Quante volte avete desiderato di possedere una sfera magica, una palla di vetro, un qualsiasi strumento simile alla lampada di Aladino insomma, che vi permettesse di prevedere il futuro, che vi facesse conoscere a priori un evento atemporale, ossia fuori dal tempo del presente? Sicuramente un'infinità di volte. A chi non piacerebbe poter predire ciò che verrà? Nessuno commetterebbe più errori e l'imperfezione cesserebbe di esistere. Dall'altra parte della medaglia, invece, quante volte avete sognato di poter viaggiare indietro nel tempo, per rivivere emozioni appartenenti al passato, per riscoprire ricordi, momenti e sensazioni? Milioni, miliardi di volte sicuramente. Nessuno sarebbe più infelice, perché fossilizzandosi nel periodo dei ricordi migliori, vivrebbe in una dimensione "sicura" e cristallizzata nel tempo.
Tutti, statisticamente la stragrande maggioranza, vorrebbero essere proprietari di una sfera magica o di una macchina del tempo, per conoscere, rispettivamente, il futuro con la prima e rispolverare il passato con la seconda. Potrebbe aprirsi un lungo e irrisolvibile dibattito al riguardo, non tanto sul passato, quanto sul futuro.
Che senso avrebbe la vita se conoscessimo anticipatamente l'incastro di tutti i pezzi del puzzle? In cosa consisterebbe il bello del vivere? È come quando a Natale arriva il momento di scartare i regali, è quell'effetto sorpresa a rendere il tutto magico. Credo sia molto più sorprendente vedere realizzata una casa tassello dopo tassello, mattone dopo mattone, piuttosto che ad opera terminata. Analogamente con la vita: oggi siamo tristi, domani potremmo essere i più felici della terra, proprio in virtù di un'esperienza, di un incontro che ci stravolge in meglio la vita, all'improvviso, quando meno ce lo aspettiamo. La meraviglia risiede proprio in questa casualità, nell'imprevedibilità degli eventi che segnano il nostro percorso di vita. Comunque noi, fortunatamente, eviteremo il dibattito e pertanto anche conseguenti battibecchi o lunghi scambi di pareri fra i partecipanti, considerando solamente la mia opinione, l'opinione di Musa, sì, io sono Musa. Ho sempre avuto un rapporto conflittuale e scontroso con il tempo.
Partiamo da qui, state ben attenti d'ora in avanti, perché è adesso che inizia la vera storia. Prima però, è bene dare un nome anche all'altro protagonista della mia storia: Chicco.
Tre, due, uno: inizia la storia.***
"Ho sempre pensato di odiare il tempo e che esso fosse il mio peggior nemico. È davvero un'arma a doppio taglio in fondo: se da una parte si vorrebbe fermare il suo corso, 'congelando' la realtà presente, dall'altra si vorrebbe, invece, solo giungere immediatamente ad un momento tanto atteso e più volte astrattamente immaginato. Il tempo può scorrere lentamente o velocemente, può apportare conseguenze negative o conseguenze positive; il tempo ha perciò un carattere ambivalente tale da poter far soffrire e gioire più soggetti al tempo stesso. La concezione della vita, dello scorrere del tempo, del cambiamento e della trasformazione, il mutamento di eventi che segnano l'uomo per tutto il corso della sua esistenza, talvolta anche improvvisamente, sono paragonabili allo scorrere di un fiume, lo stesso che Eraclito aveva preso in analisi per dimostrare la forte influenza del tempo in ogni cosa con cui veniamo a contatto (panta rei) e come risulti essere impossibile, discendendo nelle profondità di un fiume, trovare due oggetti perfettamente uguali in due istanti differenti. Il tempo è storia, il tempo fa la storia, il tempo è la durata globale del fluire delle cose, pertanto il suo trascorrere ed il suo precipitare non si possono fermare, ma la storia, diceva De Gregori, siamo noi, nessuno escluso. Così, allora, mentre l'1 Novembre per molti potrebbe essere stato un giorno monotono e uguale, per altri potrebbe essere stato un giorno da rimuovere e dimenticare e per altri ancora, come per me, un giorno speciale. Quel giorno ho "conosciuto" una persona con la quale sento si stia creando una strana e forte