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Annika si chiuse velocemte i jeas, poi si guardò.
Il riflesso nello specchio le sorrise.
I capelli biondi le si erano ulteriormente schiariti durante l'estate, e la pelle abbronzata faceva risaltare ancora di più il suo sorriso.
-Annika, scendi!- le urlò sua madre- Jace ti sta aspettando!
Scese velocemente le scale, la cartella che le rimbalzava sulla schiena.
Sorrise quando vide Jace che scuoteva la testa:- Ti ho detto di non correre lungo le scale.
Lei gli fece una linguaccia, prese un biscotto dalla confezione e saluto sua madre.
-Buona fortuna.-lei le baciò una guancia, poi tenne aperta la porta ed Annika e Jace uscirono.
Era una bella giornata, ed era davvero un peccato che quel giorno iniziasse la scuola.
-Agitata?- le chiese Jace.
-Un po'- disse- non conosco nessuno.
-Non è vero. Conosci me.
-Sì, ma te avrai sicuramente la tua cerchia di amici. Non posso piombare io così all'improvviso.
-Sì che puoi.
-Sono anche più piccola.
-E allora?!- Jace iniziò a ridere- Ti troverai benissimo.
Annika rimase in silenzio.
Era arrivata a Boston da poco più di un mese, e non le era andata male.
La sua allenatrice era contentissima dei suoi ultimi tempi, aveva conosciuto un nuovo amico.
Quando svoltarono l'angolo, la prima cosa che vide fu un edificio grandissimo.
Era chiaramente antico, ma ben tenuto.
Le finestre erano numerosissime, e a qualcuna di esse erano attaccati dei disegni.
Annika si fermò, rimanendo a bocca aperta:- Non me la aspettavo così.
Jace rise, poi le prese la mano e la condusse all'interno dell'edificio.

***

Le prime ore erano andate piuttosto bene.
Aveva conosciuto una ragazza che frequentava Francese con lei, e l'aveva invitata a pranzare con lei.
Ma poi era arrivato Jace, che l'aveva condotta nel tavolo assieme ai suoi amici.
Il gruppo era formato da due ragazzi, Edward e Christian, e da tre ragazze, Armony, Alexa e Sasha.
-Ragazzi, lei è Annika.- disse Jace prima di sedersi.
Annika rimase per qualche secondo in piedi, come in trance, poi si sedette accanto a Jace.
Armony le sorrise, e solo allora notò quanto fosse carina.
Anche se era seduta, si intuiva facilmente quanto fosse alta.
Gli occhi grandi e color cioccolato, così come i capelli, le davano un'aria simpatica.
Sasha e Alexa la salutarono a malapena, ma Annika non ci fece troppo caso.
-Allora- le disse Armony- come mai ti sei trasferita da queste parti?
Annika rimase in silenzio. Come faceva a sapere che si era appena trasferita?
La ragazza scoppiò a ridere:- Jace ci ha parlato molto di te.
Annika sorrise:- È un buon amico.
-Oh, è molto di più- disse Armony- ho come la vaga impressione che tu gli piaccia. Molto.
Annika trattenne a stento una risata, poi si voltò ad osservare Jace.
Era seduto accanto a lei, ma non badava minimamente a ciò che si stavano dicendo lei ed Armony.
Rideva per una battuta di Edward, gli occhi verdi che si chiudevano per le risate.
-Non penso- rispose Annika- ci conosciamo da così poco...
-Non serve un eternità per innamorarsi di qualcuno.- ribatté Armony- Ti vede già come una sorta di sorella minore.
-È solo un amico.
-Ultime parole famose.- Armony scoppiò a ridere- credimi, il confine tra amicizia ed amore è così labile...

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