi perdo ad ammirare il panorama che scorre sulla mia destra fuori dal finestrino ed inizio a pensare. Penso a mio padre, a mia madre, a Cristian, ma soprattutto a Luke, ripenso ai bei momenti che ho passato con lui e sorrido, perché nonostante tutto il male che mi ha fatto, il bene continua a trionfare su di lui e credo che se ora sia a casa con mio padre, forse un po' veramente gli manco.
Il problema è che non so se lui manchi a me o se è solo la sua presenza a farmi provare nostalgia di quel "noi" che è esistito in passato.

Ruoto la chiave nella serratura e con un "sono tornata" annuncio il mio arrivo, che viene accolto da un forte e disperato abbraccio da parte di Luke.

"Non puoi nemmeno immaginare quanto io abbia sentito la tua mancanza!"

"Sono stata via solo per sei ore, niente di più." Mi sposto per poter lasciare a terra lo zaino.

"E chiamale poche!"

"Potevi venire anche tu a scuola."

"E vederti insieme a quel cesso che ti aiuta al pomeriggio? No, grazie!" Protesta frignando come un bambino.

"Megan! Sei tornata finalmente!"

"Ehi!"

Vorrei tanto dirgli "hei papà" o poter correre da lui e abbracciarlo, ma non so come comportarmi, in fondo non lo conosco, purtroppo nemmeno per-sentito-dire. La triste verità è che non conosco mio padre, è un estraneo per me ed io per lui.

"Già." Cerca di smorzare l'imbarazzo che si è creato, ma fallisce completamente. "Dovremmo lavorarci su! Ora, chi ha fame?" Batte le mani e raggiunge la cucina, ma ovviamente è spaesato, non credo si ricordi dove abbia messo tutti gli oggetti in questa casa, anche perché alcuni nemmeno li aveva, sono stata io ad apportare qualche modifica.

"Aspetta ti aiuto!"















💃💃💃

#MEPARTELACAZZATA

Ehi!
Capitolo cortino sorry! Alla prossima! ;)

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