connessione mentale-telepatica, con la quale fin da subito, già da prima che venissero svelate le nostre identità e iniziate ad essere scavate le nostre anime, si percepiva un interesse di ascolto reciproco e di scambio di idee. Siamo riusciti ad esprimerci attraverso uno dei più importanti e complessi linguaggi universali esistenti: la musica, grazie alla quale non ci stiamo mostrando, bensì studiando e scoprendo, tentando di cogliere il significato più profondo e nascosto che si cela dietro ogni canzone per poi adattarlo al nostro io, esito di una lunga serie di esperienze vissute che, nonostante tutto, ci hanno solo dato la possibilità di crescere, di fortificarci, di affrontare al meglio le difficoltà posteci sul cammino, di crescere e di imparare a rialzarci, sempre, in modo da somigliare a quei pugili che prendono pugni su pugni senza mai mollare e che alla fine vincono. Sì, a partire da quel giorno ho "perso" diverse ore di sonno ahah, ma in compenso ho guadagnato qualcosa di molto più prezioso, raro e sacro: la sua fiducia. Ho iniziato a pensarlo mentre stavo sotto la doccia, perché la doccia è il suo momento preferito della giornata e la vasca idromassaggio il luogo in cui ci passerebbe la vita. Ho iniziato ad ascoltare rap di prima mattina, appena sveglia, ma non quel rap da quattro soldi che tutti immaginano, al contrario, una vera e propria liturgia musicale come direbbe Ghemon, un suo carissimo amico, diciamo un genio incompreso insieme ad En?gma, da lui molto ma molto stimati e devo dire che concordo pienamente, penso che non smetterò mai di ringraziarlo a riguardo, senza lui mi sarei persa delle vere poesie esistenziali. Insomma, se il tempo non scorresse, se non fosse arrivato per me questo 1 Novembre 2016 io non avrei mai potuto conoscere questa persona stupenda, "problematica" e strana come è solita definirsi, dalle mille risorse, capacità, potenzialità nascoste; amante della letteratura, in particolar modo di quella duecentesca, di Dante, tanto che una sera mi disse: "Dante + super uomo+ esteta con un pizzico di pessimismo antropologico direi uguale a Chicco" perché sì, la persona di cui sto parlando e alla quale oggi vorrei fare gli auguri è proprio lui, Chicco, il ragazzo dalla tripla personalità, lo psicologo non laureato più bravo di sempre, più esperto di migliaia di ex studenti laureati in psicologia, il Chicco di Milano che riesce sempre a sorprendermi, a tenermi sveglia perché parlare con lui mi fa perdere la cognizione delle ore, a dimostrarmi come con la musica ci si possa esprimere e comprendere vicendevolmente, come riesca a far parlare noi che generalmente preferiamo non manifestare, esplicitare ed esternare nulla di ciò che risiede nel nostro abisso più profondo, sperando e confidando in Ungaretti, fiducioso di portare alla luce tutto ciò che si trova nel nostro porto sepolto. Io spero di riuscire a scavare nel tuo e che tu riesca, di conseguenza, ad intercalarti nel mio, che è già aperto, solo molto buio e profondo, ci vorrà del tempo, ma credo che riuscirò a cederti la chiave di accesso, così come spero avvenga per me con te, tantissimi auguri Chicco." Era l'11 Novembre quando gli scrissi questo messaggio per il suo ventunesimo compleanno.
In poco tempo ci eravamo già legati, era assurdo, indescrivibile, strano, impensabile, illogico, ma vero, reale e autentico.
Siamo solo all'inizio eh. Bisogna procedere a piccoli passi e prestare molta attenzione ai dettagli, non dimenticatelo. Per noi la chiave di accesso ad ogni stanza sono stati proprio questi minuziosi dettagli. Se volete realmente capire fino in fondo la storia, è bene che impariate a notarli anche voi.
La storia è appena iniziata, siamo esattamente nel primo di Novembre.
STAI LEGGENDO
Sconosciuti amanti come in tela di Magritte
ChickLitQuesta è la storia infinita di due ragazzi che da sconosciuti, in quanto inizialmente anonimi, a distanza e in poco, pochissimo tempo, si sono presi l'uno dell'altra. È una storia fuori dagli schemi, assurda e paradossale, bellissima e tristissima...