Gelosia portami via!

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[Canzone consigliata per il capitolo: "Follow me" di Jason Derulo]

***

"Ehi Meg!" Mi sento richiamare nel mentre che avevo appena appoggiato la mano sulla maniglia della porta di classe.

"Ehi Jace! Come va?" Saluto il ragazzo che mi stava venendo in contro.

"Tutto bene grazie. Tu invece?"

"Tutto ok. Sono solo un po' stanca" Sposto il peso del corpo sull'altra gamba.

"Io lo sono sempre!" Ridacchia contagiandomi.

"Volevo solo dirti che sono stato bene con te ieri. Grazie"

"Grazie a te per avermi distratta un po'."

"Lieto di esserti stato d'aiuto."

"Eh ehm ehm" veniamo interrotti da dei piccoli e fasulli colpetti di tosse. Mi volto e con sguardo infastidito fulmino Luke, che in risposta aveva sul volto il solito sorrisetto sghembo,  che tanto mi irrita.

"Di cosa stavate parlando?"

"Cose che non ti riguardano." Risponde al mio posto il biondino, che si era spostato accanto a me, incrociando anche lui le braccia al petto.

"Beh si da il caso che io conosca Meggy molto meglio di te...per cui mi interessa. E ora se ci vuoi scusare. Noi dobbiamo andare. Di certo non ci fermiamo a parlare con certi individui."

"Come hai detto scusa?" Intervengo io spiazzata dalle sue parole.

Ma come poteva permettersi di dire certe cose? Jace è mille volte meglio di te signorino!

"Hai capito bene. Ed ora andiamo!" Mi spinge lontano da lui. Mi volto verso il povero ragazzo e gli mimo un "scusami, ma è pazzo. Parliamo dopo". Lui si tranquillizza e torna sui suoi passi.

"Ora mi dici che cavolo ti è preso?!" Domando furiosa a Luke puntando i piedi a terra.

In meno di due secondi mi prende il volto tra le mani e sento le sue labbra sulle mie, ma io lo spintono via molto infastidita.

"La smetti di ficcare la tua lingua dentro la mia bocca?" Dico a tono pulendomi le labbra come se mi avesse fatto schifo. Cosa non vera, ma lui non deve saperlo!

"Prima cosa: io non ho mai ficcato la mia lingua nella tua bocca. Per ora. Secondo: nel caso lo volessi...beh potrei accontentarti volentieri" gli si affievolisce sul volto un sorrisetto malizioso.

"Nel caso non l'avessi capito, non voglio essere limonata da te! E ora dimmi perché l'hai fatto."

"Perché tu sei mia" mi accarezza la guancia destra col dorso della mano.

"Col cavolo! Io non sono di nessuno!" Mi sposto da lui con l'intenzione di andare in classe e terminare così la nostra irritante conversazione.

"Oh andiamo! Lo sappiamo entrambi che lo vorresti!"

Se solo fossi meno educata,  quest'ora l'avrei già mandato a quel paese, con aggiunta del terzo dito. Ma sono troppo dolce per scompormi e rispondere a quel disgraziato.
Menomale che ora c'è Jace a farmi compagnia. Più o meno.

Entro in classe e prima che riuscissi a sedermi, sento il telefono nella tasca dei jeans vibrare, lo estraggo e noto un messaggio da parte di Jace: 《spero non ti abbia dato troppo fastidio quel deficiente. Ha interrotto il nostro discorso...》

《Tranquillo, non è successo nulla di che:)》

Se non si conta il fatto che mi abbia baciato.

《Per fortuna. Dopo scuola ci vediamo? Vorrei passare del tempo con te♡》

《Ma certo:)》

《A dopo allora》

《A dopo》

Spengo il telefono e lo nascondo prima che il professore di scienze se ne accorga, anche se non penso ci riesca, visto il fatto sia quasi completamente cieco.
Provo a concentrami sulla lezione, ma già dopo pochi minuti sono con la mia mente in tutt'altro mondo.
Perché le lezioni sono così noiose?
Non possono inventarsi qualcosa che le renda divertenti?
In qualche modo le ore passano e riesco anche a prendere qualche appunto delle materie di cui avevo lezione quest'oggi.
Incredibile, ma vero!
Tra l'altro oggi dovrò iniziare a studiare seriamente, poiché si avvicinano le prime interrogazione e verifiche purtroppo.
Finita però anche la quinta ora, sono costretta a fermarmi in palestra per una riunione, o qualsiasi cosa sia, di cui deve parlarci il preside con l'insegnante di motoria. Spero non ci voglia troppo tempo, perché sono stanca di stare all'interno di queste mura!
Mi siedo sugli spalti vicino ad altre ragazze che nel frattempo stavano spettegolando riguardo ad una festa in cui sarebbero andate nel weekend.
Il preside prende parola e ci informa che da quest'anno ognuno di noi avrebbe dovuto partecipare obbligatoriamente ad almeno un'attività extrascolastica proposta dalla materia di educazione fisica, come arrampicata, pallavolo, calcio. Le solite cose.

"Inoltre da quest'anno proponiamo anche tiro con l'arco e cheerleader." Sento dei gridolini da parte delle tre "M" ed altre ragazze che fanno parte di quei gruppi mentali simili, mentre i miei occhi hanno iniziato a brillare alle parole "tiro con l'arco", mi ha sempre affascinato e vorrei provarlo, visto che ne ho l'opportunità.

"Mi piacerebbe vederti con indosso una gonnellina mentre tifi per me"

"Giuro che ti stacco un braccio! La smetti di farmi prendere infarti!" gli urlo contro mentre lui se la ride sotto i baffi. Quanto sto odiando questo ragazzo! Eppure non capisco il motivo per cui lo vorrei avere sempre intorno, nonostante mi dia sempre fastidio.

"A che pensi?" mi rianimo quando vedo la mano del moro sventolarsi davanti alla mia faccia e solo ora mi accorgo che lo stessi fissando ormai da minuti. Che imbarazzo!

"A niente!" mi volto di scatto rossa in viso con sotto le sue risatine.

"Guarda che non devi vergognarti! Non c'è nulla di male nel guardare un bel ragazzo e farsi film mentali su di lui!" Si esprime tutto fiero con lo sguardo rivolto verso il campo dove c'era ancora l'uomo che stava parlando. E possibile che non abbia neppure sentito le parole del preside?

"Se proprio dovessi farmi film mentali li farai su qualcuno come Justin Bieber, non di certo su uno come te! Scommetto che servirebbe una lente l'ingrandimento per vederlo!" Con la coda dell'occhio lo noto perdere la mascella alquanto irritato per la mia provocazione, ma poi fa un sorrisetto divertito.

"Se vuoi possiamo vedere se hai ragione. Tanto so che è ciò che desideri!"conclude la frase avvicinandosi verso di me con un ghigno malizioso.

"Neanche nei tuoi sogni più erotici!"

"Staremo a vedere Meggy! Staremo a vedere." Dice prima di andarsene.

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