26 Dicembre.

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Chicco, ma come stai?
C: prometti di non sparire?
M: lo prometto, io resto.

Undici giorni e tu non ci sei. Sei stato tu a sparire, però.
Non te ne faccio una colpa, non siamo legati da nessun vincolo. Non c'è nessuno che ci forza o ci costringe a sentirci. Solo dimmelo Chicco, solo potevi dirmelo.
Odio gli stati d'incertezza e le situazioni in sospeso. Non sapere se una persona c'è per me e se io ci sono per lei, nella sua vita. Preferisco sapere, anche se può far male la presa di coscienza. Ma preferisco. Davvero.
Mi dispiace tutto, ogni singola cosa. A me sei mancato tanto e continuerai a mancare. Lo accetto, anche se sto perdendo, forse meglio dire "ho perso", un amico fantastico, una grande persona. Non rispondermi, perché non avrei nemmeno dovuto scriverti, avendo capito che non dovevo essere io a farmi da parte, perché a farmi da parte ci hai già pensato tu, che non dovevo sparire, perché tanto a sparire ci avresti pensato tu.
Siamo liberi di scegliere cosa fare e non siamo tenuti a dare spiegazioni, a nessuno. "Pensami raramente, perché è giusto che sia così, ma quando lo farai, ogni volta in cui lo farai, ti prego, sorridi."
Mi spiace aver fallito come guida, non sono riuscita a farti risalire, ma io non sono rimasta intrappolata. Visto che non fai del male a chi ti sta accanto? Per questo motivo qui, proprio per non essere riuscita a concludere questo "viaggio", ti chiedo di mandarmi quando vuoi il tuo indirizzo. Devo necessariamente spedirti una cosa più in là, quando sarà pronta.
So quanti problemi hai, quanti pensieri frullano nella tua mente ed io non voglio né farti perdere del tempo, né tantomeno aumentarli.
Grazie per tutto. Ci tengo a ringraziarti anche se mi dici spesso che non devo. Mi dici "ma per cosa?", ma lo so io per cosa. Per TUTTO. Dall'avermi resa una persona diversa e migliore, all'avermi fatto rendere conto di tanti importanti aspetti della vita, delle piccolezze e dei dettagli che possono fare la differenza. Infine, ma non per importanza, grazie per l'avermi fatto sperimentare la felicità. Grazie.
Ti auguro il meglio. Sei forte e ce la farai, così come hai sempre fatto. A soli ventuno anni sei un'anima vissuta. Non non smetterò mai di dirlo e di pensarlo.
Ah...io ti continuerò a "studiare", comunque. Perché quando uno studioso incontra un esemplare più unico che raro, non può farselo scappare. Eh beh, tu sei unico.
Un bacio.
Musa.

Non resistetti più e glielo mandai sul serio questa volta. Dovevo sentirlo.

Non mi rispose.

Silenzio assoluto.
Non ce la facevo più.
Stavo soffrendo.
Stavo malissimo.
Mi mancava.
Perché non c'era?

Sconosciuti amanti come in tela di Magritte Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora