Sconosciuti Amanti?

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Con la mente rimasi nella Paura, vale a dire alla Top 5, ma col cuore iniziavo già ad essere da un'altra parte. O meglio, era lui che iniziava a farmi sentire da un'altra parte.
<<No incredibile, ho trovato la tua canzone. Sto cercando canzoni da dedicarti, non va assolutamente bene.>> Mi disse ridendo.
<< Addirittura, fammi sentire! Comunque va benissimo invece.>> Dissi io scherzando.
<<No no, sto diventando troppo dolce. "Ti aspetterò per tutta la vita.">>
<<Chicco, torna in te.>>
<<"Tu più matura, ma a tratti più insicura, ogni parola per descriverti non rende omaggio, ti sfigura, abbi cura del ricordo fino a qui, resteremo sconosciuti amanti come in tela di Magritte.">>
Mi aveva appena dedicato una canzone intitolata "Musa", una canzone per me, chiamata anche come me. E poi aggiunse "inseguo questa storia infinita".
Ero così spiazzata che quella sera decisi di fargli uno scherzo.
<<Forse da domani a lunedì non ci sentiamo completamente, ok?>>
<<Perché mai?>>
<<Ho tanto da studiare e forse "allontanarci" un po', può solo farci bene.>>
<<Ora capisco...pensi di riuscir ad alzare così facilmente un muro con me?>>
<<Cosa capisci? No, assolutamente, nessun muro...>>
<<Vuoi allontanarti. Non sono stupido, leggo oltre alle righe.>>
<<Ma va, figurati, lo so che non lo sei. Ma davvero, non è che voglio allontanarmi...>>
<<Beh..io ti aspetto, nel caso resterò qui inutilmente...>>
<<Perché dovresti aspettarmi? Non ti merito e qui, se c'è qualcuno di inutile, sono io.>
<<Non puoi andartene così. E non sei inutile, anzi...>>
<<Sei sicuro di saper leggere oltre alle righe?>>
<<Sì, e non sai quanto. E tu, sai farlo?Mi domando.>>
<<Sì, dovrei saperlo fare.>>
<<Dammi allora una valida motivazione per fare come stai facendo...>>
<<Mi sto affezionando troppo a te. >>
<<E allora scappi! Giusto vero?! NO CA***.>>
<<Non è che scappo, semplicemente provo a stare senza di te per un po'!>>
<<Zero parole.>>
<<Adesso probabilmente mi ucciderai.
Se avessi saputo leggere oltre le righe, lo avresti capito. Era tutto uno scherzo Chicco! Ma secondo te io non ti sentivo per tutti quei giorni?! E poi, secondo te, ci sarei riuscita?! Ma vaaa!>>
<<Giuro che ti odio quando fai così.>> Si era arrabbiato davvero, poverino, tanto da andare a prendere a pugni il sacco per scaricare la tensione accumulata e sciogliere i nervi.
<<Come posso essere perdonata? sempre se posso. Non lo farò più, mai più, promesso.>>
<<Non preoccuparti. Resta come sei, non cambiare mai. Mi basta questo.>>
<<Cambiare provo a cambiare, ma sempre in meglio. E poi, non dipende mai da me.>>
<<Non devi cambiare, MAI.
Sii te stessa, sempre.
Promettimelo!>>
<<Ma perché mai dovrei promettertelo? Te ne accorgerai da solo. Io non posso prometterti di non cambiare, ma posso prometterti di essere sempre me stessa. C'è differenza fra le due...>>
<<Essere te stessa ti porterà a non adeguarti alla massa, cioè a non cambiare, mi basta questo.>>
<<Beh ovvio, questo era ovvio! Io non sono come gli altri, sono anzi fin troppo diversa. Ma come mai mi stai dicendo tutto questo?>>
<<Perché devo aver un motivo? La verità è che cerco di allungare il discorso con te, mi piace troppo parlarti.>>
<<Io alla fine penso che ti stancherai di parlarmi!>>
<<Non credo proprio.>>
<<Vedrai vedrai. Io sono troppo strana.>>
<<E perché io allora? Sono totalmente pazzo.>> Rise molto.
<<Ad esempio: con te io mi sento strana in questo momento, perché non sto ben capendo quello che succede. È come se conoscessi già il finale, non so se rendo l'idea. Come se da una parte volessi andare avanti perché non sono lucida, e, dall'altra, come se invece mi volessi fermare qui, perché ho paura, paura di tante cose, tutte legate all'affezionarmi ad una persona come te, così a distanza, così intensamente. Boh, lasciamo perdere i miei trip mentali!>> E conclusi con una delle mie solite perle buttate lì a caso nei momenti di total confusion: "il pazzo è un sognatore sveglio."
Lui continuò:
<<Hai paura di innamorarti?>>
<<In generale intendi?>> gli chiesi.
<<Sì, esattamente.>>
<<Sì, tantissima.>>
<<Cosa ti fa paura di noi?>>
<<Io ho sempre avuto paura di innamorarmi, è il motivo per cui alla fine allontano sempre tutti. Di "noi" non so, mi sento confusa. Credo mi faccia paura l'idea di legarmi troppo a te...>>
<<Non legarti allora.>>
<<E come si fa?>>
<<Non ne ho idea.>>
<<Ecco, vedi! Ci si lega e basta, si vuole o meno, è così.>>
<<Beh dai, non ti farò star male nel caso in cui succeda, promesso.>>
<<Tu pensi possa succedere?>>
<<Ne sarei contento onestamente.>>

Sconosciuti amanti come in tela di Magritte Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora