Speciale 1

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Justin Pov.
-Mamma, papà cosa dovete dirmi?-domando passandomi una mano tra i capelli.
-Ormai sei grande perciò è arrivato il momento di raccontarti un po di cose.-dice mio padre.
-Perché Camy e Will non ci sono?-
-Gliene parleremo un po più avanti. Tu hai già quindici anni, loro soltanto dodici.-spiega mia madre.-Hai presente quando i tuoi zii e tua madrina mi chiamano Queen?-annuisco.-Questo soprannome ha una storia.-prende le chiavi della macchina e mi fa segno di seguirla. Lei sale sulla sua Maserati, mentre papà sale a bordo della Ferrari. Io affianco mia madre e la guardo.
-Dove andiamo?-
-Porta pazienza figliolo.-mette in moto, abbassa il finestrino e lancia uno sguardo a papà.
-Ci divertiamo un po piccola?-sorride l'uomo a cui assomiglio tantissimo.
-Ma certo.-il tono di mia madre è divertito.-Facciamo mangiare la polvere a Shawn?-
-Ok!-sorrido ma non so cosa voglia fare esattamente. Mamma schiaccia l'acceleratore e io sprofondo nel sedile.
Negli occhi della donna vedo una luce di tranquillità e sfida, non sembra la donna che mi ha cresciuto fino ad adesso.
-Oh Mendes, hai fatto un grosso errore...-sorride cambiando marcia e accelerando ancora.
-Mamma, ma anche tu sei una Mendes.-le faccio notare.
-Sai Justin, non è sempre stato così come tu ben sai. Quello che stiamo facendo ora risale ai vecchi tempi in cui tu non eri neppure stato immaginato tesoro mio.-sterza e noto che siamo davanti ad una fabbrica.
-Cosa ci fanno zio Cam, zio G e zio J qui?-scendo.
-Loro fanno parte della storia.-spiega la bionda.
-Perdi colpi Jo.-dice Cameron. Non ci sto capendo nulla.
-Volete darmi una spiegazione?!-sbuffo.
Mia madre fischia e io rimango a bocca aperta. Da quando sa fischiare in questo modo?!
Dalla vecchia fabbrica escono degli uomini a me sconosciuti.
-Guardaci.-dice mio padre.
-Che vi siete fumati?-alzo un sopracciglio. Scoppiano tutti a ridere. Valli a capire...
-Noi siamo una squadra.-dice zio G.
-E lei è il nostro capo.-Cameron si carica su una spalla la mamma.
-Papà? Mamma?-
-Tua madre è la regina di Toronto. JFQueen.-mio padre mi mette un braccio attorno alle spalle.
-È alla tua età che sono diventata JFQueen e ora anche tu devi fare le tue scelte.-
-Mamma, cosa intendi con regina di Toronto?-
-Capo della città.-dice mio padre.-La migliore nelle corse clandestine qui a Toronto e anche nel resto del mondo.-
-Vuoi dire che...che quella storia che mi raccontavate da piccolo non era esattamente una storia?-
Inizio Flashback 
-Mi raccontate la storia bella?!-supplico.
-Quella delle macchine?-domanda la mamma.
-Sì, quella!-
-Una volta, qui a Toronto, c'è stata una ragazza che aveva un talento speciale: guidare. Lei infatti guidava macchine potenti e grazie a loro si era guadagnata il titolo di "Regina di Toronto". Come ogni regina che si rispetti, lei aveva un suo re ed era anche grazie a lui che lei arrivò a controllare la città.-la voce calda della mamma si ferma per lasciar spazio ad un sorriso sulle sue labbra.-Un giorno però il suo re diventò un angelo ed andò nel cielo. Lei era molto triste ed arrabbiata e voleva scoprire perché il suo re fosse andato via. Cercò per tantissimo tempo una risposta alla sua domanda ed un giorno la trovò.-nei suoi occhi passa un velo di tristezza.-Come a volte capita, scoprire la verità fa male così la ragazza decise di andarsene lontano da Toronto sperando di stare meglio.-
-Ma ci è tornata a casa?-
-Dopo molto tempo sì e perdonò chi l'aveva fatta soffrire tanto in passato. La ragazza riprese il controllo della sua città e visse per sempre felice e contenta.-
Fine Flashback
-Significa che il tuo re era zio Justin.-mormoro.-Ma chi lo ha ucciso e soprattutto perché?-
-Non importa più ora.-dice la mamma.
-Mamma, a me importa! Tu e papà mi avete dato il nome dello zio! Devo sapere cos'è successo.-mi avvicino a lei.
-Come ti ho sempre detto alcune verità fanno male Justin.-dice dura.
-Tanto male da farti lasciare Toronto e farti andare chissà dove?-i nostri occhi si scontrano.
-Jus, basta.-dice zio Johnson.
-No zio. Merito di sapere!-
-Quella verità mi ha fatto andare a Sidney per tre anni ed io ero molto più grande di te e ne avevo passate di tutti i colori.-dice mia madre mentre suo marito la abbraccia.
-Papà.-cerco una risposta.
-Jocelyn, non la smetterà più se non glielo diciamo ora.-papà cerca di convincere la mamma.
-Giurami che non dirai niente e non avrai alcuna reazione.-sospira.
-Giuro.-
-Sono stato io. Ma non conoscevo ancora tua madre e i tuoi zii. Facevo parte di un'altra gang, quella rivale di Jocelyn.-dice mio padre.
Mi crolla il mondo addosso.
-E tu lo hai perdonato?-chiedo freddo rivolto alla donna che mi ha messo al mondo.-Voi lo avete perdonato?-guardo i miei zii uno ad uno.
-Nel nostro caso l'amore è stato più forte dell'odio.-dice mia madre.
-Com'è possibile?-mi passo una mano tra i capelli mentre le lacrime scendono.
-Puoi scegliere il tuo destino fino ad un certo punto, poi non puoi più far nulla.-dice mio padre.
-Ma non capisco...-sono totalmente sconvolto.
-Principe della mamma vieni con me.-dice mia madre dolcemente, come faceva quando ero piccolo. La seguo, camminando verso la fabbrica.-Qui dentro sono successe tante cose.-racconta.-Qui diventavo JFQueen con i miei nemici per scoprire chi mi aveva portato via il fratello. Qui tuo padre mi ha salvato dall'essere picchiata o peggio ancora. Qui io ho salvato tuo padre dall'essere ucciso.-cammina fino al centro mentre io non lo faccio.-Davanti a questa fabbrica io e Shawn abbiamo unito le forze per combattere insieme, alla ricerca della verità . Qui ho lasciato il segno del mio potere e ho bruciato lo stemma dei nemici.-illumina con la torcia del telefono una delle pareti e noto un graffito a forma di diamante.
-Perché hai perdonato papà?-mi avvicino a lei.
-Shawn con me è cambiato, si è pentito degli errori commessi in passato e mi ha dimostrato che sarebbe disposto a tutto pur di rendermi felice. Ci ha messo tanto a riconquistare la mia fiducia, ha lottato per me e per il mio amore.-
-Ma ha ucciso lo zio.-
-Sai cosa ha fatto tuo padre quando entrambi abbiamo scoperto la verità?-nego con la testa.-Mi ha messo una pistola tra le mani e mi ha detto "Fai tutto ciò che desideri di me ma non lasciarmi. Puoi anche uccidermi piccola, se questo ti renderà felice fallo. Ma fallo con un sorriso sulle labbra. Sai una cosa." e prese una pistola."Spara. Sparami qui, nel cuore. Vendicati così sarai felice e lo sarò anche io."mi mise la pistola tra le mani mentre continuavo a piangere."Sorridi e spara." è questo che mi disse. Di sorridere e sparargli.-guarda il soffitto per non far cadere le lacrime.-Capisci cos'era disposto a fare pur di rendermi felice?-mi guarda.
-È stato disposto a morire...-sussurro.
-Solo per mano mia. Solo se avessi sorriso.-mi accarezza i capelli.-Vai da tuo padre e perdonalo altrimenti non riuscirò più a parlare con lui.-
-Sei veramente una ""criminale""?-mimo tantissime virgolette.
-Già. E ora tu puoi decidere di entrare in questo mondo, senza tralasciare, ovviamente, la scuola.-gli occhi azzurri di mia madre mi entrano dentro.
-Zio Justin che soprannome aveva?-domando prima di uscire dalla fabbrica.
-Joker.-
-E tu eri JFQueen....A ricordare Harley Queen?-
-Qualcosa del genere.-sorride.
-Non ti chiederò il perché di questi nomi.-
-Lo scoprirai da solo Jus.-siamo vicini alle macchine ma non vedo mio padre.-Shawn?!-chiede mia madre agitata.
-Non ragionava più.-dice Cameron.
La mamma sbianca in volto e sale in macchina.
-Justin andiamo!-la seguo.
-Dov'è papà?-domando ma non ricevo risposta. La macchina si ferma davanti ad un palazzo malmesso e la donna si affretta ad entrare, seguita da me. Dopo aver preso l'ascensore apre una delle porte del corridoio e corre tra le braccia di papà.
-Shu...-si abbracciano con una tale passione che io rimango spiazzato.
Forse sto cominciando a capire cosa intendessero dire con "l'amore è stato più forte dell'odio".
Troverò mai una persona che mi ami tanto intensamente come fanno i miei genitori?
-Amore guardami.-la mamma sembra disperata.-Shu...-la mamma bacia papà e io distolgo lo sguardo.
-Papà.-lo chiamo avvicinandomi.-Ti chiedo scusa.-mi siedo accanto a lui sul pavimento.
-Hai tutte le ragioni di odiarmi Justin.-
-No, non ne ho. La mamma, gli zii, il nonno ti hanno perdonato. Perché non dovrei farlo io che sono sangue del tuo sangue?-
-Vi amo.-mio padre attira al suo petto me e la mamma.
-Anche noi amore mio.-la donna accarezza la guancia dell'uomo.
-Ti voglio bene papà.-dico e lui sorride.-Ma cos'è questo posto?-
-È il "covo".-rispondono all'unisono.
-Voi volete che faccia parte di questo mondo?-
-Solo se lo vorrai.-si alzano da terra ma io non lo faccio.
-Cosa vi ha portato a scegliere questo mondo?-
-La vita, le persone che ci circondavano, il bene o il male.- risponde mio padre.
-Perché sento che tu lo hai scelto per il male e tu per il bene?-indico prima la figura paterna e poi quella materna.
-Perché è così. Ora non pensarci più ok?-mio padre mi allunga una mano che io afferro per alzarmi.
-D'accordo.-sorrido ed usciamo da lì.

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Ecco a voi uno dei tre speciali che ho preparato!
Pensavo di aggiornare domani, ma poi ci ho ripensato anche grazie a qualcuno.
Vi voglio bene ❤

Sunshine 3-Un Ultimo Tramonto{S.M.}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora