Appassionato dell'osservazione dell'uomo!

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[Canzone consigliata per il capitolo: Shape of you - Ed Sheeran]

***

Nuovo giorno, sempre solito risveglio da zombie!

Mi alzo, vado in bagno, mi vesto ed esco di casa per raggiungere la scuola.
Solita routine!
Passano le prime tre ore, ma stavolta, anziché starmene da sola in classe, decido di vagare in solitudine per il giardino sul retro della scuola.
Mi siedo per terra con la schiena appoggiata al muro che rappresenta la parte posteriore dell'istituto e mi metto le cuffiette per non essere disturbata.
Quando parte la canzone: "shape of you" di Ed Sheeran, chiudo gli occhi e mi lascio trasportare da questa bellissima melodia. Ultimamente sono in fissa con questa! Non faccio altro che ascoltarla.
Apro di scatto gli occhi quando sento dei lamenti provenire da un ragazzo.
Dev' essere vicino a me poiché riesco a percepire bene la sua voce, però non riesco a collegare a chi appartenga.
Rimango in ascolto e odo altre due voci maschili incoraggiare un'altro ragazzo a spaccargli il naso.
Mi alzo, ma non ho il coraggio di affacciarmi per capire dove si trovino.
Ho paura.
La tensione mi proibisce di compiere alcun movimento.
Finalmente riesco a prendere coraggio ed avvicinarmi alle persone di cui non conosco ancora l'identità, quando però mi blocco nell' udire una voce a me familiare.
Non penso più a nulla.
Rimango immobile con gli occhi spalancati ed il cuore che batte a mille.
Suona poi la campanella che mi risveglia e torno in classe.
Percorrendo il tragitto per tornare in aula non ho visto nessuno e questo è al quanto strano, poiché pensavo che, dato che si trovavano a poca distanza da me fino a pochi secondi prima, li avrei visti avviarsi verso l'entrata della scuola o comunque nei dintorni di quel luogo. E invece non vi era la presenza di nessuno, come in un deserto.

《Signorina Evans è in ritardo!》mi rimprovera l'insegnante.

《Mi scusi》 sussurro, per poi andare a sedermi al mio posto.

Durante le ore di storia non riuscivo a seguire le spiegazioni del professore.
Spiegava cose assurde!
Paragonava lo stato ad un elefante oppure chiedeva se preferivamo mangiare un chilo di segatura o una fetta di pane e marmellata. Ma che domande sono?!
Perciò ho iniziato a scrivacchiare qualcosa sul mio piccolo quadernetto e ogni tanto facevo degli scarabocchi senza senso, dato che non sono capace di disegnare, con l'intento per lo meno di rimanere sveglia. Missione al quanto complicata!
Suona finalmente la fatidica campanella che segna la nostra salvezza da questa tortura.
Esco e cerco in tutti i modi di non farmi distrare da nessuno e di andare dritta per la mia strada.
Tengo la testa bassa sullo schermo mentre scelgo una canzone dalla mia playlist e per sbaglio vado ad inciampare su una radice rialzata, finendo col sedere a terra.

《Sei caduta?》mi chiede gentilmente una ragazza allungandomi la mano per aiutarmi.

No guarda! Stavo aspettando Matthias del mondo di Patty che arrivasse a rubarmi il corazón!

"Grazie" dico pulendomi velocemente il pantaloni.

"Sono Anna piacere!"

"Megan" le stringo la mano, ricambiandole il sorriso.

"Ora devo andare...chissà magari ci rincontreremo...ciao Megan!" Ridacchia mentre si allontana da me.

"Ciao.." le rispondo un tantino confusa.

Che ragazza solare! Non smetteva di sorridere!
Mi riavvio per la mia strada senza altri problemi o ostacoli.
Ovviamente mamma non c'è!
Cosa posso fare con lei?
Dato che non ho compiti per il giorno dopo, mi passa per la mente la folle idea di uscire per un paio d'ore oggi pomeriggio a fare una passeggiata in città o nel grande parco pubblico a vedere i bambini giocare spensierati.
Mangio qualcosa, finisco di leggere il libro da cui ero tanto presa e mi rilasso sul divano, guardando alcuni episodi di una nuova serie televisiva.
Presa da un momento di noia, decido di uscire di casa e di andare a fare quattro passi, così per prendere una boccata d'aria.
Sono ancora le quattro e mezza ed i raggi del sole risplendono ancora alti riscaldando l'ambiente.
Passeggio per il percorso che si inoltra lungo il parco tra i grandi alberi mezzi spogli. Ogni tanto delle foglie colorate di tonalità che variano tra i giallo ed il rosso, si staccano dolcemente e si posando al suolo seguendo il leggiadro movimento del vento.
Si sente lo scricchiolio di quelle secche non appena le persone le calpestano.
Vedo bambini correre avanti ed indietro spensierati, altri che si dondolano sulle altalene sotto lo sguardo attento di genitori o babysitter, altri che urlano per richiamare un amico o per farsi passare il pallone per poter giocare.
Mi siedo sull'estremo di una panchina, dove sul lato opposto vi è seduto un signore intento a leggere il giornale.
Rimango ad osservare le persone che passano davanti a me ed i bambini che si divertono in questa piccola area formata da pochi e semplici giochi.

"È proprio una bella giornata oggi non è vero?" Inizia a parlare il signore accanto a me, non alzando lo sguardo dal quotidiano.

"Si si...molto bella" affermo con un tono basso, un tantino a disagio per questa sua iniziativa di intraprendere una conversazione con me.

"Tu non vieni spesso qui o sbaglio?" Si volta finalmente verso di me.

"No...vengo di rado."

"Mh mh...te l'ho chiesto perché vengo qui tutti i giorno sempre alla solita ora. Ormai conosco il volto di tutti coloro che passano da queste parti...il tuo viso era a me sconosciuto, perciò te l'ho chiesto." Ritorna a sfogliare il giornale.

"Perché viene qui tutti i giorni? Se posso sapere ovviamente..."

"Mi piace osservare le persone. Forse noi non ce ne accorgiamo, ma si riesce a capire com'è l'umore di una persona anche solo attraverso un misero sguardo."

Osservo il suo profilo, ma non riesco ben a decifrare le sue parole.

"Ti spiego." Riprende a parlare voltandosi di nuovo verso di me.

"Vengo qui ogni giorno in questo orario, perché è il momento della giornata dove passano più persone.
Le osservo bene e posso dirti con certezza tutti i movimenti che compiranno determinate persone, perché noi non ce ne accorgiamo, ma molto spesso nei luoghi maggiormente da noi frequentati quotidianamente, tendiamo a compiere ripetutamente delle sequenze. Per cui si può notare l'umore della persona che si osserva: se svolge questa sua abituale azione in un modo, ne percepiamo delle emozioni, stessa cosa vale sia in lato positivo, ma anche negativo."

"Mi scusi, non ho ben capito questa sua ultima affermazione."

"Ti faccio un esempio: la vedi quella signora seduta sulla panchina al di là dello scivolo, quella vicino alla signora col passeggino?"

"Si..."

"Bene. Lei oggi non deve aver avuto una giornata tranquilla. Di solito legge il suo libro con le spalle dritte ed ogni tanto il suo sguardo vaga per il parco, mentre oggi tiene gli occhi fissi sulle pagine, le sue spalle sono ricurve e si può notare una piccola vena pulsare sulla sua fronte, penso che sia a causa del fastidioso pianto che provoca il bambino nella carozzella affianco."

"Wow...lei se ne intende. Svolge per caso un lavoro in questo ambito umanistico o ne è solo appassionato? "

"Io sono un appassionato dell'osservazione dell'uomo. Nulla di certificato o altro, è come un hobby per me. Un passatempo quando ci si annoia."

"È stato un piacere parlare con lei! Mi ha affascinata!"

"Lieto di aver avuto una conversazione con una persona che per una buona volta abbia perso tempo nell'ascoltarmi!" Ridacchia contagiandomi.

Mi alzo e decido di tornare a casa.
Forse potrei iniziare anch'io ad osservare le persone che mi circondano.
Chissà quali segreti riuscirò mai a scoprire attraverso il loro modo di approcciarsi con gli altri.










🤓🤓🤓🤓🤓🤓🤓🤓

#MEPARTELACAZZATA

●Cosa sarà successo al ragazzo?

Chi è "Anna"? Secondo voi si rincontraranno lei e Megan?

●Megan rivedrà mai questo misterioso signore che osserva le persone?

*

(Domandina per voi)

●Avete qualche hobby?

*

{Se il capitolo vi è piaciuto e se secondo voi merita, lasciate una stellina🌟 e fatemi sapere cosa ne pensate;)}

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