Nulla dies sine linea.

60 4 0
                                    

Voleva "rapirmi" un po' per lasciare il segno, in modo da non diventare "uno dei tanti", in modo da non cadere mai nel dimenticatoio. Come poteva essere uno dei tanti se era UNICO? Come poteva essere dimenticato se già in poco tempo, a distanza e senza averlo mai visto lo pensavo ogni frazione di secondo della mia giornata?
<<Cioè, ma chi l'avrebbe mai pensato? Sei capace di sorprendere e stupire, sempre. Stai facendo tutto questo per me, per una "delle tante" veramente, mi conosci da poco e invece stai già provando a regalarmi la luna quasi quasi. Io non credevo si arrivasse a questo punto. Sei in grado di farmi perdere la testa (perché sì, non so veramente dove sia finita la mia testa, come ti dicevo, sono confusa e adesso più di prima), di farti desiderare un sacco (perché giuro che in questo momento vorrei essere lì con te), di fare delle cose bellissime e io non so cosa dirti. Lasciare senza parole me, che come vedrai, ho sempre da ridire, non è da tutti >>.
<<Beh con te sto bene alla fine, cerco solo di creare qualche occasione per vederti. Eh beh, sul ridire siamo simili. Anche se ti conosco da poco, so come prenderti, siamo simili in molte cose. Quindi vorresti essere qui ?>>
<<Sì, tantissimo. Peccato non si possa!>>
<<Si potrà tranquilla. Ma non ti converrebbe poi ti stritolerei troppo>>.
<<Lo so, ma perché tu hai delle doti nascoste, hai visto qualcosa fin dall'inizio, da una banalissima domanda anonima, non riesco ancora adesso a capacitarmene perché di fatto è incomprensibile. Però io, essendo passato poco tempo e non essendoci ancora visti, ho solo la preoccupazione che tutto questo alla fine non ci sia, che si tratti solo di una nostra costruzione mentale e virtuale. Ho paura che tu possa rimanere deluso. Ovviamente questo non significa che non dobbiamo vederci, perché giustamente non avrebbe senso, sarebbe di per sé una contraddizione, però è pur sempre un salto nel vuoto, insomma!
Comunque sei sicuro? Non sei così dolce. Ah, sappi che io non lo sono molto, odio baci e abbracci. Sono molto "strana" come ti dicevo, se mi dai troppo affetto divento ancora più fredda, quindi beh, se riesci anche in questo, sei pazzesco, te lo dico >>.
<<Beh io amo i rischi, l'unica mia paura è che tu possa staccarti da me per via del mio carattere, non sono molto romantico. Però boh, con te è diverso...>>
<<Ah ah ah nemmeno io, stavo per dirtelo infatti>>.
<< Meglio>> Disse ridendo.
<<Non è detto sai, se siamo troppo uguali non so se può andar bene>>.
<<No fidati, tu sei molto più dolce di me. Io non ho mai amato, cerco qualcuno che mi insegni a farlo.
Purtroppo non è nel mio modo di fare...>>
<<Dolce qui, dietro uno schermo, poi vedrai se lo sono di presenza.>>
<<Lo sarai anche di persona superata la prima fase di timidezza, ne sono certo.>>
<<Davvero non hai mai amato? Neanche io, ma non ho avuto la storia che hai avuto tu, quindi da parte mia è comprensibile in un certo senso. Io non so se mai potrò riuscirci sinceramente. Comunque non mi ci fare pensare, mi sale già l'ansia al solo pensiero. Io mi vergognerò un sacco>>.
<<Io no, sono molto estroverso in queste situazioni. Comunque non ho mai amato, perché non ho mai trovato la ragazza giusta per me. Sono esigente, deve essere pazza, sveglia e sapermi limitare. In più non ho mai ricevuto grandi attenzioni, le ho sempre date, il che mi porta spesso a stufarmi.>>
<<Mmm, capisco! Io semplicemente ho sprecato molto tempo dietro a persone che non mi meritavano e che in un certo senso mi hanno solo fatto star male, ma non ho mai avuto chissà quali storie. Non mi è mai importato più di tanto, fin quando ho conosciuto un ragazzo e mi sono rovinata.>>
<<Oh Dio, chi? Non ne sapevo niente...>>
<<Rovinata nel senso che ho perso tanto tempo senza far nulla, me ne stavo con le mani in mano aspettando che fosse lui a far qualcosa e così persi anni andandogli dietro senza alcun risultato, positivo o negativo che potesse essere>>.
<<Anni addirittura, cavoli. Ti piaceva parecchio allora eh.>>
In realtà Chicco sapeva di questo ragazzo, perché la prima volta che parlammo, seppure anonimamente, fu a causa della mia richiesta di aiuto per dimenticarlo, dal momento che a causa sua non riuscivo a stare con nessun altro. La sua risposta la ricordo ancora perfettamente, mi disse: "A mio parere non esiste una formula magica per cancellare una persona dalla propria testa. Tuttavia, potresti crearti delle occasioni che aumentino la possibilità per te di trovare il tuo 'lui'. Quando arriverà, e arriverà stanne certa, lo dimenticherai senza grosse difficoltà." Buffo pensare che solo qualche mese dopo le sue parole sarebbero diventante una sorta di previsione reale, come se lui avesse avuto la possibilità di andare nel futuro e di ritornare nel presente, per poi proferirmi quelle parole essenzialmente vere. Dimenticai davvero senza grosse difficoltà quel ragazzo e paradossalmente, poco dopo, a prendere il suo posto fu proprio Chicco. Era un genio, era veggente o cosa? Mi faceva paura a volte, anche se sapevo si fosse trattata di una coincidenza. Quel consiglio aveva assunto le sembianze di una reale previsione futura perchè il destino voleva così, perché forze maggiori avevano voluto che io e Chicco, dal nulla, ci incontrassimo.

Sconosciuti amanti come in tela di Magritte Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora