Capitolo 12

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Apro piano gli occhi e vedo che sono nella mia stanza, nel letto, da sola. Indosso ancora la tuta di ieri sera e posso sentire ancora il profumo di Shawn su di me.
Mi alzo pigramente dal letto e prendo il telefono.
-Buongiorno Boss.-risponde Serena.
-Buongiorno Serena. Oggi non verrò a lavoro siccome non sto molto bene. Annulla tutti gli appuntamenti di oggi.-le dico una piccola bugia.
-Certo. Rimettiti presto!-
-Grazie. Ciao.-stacco ed esco da quella stanza.
-Shu sei a casa?-scendo le scale.
-Sì piccola. In cucina.-risponde. Tutto questo mi ricorda di quando stavamo insieme. Che bei tempi.
-Giorno.-mi siedo a tavola.
-Giorno. Dormito bene?-si gira a sorridermi.
-Sì. Tu?-
-Sì, ho dormito bene per una volta.-ritorna ai fornelli.
-Che vuoi dire?-mi avvicino a lui.
-Non puoi capire anche se te lo spiegassi.-
-Ne sei sicuro?-mormoro.-Forse so quello che intendi dire. Vuoi dire che per una volta non hai sentito il tuo cuore urlare per il dolore, che non hai sentito una voce, che non hai sentito il tocco di una persona, che non hai sognato le tue labbra sulle sue. Tutto questo perché ce l'avevi vicina. È questo che intendi dire?-
-Come fai a saperlo?-spegne il fuoco e mi guarda.
-Esperienza personale.-prendo due piatti.
Ci sediamo insieme a tavola e cominciamo a mangiare fissandoci.
-Avrei tanto voluto dormire con te questa notte.-sussurra all'improvviso.-Ti ho portata nella tua stanza a malincuore. Avrei voluto portarti nella mia, adagiarti sul letto e contemplarti per tutta la notte.-
-Perché non l'hai fatto allora?-
-Avevo paura.-si alza.-Paura che svanissi come capita spesso nei miei sogni.-
-Questo non è un sogno.-mi alzo pure io.
-Lo so. Infatti non ci stiamo abbracciando o baciando. So che questa è la realtà.-sorride amaramente.
-Oggi sto a casa.-vado verso le scale.
-Vuoi che me ne vada?-domanda.
-Tu vuoi andartene?-
-Non si risponde ad una domanda con un'altra domanda.-
-Io posso. Sono Jocelyn Faith Evans, posso fare tutto ciò che voglio.-
-Sei sempre la solita modesta.-sorride.
-Ovvio.-faccio l'occhiolino.-E ora rispondi.-
-Io non voglio andarmene.-
-Allora resta.-sorrido.
-Allora resto.-sorride a sua volta.
[...]
Io e Shawn ci siamo messi sul divano a una distanza di sicurezza, per evetare di incollarci com'è successo ieri. Guardiamo entrambi la televisione ma io non sto attenta a quello che viene trasmesso. La mia mente vola verso pensieri che non dovrei neppure formulare, ma è più forte di me e non riesco a non farlo.
Penso se avvicinarmi a Shawn o restare ferma dove sono, nel caso in cui mi avvicinassi se appoggiarmi alla sua spalla e accarezzargli il viso o restare dritta sul divano.
-Jo.-Shawn mi richiama dolcemente alla realtà.
-Sì?-lo guardo imbarazzata.
-Stai bene?-
-Sì, stavo guardando la TV.-
-Spenta.-la indica.
-Forse avevo la testa tra le nuvole.-ammetto.
-Jocelyn, che ne dici se parliamo un po? Vorrei tanto sapere come sei finita qui a Sidney.-si avvicina a me.
-Come sono finita qui?-mormoro.-Non so se ti ricordi quando stavamo insieme e io cercavo di dirti qualcosa.-
-Me lo ricordo.-
-Beh volevo dirti di questo, di Sidney.-torturo le mie mani.-Prima che tu arrivassi nella mia vita io volevo lasciare Toronto e tutto il mio passato così, con consiglio dei professori, ho fatto domanda al Sidney Northen College per ottenere una borsa di studio. Il college ha accettato la mia domanda però quando la lettera è arrivata io ero felice a Toronto, stavo con te, avevo tutto. Così ho pensato di non dirti nulla e di non andarci. Poi è successo tutto quel casino e me ne sono andata da lì per venire qui.-sussurro.
-Se le cose fossero andate bene tra di noi? Tu te ne saresti andata?-chiede.
-No, non lo avrei fatto. Preferivo te a tutto il resto.-e continuo a preferire te a tutto.
-Perché usi il passato? Non è più così?-
-Non lo so. Forse l'uso del passato è diventato un'abitudine oppure è semplicemente un modo per dire che tutto è finito.-
-Preferisco credere che sia un'abitudine.-mi guarda negli occhi. Resto ferma, sotto il suo sguardo, quasi senza respirare.
-Grazie per ieri sera. Mi hai fatto sentire speciale e mi hai fatta sorridere.-alzo gli occhi su di lui.
-È stato un piacere piccola. Poi non ti ho fatta sentire speciale. Tu sei speciale di tuo.-sorride dolcemente facendomi sciogliere. Per quanto possa essere stronzo è terribilmente romantico e dolce.
-Non morderti il labbro Jocelyn. Sai che mi fa perdere la testa.-sussurra togliendolo dalla presa dei miei denti.
-Tu perdi la testa per molte cose.-dico mentre la sua mano resta sul mio viso.
-Perché le fai tu.-il suo respiro è sulle mie labbra.
-Sono sicura che qualsiasi altra ragazza potrebbe farlo.-mi immergo nei suoi occhi cioccolato.
-Nessuno, a parte te, mi ha mai chiamato Shu e la cosa mi fa impazzire.-un piccolo sorriso spunta sul suo volto e io lo fisso incantata.-So che sei una testa dura e che negherai tutto ciò che è possibile, ma io voglio farti innamorare ancora di me come ho fatto tre anni fa. Voglio far brillare di nuovo i tuoi occhi.-mi bacia all'angolo della bocca.
-E se io non te lo permettessi?-sussurro mentre i brividi mi pervadono.
-Vedrò quello che potrò fare allora.-avvolge attorno al dito  una mia ciocca bionda.
Respiro a fatica. La sua vicinanza, il suo profumo immutato da anni, i suoi occhi su di me, le sue dita che sfiorano delicate la pelle del mio viso, il suo respiro sulle mie labbra. Rischio di cedere.
-Lasciati andare. So che lo vuoi.-
-Non voglio.-bisbiglio sopraffatta da lui.
-Non sai quanto ti amo quando fai la testarda. Mi mandi in palla, mi attiri ancora di più.-
-Non puoi amarmi dopo tre anni che sono sparita.-
-Senti il mio cuore.-prende la mia mano e se la posa sul petto.-Sei tu, la speranza di ritrovarti, di riaverti, di amarti che fa battere questo cuore.-il suo calore mi pervade.
-Hai ucciso Justin.-ritraggo la mano.
-Ora lo stai usando solo come pretesto. So che in piccola parte mi hai perdonato.-lascia un po di distanza tra di noi.-Sono cambiato, non sono più il ragazzo che ha fatto del male. E poi io so che tu con quel frocio di Louis non sei veramente felice. Lo leggo sul tuo viso e so che posso offrirti di più di quanto possa fare lui.-
Abbasso lo sguardo e comincio a riflettere su quello che provo veramente, ma non riesco a capirlo.
-Shawn se io ti perdono e torno con te perderei Louis e se poi tu una settimana dopo mi facessi soffrire e tutto finisse...se capitasse io sarei a pezzi per l'ennesima volta.-spiego.
-Però c'è anche l'altra possibilità. Mi perdoni, torni con me e io non ti faccio soffrire in alcun modo così vivremo felici e contenti.-
-Non lo so.-sussurro.
-Ok. Pensaci, va bene?-mi bacia la guancia e si alza dal divano.
-D'accordo Shu.-

Continua...

Sunshine 3-Un Ultimo Tramonto{S.M.}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora