Sapete in che punto esatto ci troviamo sulla cartina geografica del tempo? Esattamente in via 24 Novembre. Incredibile, senza essermene resa conto era già trascorso quasi un mese insieme a Chicco. Il mese più intenso della mia vita, credetemi. Ventiquattro giorni di significative lezioni di vita, di ricche scoperte, di reciproco ascolto, di autentica conoscenza, di felicità. In soli ventiquattro giorni avevo imparato quasi tutto su una persona mai vista, mi ero affezionata, ero diventata più riflessiva e attenta ai dettagli. In ventiquattro giorni avevo imparato a cogliere la debolezza di chi appare forte e la fragilità di chi si mostra indistruttibile. Quei ventiquattro giorni avevano dato vita ad una nuova me. Stavo cambiando, io mi sentivo cambiata. In meglio. Grazie a lui.
Quella mattina non avendo lezione mi alzai un po' più tardi, avevo ancora ore di sonno arretrate da dover recuperare. Anche i ritmi tenuti da Chicco erano pesanti, lavorava moltissimo.
<<Buongiorno Musa, appena tornato da lavoro, come stai?>> mi aveva scritto intorno alle quattro e mezza del pomeriggio. Aveva la strana abitudine di dare il buongiorno "fuori orario". Mi faceva ridere questa cosa, come al solito si contraddistingueva sempre. Lessi il messaggio alle sette di sera, perché stranamente quel pomeriggio feci il classico pisolino dei bambini. Caddi fra le braccia di Morfeo per tre ore.
<<Buonasera, mi sono appena svegliata. Mamma mia, è tardissimo.>>
<<Ahhh, addirittura!>>
<<Sì. Oggi, dopo tanto, ho avvertito uno strano senso di stanchezza. Sto mangiando poco e niente. In palestra stavo per svenire. Comunque adesso mi sento un po' meglio.>>
<<Devi mangiare. Ti sto facendo un brutto effetto.>>
<<Non è negativo il fatto che io non mangi. Lo è il fatto che dorma poco, perché ritengo importantissimo dormire, il sonno è sacro.>>
<<Lo è anche mangiare, dammi retta. Comunque magari potessi esserci io lì...>>
<<Vorresti?>>
<<Ovvio che sì cavoli!>>
<<Cena semplice eh, cotoletta di pollo a forno con contorno di insalata verde, nulla di speciale! Io ti aspetto, si cena per le otto e mezza.>>
<<Meglio di no, in questo momento mangerei te, altro che la cotoletta>> affermò ridendo, faceva sempre il simpaticone.
<<Ah ah ah, vieni vieni!>>
<<Sei sicura?>> mi disse con aria scherzosa e stuzzicante.
<<Ti terrei a bada, tranquillo! >>
<<Eh, per forza!>>
<<Se arrivi in tempo possiamo guardare la nostra fiction insieme.>>
<<Ma magari, mi piacerebbe un sacco. Poi però voglio i grattini...>>
<<Eh dai vieni, ci mettiamo sul divano sotto le coperte e te li faccio!>>
<<Sì ciao, così impazzisco, altro che.>>
<<Vedi cosa puoi fare allora. Voglio i grattini anch'io adesso!>>
<<Se sai resistere, va bene!>> mi disse dolcemente.
<<Certo.>>
<<Perfetto, allora è andata !>>
<<Sì, chissà quando...>> gli dissi tristemente.
<<Beh per queste vacanze di Natale...se vuoi!>>
<<A Dicembre non posso, lo sai...i primi di Gennaio al massimo!>>
<<Dobbiamo anche vedere come fare per il viaggio in Spagna.>>
<<Tu sei ancora convinto di voler partire? Non preferisci che prima io venga a Milano per vedere come va e far eventualmente dopo il viaggio? Vuoi far direttamente un salto nel vuoto?>>
<< A me interessa vederti, dove e come non importa. Io DEVO vederti.>>
<<Io più che dovere, VOGLIO vederti. Capisco ciò che dici, ma se non dovesse andar bene e te ne penti, come farai a star con me ventiquattro ore su ventiquattro in un paese per di più straniero? Sarebbe un viaggio orribile. Non so se capisci quello che intendo...>>
<<Un viaggio orribile? Con te? Ma scherzi, vero? Non è possibile, sei troppo fantastica per farmi pentire di qualsiasi mia scelta.>>
<<Mi spieghi perché, a parer tuo, sono fantastica? In cosa lo sono?>>
<<In primis, sei incredibilmente sveglia, con due canzoni e in meno di un mese a momenti, hai capito già al 70% come sono. L'analisi che hai esposto dell'ultima canzone mi ha colpito un sacco...ti giuro. Non riesco a trovare le parole, io che non riesco a trovare le parole. IO, Chicco, un ragazzo che ha fatto il "saper esprimersi" fulcro della sua corrente di pensiero, non sa cosa dire. ASSURDO! Ho difficoltà nel parlare con te, perché ho paura di perderti da un momento all'altro sbagliando a parlare. In secondo luogo, sei riuscita a diventare il mio primo pensiero la mattina. Mi aiuti in tutto ed io ti ringrazio per "avermi aiutato anche solo nel gesto di rialzarmi" come usa dire En?gma. Vali tanto e farai un sacco di cose fantastiche. Sei me, ma mossa da valori giusti, non dalla rabbia. Spero solo di riuscir ad esserci anche io in quel meraviglioso futuro che ti aspetta.
Ah, un'ultima cosa, tanto per chiudere in maniera alternativa. Ti ho lasciato un messaggio nascosto in questi giorni che non hai afferrato...d'altro canto era impossibile farlo. Quando sarai pronta, mi svelerò.>>
<<Io so cosa dire, ma non voglio dire altro che GRAZIE, sei troppo assurdo, hai qualcosa di magico. Ti ringrazio davvero tanto, per TUTTO! >>
<<Io ti direi un'altra cosa, ma è ancora presto.>>
<<Pazienza se è presto, dimmela lo stesso! Freghiamocene del tempo.>>
<<Ma non è sbagliato correre?>>
<<Sì, ma noi, infatti, non corriamo nella pratica, solo nella teoria...>>
<<Beh ma a me la teoria non basta!>>
<<Perché mi hai chiesto se fosse sbagliato correre, allora?>>
<<Perché voglio sapere cosa ne pensi tu, mi piace confrontarmi con te.>>
<<Secondo me è sbagliato correre, ma dicendomi ciò che volevi dirmi, è come se corressimo teoricamente, solo con le parole. Nei fatti andremo con molta calma, quindi dimmi pure!>>
<<Non te lo dico. Te lo dirò di persona.>>
<<Ma perché? Sarà ugualmente presto anche quando ci vedremo di persona, per cui...>>
<<Perché non l'ho mai detto ad una ragazza, e vorrei guardarti in faccia mentre lo dico!>>
<<Lo voglio sapere adesso!>>
<<Ma cosa ti cambia saperlo ora?>>
<<A me cambia, a te invece no...>>
<<Ti faccio soffrire un altro po' o ti tolgo il dubbio? Mmm, chi lo sa...>> diceva ridendo. Certo si divertiva sempre a tenermi sulle spine.
<<Io lo so! Decisamente la seconda.>>
<<Devo dirti una cosa, alquanto importante. Ho capito di tener realmente a te e penso di esseremi perso, ma...non so se dirti che sono perso dei tuoi discorsi, presumo di essermi perso di te. Manca una parola davanti al "perso" che avrai già sicuramente capito...>>
<<Perso d'amore presumo, ma non credo dai...>>
<<Beh non credevo neanche io e la cosa mi spaventa. Perciò mi prenderò del tempo per capire e, se mai sarò pronto te lo dirò. Non così ovviamente!>>
<<Io non penso sia possibile, non sono la ragazza giusta per te ed è il motivo per cui ti dicevo di allontanarci.
Non voglio che ti prenda di una persona sbagliata, di nuovo. Comunque sarà il tempo a fornirci le risposte a tutte le domande.>>
<<Non mi allontani, sono grande e vaccinato. So cosa va bene per me e cosa invece no. Tu sei una delle poche cose belle che ho in questa brutta vita, punto. Questa è la realtà!>>
<<Tu sei l'unica persona ad essere unica davvero, veramente. Non so perché non ho avuto la fortuna di conoscerti prima, davvero non lo so.>>
<<Non me lo spiego neanche io onestamente...>>
<<Chissà cosa succederà quando arriverò alla Top 1...>>
<<Non potrai mai arrivare a quella, mi molleresti. Ormai hai capito che io racconto la mia storia attraverso la musica e quella canzone parla del mio lato brutto!>>
<<Sai, mi dà molta rabbia pensare di poter conoscere, non per scelta mia ovviamente, solo la parte "innocente", "meno tormentata" e problematica di te. Innanzitutto non ti posso lasciare, perché di fatto non stiamo ancora insieme, e, se ti riferisci all'amicizia, non preoccuparti, non la troncherei di certo. Se la musica, quale linguaggio universale credo sia, mi sta permettendo di conoscerti, mettendo in conto, già dall'inizio, che non tutto è come sembra, non vedo il perché mi debba tirare indietro. Io sono disposta a scendere giù con te, ad arrivare in fondo. Voglio squarciare il famoso velo di Maya di cui parla Schopenhauer, per guardare dentro di te, per conoscere chi è questa persona che fino ad ora mi ha solo dato emozioni fortissime. Sai è un po' come quando un calciatore segna un gol al novantesimo. Quando ha già perso la speranza di poter vincere, arrivi tu e cambi l'andamento della partita. Non so se vinceremo, ma so che ho ritrovato la forza per correre e provare a segnare. Non voglio non poter conoscere questo tuo lato, io lo VOGLIO e lo DEVO conoscere: per me, per te, per noi! Mi dispiace se non sarà così, perché anch'io tengo molto a te. Se non andrà bene, non soffriremo. Abbiamo imparato a prendere tutto per come viene. Ma precludermi qualcosa a priori no, non lo accetto, mi dispiace!>>
<<Hai mai sentito parlare di Orfeo ed Euridice?>>
<<Sì certo, lo studiai al liceo in letteratura greca.>>
<<Ecco, siamo noi.>>
<<Non farò la fine di Euridice, tu non me la farai fare!>>
Non mi avrebbe persa per sempre come Orfeo, non poteva accadere. Io non volevo.
***
Il giorno dopo, però, mi feci nuovamente assalire dalla paura. Mi sentivo in una situazione più grande di me, sentivo di dover fare un passo più lungo della mia gamba. In verità ero io il problema, avevo paura per me stessa. Feci qualche metro, arrivata in via 25 Novembre mi fermai e dissi:
<<Ti dovrei parlare stasera...>>
<<Si tratta di una cosa bella o brutta? Così mi preparo mentalmente...>>
<<Brutta, direi...>>
<<Brutta a che livello?>>
<<È un cosa passeggera...>>
<<Tipo salute? Tipo hai conosciuto qualcuno?>>
<<No, no!>>
<<Tipo non vuoi sentirmi?>>
<<C'entro io, solo ed esclusivamente io...>>
<<Dimmi. Mi spaventi...>>
<<Non vorrei dirti nulla, soprattutto non voglio che tu perda tempo dietro queste cavolate.>>
<<Non è tempo perso, mai con te!>>
<<Sì, perché sono cose dette più e più volte.>>
<<Dimmi, parla liberamente.>>
<<Probabilmente la prenderai a male e non accetterai, ti arrabbierai con me e mi odierai per l'ennesima volta. Oggi ho un po' pensato a quello che ci siamo detti, il mio essere lunatica a volte torna. Mi stai facendo stare troppo bene, sono felice quando ti penso, quando mi chiami, quando ci sentiamo, ma stamattina ho percepito l'esigenza di allontanarmi un po'. Sto iniziando ad avere paura, non di te, ma della situazione. Mi succede sempre, è il motivo, come ti dicevo, per cui non riesco a stare con nessun ragazzo. Quando lo inizio a sentire troppo vicino, quando comincio ad affezionarmi e a provare determinate emozioni, ho l'effetto inverso, cioè tendo a distaccarmi, a diventar fredda. Il problema non sei tu, perché tu sei perfetto e non sai quanto vorrei averti. Il problema sono IO, questo mio carattere inutile e schifoso che mi induce ad aver paura di provarci. Scusami.>>
<<Tutto qui?>>
<<Sì, solo questo.>>
<<Ed io che mi stavo preoccupando. Musa se vuoi staccarti fallo pure. Entrambi sappiamo che tornerai, perché nemmeno io riesco a star senza te!>>
<<Certo, tornerò sicuramente, ma vedrai: riuscirai a star senza me, forse starai anche meglio...>>
<<Non credo e non credo neanche te ne andrai. Sei consapevole del fatto che non ha senso, devi affrontare le tue paure. Non puoi scappare, non è da te.>>
<<Me ne andrò, ma tornerò...>>
<< Vedo che hai deciso quindi...>>
<<Conosco la consapevolezza del non senso di questa mia paura.>>
<<Inizio a pensare che forse forse non sono riuscito ad aiutarti tanto quanto hai fatto tu con me...>>
<<E invece ti sbagli, hai fatto tantissimo anche tu. Forse ho paura di questa situazione proprio perché non ci sono abituata. Io non lo so, so solo che vorrei stare con te, ma al tempo stesso ho paura. So che magari tu potresti essere quello giusto, l'unico capace di farmi superare questa fobia, ma sono frenata. Sono una stupida, un disastro, mi creo problemi anche quando potrebbero non essercene e la cosa peggiore è che ogni voltafaccio star male anche gli altri. Vedi, non sono poi così fantastica come dici...>>
<<In realtà, fantastica lo resterai per sempre, in ogni caso, comunque vada! Perché lo sei, punto. Vali davvero un sacco e chi ti trova è FORTUNATO!>>
<<Ed è qui che ti sbagli, veramente. Se fossi tutto questo non farei certi discorsi con una persona come te, perché anche trovare te è una cosa più unica che rara, perciò...! Invece cosa faccio? Vengo qui a dirti certe fesserie facendoti perdere solo del tempo. Boh...>>
<<Hai paura, e sei umana. La paura toglie ogni certezza, è scontato tu reagisca così. Non mi perdi per così poco, anzi mi incuriosisce questa tua condizione e mi renderà felice smontare questa paura.>>
<<E se non ci riuscissi?>>
<<Mi sottovaluti! Io già ti ho catturata, stai solo seguendo la strada che ho tracciato. Non mi spaventano queste cose, perché ti conosco più di quello che credi. Un sogno, attrazione e stima in unico esemplare. Questo sei per me.
E questo non cambierà mai.>>
<<Un sogno che si potrebbe trasformare in un incubo. L'attrazione che è solo mentale, quella fisica potrebbe non esserci. Solo la stima è quella che può restare, perché si basa su un dato di fatto, su una conoscenza approfondita nel tempo. Il resto potrebbe mutare e svanire. Detto ciò, ti rendi conto di quello che scrivi? Tu sei una bellissima persona, a volte mi vien da pensare che sono parole buttate lì a caso, frasi fatte, ma conoscendo il soggetto, ossessionato dal peso e dalla misura delle parole, ogni dubbio scompare ed ecco che mi viene quella fitta al cuore.>>
<<Ed è grazie a quella "fitta" che ti terrò per sempre legata a me, nel bene e nel male. Ora capisci il perché io non sia così "fantastico" come credi? Non cambierà mai nulla, per me. Ti ho inciso così, non muterai nel tempo.>>
<<Non sarò io a mutare nel tempo, sarà il tuo modo di osservare questa incisione a mutare, probabilmente. Sei fantastico anche nel male. Solo del bene non ce ne facciamo niente, anche perché sei quello che sei, in un certo senso, proprio grazie al "male" e a me piace quella persona in toto.>>
<<Beh le cose cambiano, la vita non si ferma mai. Ma ciò non è sinonimo di una mutazione negativa. Le cose cambiano, ma anche in meglio.>>
<<Sono d'accordissimo!>>
<<Quindi non mi lasci?>>
<<No, non ti lascio...e tu, sicuro che non mi lasci?>>
<<Claro che no!>>
<<Scusami comunque.>>
<<Ma non preoccuparti, sono qui per ascoltarti!>>
<<Quanto vorrei fossi qui...>>
<<Prima o dopo sarò lì, mi chiedo poi cosa farai!>>
<<Sono la timidezza fatta a persona, basta dire questo!>>
<<Ma ti scioglieresti subito con me, io sono molto estroverso!>>
<<Devi essere molto bravo per riuscirci...>>
<<Ma sì vedrai che dopo poco sarai tranquilla, alla fine sono sempre io, lo stesso Chicco che invece di scrivere, parla.>> disse scherzosamente.
<<Lo so che sei sempre tu, ma sarai una persona in carne ed ossa. Non puoi dire che è lo stesso!>>
<<Mamma mia, sarà bellissimo vederti. Tra poco prendo la macchina e parto!>>
<<Sì, sicuro ah ah ah!>>
<<Non provocarmi, non sto scherzando!>>
<<Quando sarai più lucido, sì...>>
<<Sono lucido!>>
<<Sei speciale!>>
<<Ma non è vero, tu lo sei..>>
<<Per me lo sei!>>
<<Io ti...no nulla, lascia stare.>>
<<Le frasi a metà NO!>>
<<C'est la vie!>>
<<Continuo io allora. Io ti...voglio con me.>>
<<Che amore. Mi manchi, tanto...>>
<<Tu di più!>>
<<Non devi dirmi così, poi mi innamoro...>>
<<Ah, quindi ancora non lo sei?Benissimo, incastri solo me!>>
<<Non credo, mi hai incastrato tu...>>
<<Eh no, perché io già lo sono, tu no.>>
<<Sei innamorata? Beh, siamo in due allora!>>
<<Io di te, tu di chi?>>
<<Eh, secondo te?>>
<<Tanto svanirà tutto, sarà solo un castello di sabbia, già lo so...>>
<<Non puoi sapere tutto, la vita è imprevedibile.>>
<<Voglio dedicarti una canzone di James Blunt: "goodbye my lover". Con questa vorrei dirti che io sono diventata dipendente da te."
<<È bellissima, grazie! Mi è piaciuta molto...>>
<<"Hai toccato il mio cuore, hai toccato la mia anima, hai cambiato la mia vita e tutti i miei obiettivi.">>
<<Citazioni, mood, conquista on.>>
<<È la parte della canzone che più mi fa pensare a te. Spero solo in una fine diversa.>>
<<Già davvero, non finirà con un addio.>>
<<Ma anche se fosse, spero, come dice, che ti ricorderai di me, così come io mi ricorderò di te, sempre.>>
<<Non sarà mai un addio.>>
<<Purtroppo questo non possiamo saperlo, ma io lo spero tanto...>>
<<Staremo a vedere, no?>>
<<Certo!>>
<<I think love you.>>
<<Sure?>>
<<Yes! Vuoi stupirti?>>
<<Più di così?>>
<<"I need you here tonight", è una frase della canzone "if it means a lot to you", è degli One Day to Remember.>>
<<La ascolto subito. Anch'io avrei bisogno di te qui stasera.>>Tutte le paure possono essere sconfitte, ci si risveglia sempre dai brutti incubi. Io avevo iniziato a sognare. Sentivo di potermi fidare. Dovevo solo lasciarmi andare, smettere di avere il controllo su tutto, perché non tutto si può gestire. Come aveva detto Chicco ero umana anch'io, inutile continuare a ricercare la perfezione, siamo esseri imperfetti. Tutti sbagliamo e facciamo male i calcoli alle volte, ma è proprio ogni sbaglio che ci farà sentire vivi.
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Sconosciuti amanti come in tela di Magritte
Chick-LitQuesta è la storia infinita di due ragazzi che da sconosciuti, in quanto inizialmente anonimi, a distanza e in poco, pochissimo tempo, si sono presi l'uno dell'altra. È una storia fuori dagli schemi, assurda e paradossale, bellissima e tristissima...