Sunshine 3-Un Ultimo Tramonto{S.M.}

Capitolo 14

-S..Shawn...io..io non posso.-scendo dal bancone e cerco di andarmene, ma il ragazzo me lo impedisce.
-Non ti è piaciuto?-mi tiene per un polso.
-Ho sbagliato a lasciarmi andare.-evito i suoi occhi.
-Non è sbagliato se questo ti fa star bene. E so che ti ha fatto star bene.-
-Ho appena tradito Louis!-dico quasi urlando.
-È questo il problema? Tradire quel frocio?-chiede sorpreso.
-Quel, come lo definisci tu, frocio mi ha riportata a galla dopo che tu mi hai fatto affondare!-cerco di liberarmi dalla sua presa.
-Spegni il cervello per una volta. Ti scongiuro. Lasciati guidare dal cuore.-supplica.-Lasciati amare.-sussurra con voce roca riempiendomi di brividi.-So che vuoi più di un misero bacio. Conosco alla perfezione il tuo cuore, la tua mente, il tuo corpo come tu conosci me.-
-Stai cercando di persuadermi con questo misero gioco di parole.-mi lamento.
-Sento il tuo cuore battere piccola, lo sento andare a ritmo con il mio.-
-Non posso.-mi libero dalla sua presa e corro a rinchiudermi in camera mia, lasciandolo fermo immobile.
Chiudo la porta a chiave e scivolo ai suoi piedi, lasciando che le lacrime righino le mie guance.
Ho appena tradito Louis con Shawn. Come ho potuto fare una cosa simile?
-È solo un misero bacio.-sussurro asciugandomi gli occhi.-Un misero bacio.-mi ripeto.
Louis non verrà mai a saperlo e tra me e Shawn non succederà mai più una cosa simile.
-Vaffanculo!-sento urlare e poi dei tonfi riempiono il silenzio della casa.-Sono un fottuto idiota!-un altro paio di rumori e poi tutto si placa. Un silenzio inquietante si impossessa della casa e io non posso far altro che piangere ancora di più.
-Piccola...-bussa alla porta.-So che sei ai piedi di questa porta e che stai piangendo. Perdonami, non avrei dovuto baciarti ma è stato più forte di me. Volevo così tanto sentire le tue soffici labbra sulle mie che avrei fatto di tutto. Scusa. Ora esci di lì e abbracciami. Ti prego.-
Appoggio la mia guancia sulla porta e resto in silenzio.
-Ti prego.-mormora.-Piccola...-
Le lacrime cadono ed un mix di sentimenti riempie il mio cuore.
Mi odio per amarlo.
[...]
Mi sveglio con il corpo tutto dolorante e mi rendo condo di essermi addormentata sul pavimento, accanto alla porta.
Mi alzo da terra, metto un paio di jeans, una camicia e i tacchi, mi trucco, faccio una coda di cavallo e apro la porta della mia stanza.
Appoggiato al muro opposto trovo Shawn, con la testa pendente e le labbra socchiuse.
Ha dormito davanti alla mia porta.
Sono tentata di avvicinarmi, accarezzargli il viso e sussurrare di svegliarsi, ma non lo faccio. Non lo chiamo neanche. Lo lascio lì e me ne vado. Tanto, prima o poi si sveglierà. Prendo una mela dalla cucina e vado direttamente a lavoro.
Ho bisogno di impegnare la mente il più possibile.
-Buongiorno Boss!-mi saluta Serena.-Il signor Mendes passerà di qui?-chiede.
-Buongiorno Serena.-dico fredda, senza rispondere alla sua domanda.
-Allora passa o no?-mi segue nel mio ufficio.
-Vallo a chiedere a lui se ci tieni tanto ma non rompere le scatole a me!-dico acida.
-Gelosa perché lui guarda me e non te?-fa altezzosa.
-Serena smettila!-dicono le altre ragazze.
-Attenta a come parli Serena!-la avverto.
-Sei abituata ad avere gli occhi di tutti gli uomini su di te, ma con il signor Mendes non funziona.-
Fatela stare zitta o giuro che la stangolo con le mie mani!
-Oggi non è giornata perciò o esci dal mio ufficio e stai bella zitta o ti licenzio.-dico mentre il sangue mi bolle nelle vene.
Lei sbarra gli occhi, apre la bocca per dire qualcosa ma poi la richiude.
-Andiamo.-una ragazza la prende e la porta fuori.
-Stai bene Jocelyn?-chiede l'altra.
-Sì.-sussurro sedendomi.
-Cos'è successo?-
-Serena mi ha semplicemente stancata. Non fa altro che parlare di questo Mendes e a me non interessa. Gliel'ho detto ma lei ha continuato.-
-Effettivamente è diventata stressante con quel tipo.-sbuffa.-Se hai bisogno di qualcosa chiedi a me oggi e non a Serena.-
-Ok. Grazie.-accendo il PC.
-Prego.-esce dal mio ufficio chiudendosi la porta alle spalle.
Lavoro per un'ora di fila, concentrandomi unicamente su quello ma poi questa situazione di calma si rompe.
-Signor Mendes! Che piacere averla qui!-sento dire a Serena.-La signora Evans è impegnata al momento.-dice.
La porta si apre di scatto e io alzo gli occhi dal PC.
-La prego di non disturbare il capo.-sento dire a Serena.
-Signor Mendes.-riporto lo sguardo sullo schermo mentre lui chiude la porta a chiave.
-Jocelyn spiegami che ti prende.-si siede.
-Che mi prende?-rido.-Nulla. Vai fuori dal mio ufficio. C'è la bellissima segretaria Serena che non aspetta altro che te. Guarda lei che è mille volte meglio di me! Abbi occhi solo per lei!-
-Cosa stai dicendo?! Ma tu ti fumi una canna al mattino? Come puoi pensare che io guardi un'altra donna quando amo te?-
-Ora non vorrai dirmi che non hai fatto sesso per tre anni interi, perché non me la bevo.-incrocio le braccia al petto.
-Cosa c'entra questo?-
-Una ragazza prima la guardi e poi la scopi, non è così?-
-Dio santo!-sbuffa.-Sono stato a letto con altre come anche tu sei stata a letto con quel coglione di Jones ma ora non c'entra nulla.-
-Allora cosa c'entra?-
-C'entra che sei gelosa e sei la mia piccola gelosona.-sul suo viso compare un sorriso dolce.
-Io? Gelosa di te? Scherzi vero?!-rido nervosamente.
-No, per niente.-si siede sull'angolo della mia scrivania. Lo guardo e poi sospiro.
-Vattene Shawn.-
-Perché? Perché tu possa sommergerti di lavoro in modo da non pensare? E so tutto questo perché io ho fatto lo stesso. Sennò come credi che abbia raggiunto l'apice del successo a soli 24 anni?-
-Cosa vuoi da me?-sussurro.
-Voglio farti vivere Jo.-mi fa alzare.-Voglio accendere la luce in te, voglio la Jo che conobbi tre anni fa e che mi rapì il cuore e la mente.-mi accarezza le guance.
Lo stringo a me.
-A te piace Serena?-domando.
-Assolutamente no. Io ho occhi solo per te.-
-Riconquistami Shu.-sussurro e lui sorride.