"Benvenuta nel mio girone."

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Letteratura sta a Musa come Musica sta a Chicco: la proporzione matematica perfetta per esprimere alla perfezione il nostro modo di comunicare. Erano questi i linguaggi con cui eravamo soliti manifestare i nostri pensieri, erano canzoni e poesie, artisti e autori, i nostri strumenti ispiratori e "liberatori".
Pirandello sarebbe stato molto fiero di noi, saremmo andati oltre la superficie delle cose, oltre l'apparenza. Ci saremmo impegnati per conoscere un volto senza maschera, ricercando la nudità, la profondità e l'essenzialità degli animi, dei sentimenti, delle parole, delle opinioni, dello spirito e del mondo. Ma Leopardi? Di me senza ombra di dubbio, di Chicco forse un po' meno, o comunque non completamente. Il mio è il classico pessimismo leopardiano individuale, storico e cosmico. Vedo l'uomo come un essere destinato all'eterna sofferenza, lo vedo come un seme seminato in un campo senza un preciso perché, come quella rotella necessaria, ma mai sufficiente, dell'ingranaggio, volta a muovere e far andare avanti il complesso meccanismo  della vita senza averlo chiesto. Vedo uomini infelici nel vivere una vita che li condanna all'infelicità. Vedo poca sensibilità nella psiche e molta malvagità nella mente. Vedo l'alternativa tra vita e morte come un'alternativa tra infelicità e nulla, tra esistere con dolore e non esistere. Mi sento un pesce fuor d'acqua in una realtà che ha iniziato a disconoscere i grandi valori cardine, rendendoli del tutto inesistenti. In aria respiro sostanze nocive, di giustizia e libertà neanche l'ombra, oramai superate e sopraffatte da altri gas, quali ingiustizia, corruzione, crudeltà, male, catene. Non vedo più uomini liberi, ma solo, platonicamente parlando, uomini rinchiusi e incatenati.
La visione di Chicco era differente dalla mia e forse da quella di qualsiasi altra persona. Non c'è da stupirsi, lui era unico in tutto, credetemi. Mi disse:
"Per quanto riguarda il pessimismo, il mio è un pessimismo diverso da quello comune. Non sono pessimista nel senso 'oggi la verifica mi va male', sono più un 'la verifica va male perché non sono in grado di farla'. Addosso essenzialmente la colpa di ogni problema ed ogni variabile a me stesso, e risulto ossessionato dal fallimento.
Se fallisco in qualcosa arrivo ad odiarmi e a diventare paranoico, nel senso che sento voci che mi accusano. Non voglio spaventarti, né tanto meno farti scappare. Ma d'altro canto è giusto che tu pian piano scopra la verità sul mio conto, metto le mani avanti dicendoti che non sarà una 'scampagnata' con me, alle volte arriverai anche ad odiarmi per certi ragionamenti insensati."
Eravamo due pessimisti delusi dalla vita e frustrati dal nonsenso della stessa, desiderosi però di trovare nell'uno e nell'altro delle risposte. Avevamo dato inizio alla più ardua indagine di sempre: chi siamo e perché mai esistiamo. Se fossimo riusciti a risolvere il caso, non solo saremmo risaliti dal vortice, ma avremmo anche riportato alla luce, con noi, diversi preziosissimi diamanti.
Certo, era una complicatissima sfida, ma a noi semplicità e facilità annoiano, perciò partimmo in quarta, senza il benché minimo ripensamento. 

<<Sei pronta per alzare il livello. Allora ora ti mando una canzone tra le mie top 5. Che probabilmente non capirai ai primi ascolti, è realmente complessa. Benvenuta nel mio girone infernale."
<<Ho paura.>>
<<Devi aver paura, non sai ancora come sono, ora inizierai a capire.>>
<<Mi stai quindi accogliendo nel tuo mondo? Mi stai permettendo di conoscerti?>>
<<Esattamente. Te lo sei meritata, fino ad ora...>>
<<Bene, allora mi avvio alla porta di accesso. Ascolto!>>
<<Non perdere la luce guida. Nel mio mondo, senza essa, rimarrai intrappolata, proprio come me.>>
<<Tu sei sicuro di averla persa e, soprattutto, perché l'hai persa?>>
<<Ascolta la canzone, capirai quanto io sia rimasto incarcerato nella follia.
Da qua in avanti, le prossime quattro canzoni se ascoltate con l'orecchio della mente, ti daranno tutte le risposte che cerchi su di me, non lascio mai nulla al caso, ricordatelo. Sempre. >>
Mi era stato dato il benvenuto in un mondo in cui non volevo assolutamente rimanere. Io lì ero solo di passaggio, ma mi toccava "passarci", dovevo a tutti i costi salvare Chicco, liberarlo dalla trappola senza rimanere anch'io incastrata con lui. Ero ancora nell'Antinferno quando la Porta Top 5 mi si spalancò davanti ed entrai.
Il mio viaggio all'Inferno era appena iniziato.

Sconosciuti amanti come in tela di Magritte Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora