18 Dicembre.

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Premettendo che è difficilissimo innamorarsi di qualcuno, una volta che ti innamori della persona che ti ha presa, che ti ha rapito la mente e segnato il cuore, è inevitabile perdere il controllo.
Si abbandona la razionalità e si comprende come al cuore non si possa davvero comandare. Quando si è innamorati e legati a qualcuno, ma si è costretti a "slegarsi" o a "disinnamorarsi", diciamo meglio "a dimenticare", scatta in noi una molla che ci spinge a metterci in gioco, ad esporci totalmente, perché quella persona bisogna riprendersela. Costi quel che costi. Non è un secondo innamoramento, è solo una fortificazione del primo, una presa di consapevolezza più ferma, un salto in una direzione già ben inquadrata: la strada che il cuore vuole seguire. Se ti sono state date le chiavi, non puoi non aprire quella porta e una volta entratoci, non puoi non restare. Non vorrai più uscirne.
Credo che il dolore sia sentirsi il cuore pesante. È paradossale, perché in due è più leggero. Quando provi dolore e non ti arrendi, sei innamorato, ossia ci tieni, tantissimo. Ma si tratta sempre del primo innamoramento, non esiste una seconda volta. Esiste un provare continuo senza mai chinare il capo, senza mai gettare la spugna, perché rischiare è l'unica via per dimostrare di tenerci, ma di tenerci davvero.

Sconosciuti amanti come in tela di Magritte Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora