-Il destino voleva farci incontrare piccola.-sorride leggermente tornando a sedersi.
-Sei il capo della SPRME? -chiedo piano.
-Esattamente. Sono il capo della Shawn Peter Raul Mendes Enterprises. E tu devi essere il capo della Precious.-non distoglie lo sguardo da me mentre mi siedo.
-Avete indovinato signor Mendes.-apro il mio dossier.
-Puoi darmi del tu Jocelyn.-si siede accanto a me.
-Siamo in un ambito lavorativo signor Mendes, rispetti il protocollo.-cerco di rimanere fredda.
-Perché ti sei nascosta per tutto questo tempo piccola? Perché mi hai lasciato così?-
Se continua a chiamarmi piccola giuro che piango.
-Dobbiamo lavorare.-tengo lo sguardo fisso sui fogli che ho davanti.
-Sai per quanto tempo ti ho cercata? Per tre anni e ora eccoti qui davanti a me.-
-Shawn dobbiamo lavorare.-
-Le hai lette le mie lettere? O le hai direttamente bruciate?-
-Shawn smettila!-dico dura.-Dobbiamo lavorare.-
-Rispondimi Jo.-
-Le ho lette. Ora possiamo parlare di affari?-
-D'accordo.-mormora.
Mi alzo e comincio a mostrare a Shawn i grafici, le idee, i progetti alla LIM.
-Con lui sei felice?-chiede all'improvviso, interrompendomi.
-Cosa c'entra con gli affari signor Mendes?-
-Smettila di chiamarmi signor Mendes e smettila di parlare di affari.-si alza.-Ora rispondi alla mia domanda: con lui sei felice?-i suoi occhi sono spenti.
-Sì Shu, lo sono.-abbasso lo sguardo, insicura delle mie stesse parole.
-Più di quanto lo eri con me?-si avvicina ancora.
Non sarà mai possibile una cosa come questa, lo sappiamo entrambi.
-Non lo so.-
-Oppure stai soltanto cercando di nasconderlo e tu sei ancora la mia piccola Jo.-è vicinissimo a me. I miei occhi diventano lucidi. Non ho permesso a nessuno che mi chiamasse "piccola" perché Shawn è l'unico a poterlo fare.
-Forse è così Shu, ma ognuno continuerà sulla propria strada non appena finiremo questo lavoro.-mi allontano.
-Tre anni fa non seguivo le regole e ora le cose non sono cambiate.-
-Ma io sono cambiata e non voglio più tornare indietro.-lo guardo in faccia.
-Però io voglio. Voglio abbracciarti ancora e avere il tuo profumo addosso. Voglio vedere il tuo sorriso ogni mattina quando mi sveglio. Voglio vederti ballare per casa sulle note di Dj Snake. Io voglio questo e molto altro.-mi sfiora la guancia con le sue lunghe dita affusolate, provocandomi una miriade di brividi.-Sei così fottutamente testarda...ma così bella da far fermare tutto attorno a te.-il suo è solo un sussurro.-E io ho perso la testa per te, dal primo momento in cui ti ho vista.-sospira.-Mi fa male vedere mentre baci un altro uomo e mi fa ancora più male pensare che tu abbia coccolato lui nelle sere fredde, che tu abbia guardato lui mentre non riuscivi a prendere sonno, che tu abbia rassicurato lui quando non trovava la via.-
-Basta Shawn, ti scongiuro.-sussurro con le lacrime agli occhi.
-E poi c'ero io che me ne andavo in giro a cercarti per poterti riabbracciare e dirti che sei tutta la mia vita.-
-È tardi ormai.-bisbiglio.
-Perché pensi sia tardi?-
-Perché ormai è tardi. Io ho una vita qui e sono felice.-
-Dammi la tua definizione di felicità Jo.-mi guarda negli occhi.
-Tutto ciò che a Toronto mancava: la tranquillità.-
-Felicità e tranquillità non sono sinonimi.-
-Per me sono sinonimi.-dico fredda.
-Con me non eri tranquilla perciò non eri felice. E' questo che vuoi dire?-
-Ero felice con te.-ammetto.
-Ma poi?-
-Ma poi ho scoperto la verità e il mio modo di vedere il mondo è cambiato.-
-E sei scappata come una perfetta vigliacca. Giusto?-
-Vigliacca?-mi avvicino a lui.-Seriamente?-quasi gli rido in faccia.-Chi cazzo mi ha mentito per quasi quattro mesi? Chi cazzo ha ucciso mio fratello? Chi?!-
-Ho ucciso tuo fratello, questo è vero. Ma non ti ho mai mentito sui miei sentimenti, quando ti dicevo che eri bella era perchè ti vedevo veramente così, quando ti dicevo "ti amo" era perchè provavo veramente quelle cose. E te le ripeterò all'infinito.-il suo viso è vicinissimo al mio.
-Non puoi dirmi che non sapevi nulla.-stringo i pugni.
-Te l'ho detto che se l'avessi saputo ti avrei lasciata stare, te l'ho detto.-bussano alla porta e noi ci allontaniamo di scatto.
-Boss, ti cercano.-dice Serena con il telefono in mano.
-Pronto.-mi allontano leggermente da Shawn.
-Jo ti posso giurare che a Shawn io non ho detto nulla. Sai che non ti voglio male.-dice Tina nel panico più totale mentre io fisso la mia segretaria che non toglie gli occhi di dosso dal mio ex.
-Calmati tesoro, è tutto ok. Ti chiamo più tardi e parliamo.-
-Non sei arrabbiata con me?-
-Se lo fossi sarei già a Toronto a strozzarti e lo sai.-ride.-Ora devo andare. Ciao Tina.-
-Ok. Ciao amica.-mi manda un bacio e stacca.
-Grazie. Ora puoi andare.-dico fredda alla mia segretaria che continua a fissare Shawn.-Serena!-la richiamo sventolandole il telefono davanti.
-Mi scusi.-mormora andandosene. La seguo con gli occhi fin quando non svanisce dal mio campo visivo.
-Gelosa?-mormora Shawn dietro di me.
-Può guardarti quanto vuole, ma non a lavoro. E' qui per lavorare e non per sbavarti dietro.-sorrido da stronza e torno a sedermi.-Allora, continuiamo da dove ci eravamo interrotti? Più precisamentre al bilancio a lungo termine?-
-Certo, la asconto.-sorride.
[...]
-Per oggi credo possa bastare signora Evans.-dice Shawn alzandosi.
-Lo credo anche io signor Mendes.-compio il suo stesso gesto.
-Allora, per la seconda parte del nostro incontro d'affari ci vediamo alla sessa ora domani?-
-Certamente.-dico mentre mi apre la porta.-Allora a domani signor Mendes.-lo saluto entrando nel mio ufficio.
Sistemo alcune carte, prendo la mia roba ed esco dall'ufficio, trovandomi davanti Shawn e Serena che parlano tranquillamente.
-Se vuoi ti do uno strappo a casa.-sento dire alla ragazza.
-Non vorrei essere di disturbo.-dice il moro.
Cammino a testa alta e mi infilo tra di loro, superandoli.
-Devo andare. Mi stanno aspettando.-lo sento dire mentre mi allontano.
Non appena arrivo nel parcheggio salgo sulla mia Audi.
-Mi daresti uno strappo a casa?-chiede Shawn.
-Mi pare che ti abbiano già fatto una buona offerta prima.-sorrido liberando i miei capelli dallo chignon.
-Com'è che si chiamava la tipa? Non lo ricordo neanche. Comunque non mi ispirava.-
-Sali.-faccio un cenno con il capo e lui esegue.
-Guidi ancora come una pazza spericolata?-chiede allacciandosi la cintura.
-Non lo so.-ingrano la marcia e parto.
Lui mi fissa e io stringo con forza il volante, per il nervoso. Non appena arrivo davanti al cancello di casa e schiaccio un pulsante per aprirlo il ragazzo parla.
-Eri tentata a schiacciare l'acceleratore, ma ti sei trattenuta. Ora segui le regole?-
-Si può dire.-entro nel garage e poi scappo dentro casa.
Perché la mia vita fa tanto schifo?!
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Sunshine 3-Un Ultimo Tramonto{S.M.}
Hayran Kurgu(È consigliato leggere "Sunshine 2- Alla Ricerca Della Verità" per capire i contenuti di questa storia) Dalla partenza di Jocelyn sono passati tre anni ormai. La ragazza si è rifatta una vita ed è impegnata in una relazione da un anno e mezzo. Sha...