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La luna piena di quella sera sembrava brillare più del solito nel cielo sgombro dalle nuvole che lo avevano offuscato per tutta la settimana.
Ash se ne stava seduto su una poltroncina di bambù sul tetto del FBI.
Salendo lassù, si era ripromesso di tenere sgombra la mente da qualsiasi pensiero.
Avrebbe voluto respirare l'aria fresca della notte, osservando le stelle ed immaginando cosa stessero facendo le persone cui voleva bene.
In quel momento si sentiva quasi come Belluca, il protagonista di una novella di uno scrittore italiano cui si era appassionato da ragazzino.
Lo credevano pazzo, quel pover uomo, solo perché immaginava di poter visitare luoghi straordinari e al di là del mondo.
La fantasia aveva preso il sopravvento in una realtà troppo dura da affrontare.
Ash sospirò.
Forse stava impazzendo veramente.
Si tastò la tasca, alla ricerca del suo pacchetto di sigarette.
Non fumava spesso. Soltanto quando si sentiva troppo solo, o quando i pensieri facevano talmente tanto rumore che neanche la musica riusciva a schiarirgli la mente.
Aveva appena preso il pacchetto dalla tasca, ma al suo fianco comparve Luke.
Lo prese dalle sue mani e lo lanciò lontano.
Ash rise:- Cosa pensi di fare?
-Non mi sembra bello fumare in compagnia di un ragazzo che odia il fumo passivo.
E Annika non vorrebbe che ti avvelenassi i polmoni.
Ash sorrise.
Quella stessa mattina l'aveva accompagnata in centro per cercare un abito per il matrimonio della cugina.
Incredibile come Annika riuscisse a trovare un difetto in ogni abito che provava, ma ai suoi occhi non era mai meno che perfetta.
Sorrise ancora di più al ricordo del casto bacio che gli aveva lasciato sulla guancia prima di andare agli allenamenti.
-Quando farai anche tu il grande passo?- gli domandò Luke.
Ash sgranò gli occhi:- Cosa intendi?
-Jason e Piper si sono sposati circa quattro anni fa.
Percy ha fatto la proposta ad Annabeth una settimana fa.
Manchiamo tu ed io, ma non ho intenzione di sposarmi a breve.
-Nemmeno io!- esclamò Ash.
-Andiamo, ragazzo mio.
Da quanto mi hai raccontato, sei cotto di Annika da quando avevi dodici anni. E mi sembra proprio che lei ricambi. Cosa aspetti?
-Luke, non posso. Abbiamo ricominciato a frequentarci da quanto, dieci giorni?
Non stiamo neanche insieme. Mi sembra un po' eccessivo il matrimonio.
Luke sorrise:- Cinque anni fa volevo sposare Talia.
-E ora?- chiese Ash.
-Lo voglio ancora. Ma qualcosa mi blocca. Ho paura che, se dovessi anche solo prendere in considerazione di comprarle un anello, succederebbe qualcosa di brutto. Di nuovo.
Ash non rispose, ma guardò le stelle.
In fondo lo capiva.
La sensazione che avrebbe potuto perdere tutto ciò cui teneva non gli era affatto nuova.
Quante volte gli avevano minacciato di uccidere sua madre? O persino il suo matrigno? Ed Annika?
Ecco perché aveva rotto i rapporti.
Non avrebbe potuto permettere che facessero del male alla sua famiglia.
Capiva anche il bisogno di stabilità di Luke.
Se solo avesse potuto, avrebbe incastonato una stella in un anello perfetto da regalare a Talia.
Ma aveva paura, e dopo quello che aveva passato era comprensibile.
Era arrivato a così poco per essere felice...
-So cosa intendi.- gli rispose.
Luke sorrise, poi se ne andò.
Ma la conversazione con lui aveva fatto nascere una scossa di adrenalina in Ash.
Avrebbe voluto fare pazzie, in quell'istante.
Perché rimandare?
Prese il telefono e mandò un messaggio ad Annika.

Sei sveglia? 💕

Rimase a fissare il telefono fin quando la ragazza non rispose.
Sorrise.

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